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ALLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA NELL'OPERA DEGLI ASILI (1913) PARTE SECONDA XVII. LA MADONNA SANTISSIMA |
XVII.
Le suore d'asilo devono seco stesse ragionare così: Dopo tutto abbiamo la Madonna santissima.
Siamo fragili, siamo tentate per ogni modo.
Siamo altresì deboli di corpo, deboli di mente, ma siamo forti di cuore, perché il Signore ne fece tali e la madre di Gesù, che è pur madre nostra, dessa scorge i pericoli ed i bisogni nostri.
Madre dell'Onnipotente e madre del Cuor santo di Gesù, non la vediamo noi la Immacolata, la piena delle grazie, spargere a larga mano le divine benedizioni? Eccola eccola, Maria, la madre nostra, la regina dei vergini e degli angeli, la regina dei martiri, madre[36] e regina di tutti i santi, è stata portata da Dio in alto nel corpo e nell'anima e nel cielo incoronata figlia dell'Eterno, madre del Verbo incarnato, sposa dello Spirito Santo Iddio, è regina sovrana del cielo e della terra.
Oh, qual gloria per la Madre nostra, quale gioia per le sue figlie! Su cantiamo: Noi siam figlie di Maria...
Una madre terrena abbandonerebbe mai i figli che l'invocano? Anzi, quanto più meschinelli, tanto più sono amati e - 825 -protetti dalla genitrice pietosa.
E che non farà la celeste Madre per le meschinelle sue figlie! Ave, Maria...! Salve, Regina...! Prega per noi tuttodì sempre e nel punto di nostra morte.
Allora sovrattutto mostraci il tuo divin figlio Gesù.
Ascoltaci, o clemente, o pia, o dolce vergine Maria.