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PAROLE DI CONFORTO AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA (1913) IV. IL NOSTRO SANTUARIO DEL SACRO CUORE IN COMO |
IV.
IL NOSTRO SANTUARIO DEL
È proprio nostro questo santuario benedetto; il Signore ce lo ha dato.
Chi scrive, quando nel 1875 era in Torino e vedeva sorto ormai il santuario di Maria Ausiliatrice e da questo santuario scorgeva uscire grazie di vocazioni, grazie d'ogni specie, corporali e spirituali, sospirava in cuor suo: «Non si potrà ancora da altri desiderare un santuario, fonte - 841 -di grazie...?», e nel suo cuore avvivava l'affetto e la speranza sua.
Il Signore aiutò più che non fosse lecito sperare.
Studiamo tutti la storia delle opere della Casa della divina Provvidenza.
Fermiamo sempre l'attenzione sopra[11] la storia del santuario del sacro Cuore in Como e dovremo conchiudere che il dito del Signore è pur là.
E noi umiliandoci dobbiamo ripetere in eterno: «Signore, non siamo degni...».
Ma dacché il santuario in modo mirabile è sorto e in modo provvidenziale si viene ampliando, noi tutti Servi della Carità e voi tutte Figlie di santa Maria, uniamo gli affetti di amore al divin Cuore e congiungiamo i mezzi uniformi all'intento e conformi per raggiungere lo scopo santo.
I mezzi sono di preghiera, di lavoro, di sacrificio.
Noi godiamo di chiamarci figli del sacro Cuore.
Affrettiamoci a compiere la chiesa, santuario al Cuor di Gesù, e abbiamo fede: quegli che aiuta a costruire un tempio al Signore in terra diverrà tempio di Dio nella terra e santuario nel cielo.
Non è il Signore che ha bisogno di noi, ma siamo[12] noi che tutto abbisogniamo da Dio.
Fatichiamo e speriamo...
Qual gioia è pensare e faticare per la casa di Dio! Le formiche sono formiche e pure in poco spazio si costruiscono un palazzo di abitazione.
Noi siamo formiche meschinelle; ma il Signore, che sensibilmente ne ha chiamati per edificare un santuario benedetto, il Signore ci continuerà l'aiuto suo e noi avremo il santuario, sorgente di ogni benedizione corporale e spirituale.
Non altrimenti Iddio promise alla sua serva, la beata Margherita Alacoque6.