VI.

IL PICCOLO SEMINARIO DEI

SERVI DELLA CARITÀ

Aiutate anche voi a fare dei preti e dei buoni preti.

L'arte di fare un buon prete è arte divina.

Il Signore ha messo in cuore ai giovinetti del piccolo seminario il seme della vocazione ecclesiastica.

Aiutate quel seme a svilupparsi e crescere.

 Molti sono giovanetti nel mondo e parecchi sono i giovanetti[15] nelle opere della Casa della divina Provvidenza.

Il Signore ne ha scelti alcuni; sono relativamente pochi: aiutateli questi pochi.

Tocca alle suore aiutare questi teneri cuori. Recentemente Roma stessa guardò ai conventi delle suore e parlò: «Voi siete tali, mercé l'aiuto di Dio e la cooperazione dei sacerdoti, - 843 -i quali sono cristiani per sé e sono sacerdoti per gli altri».

Voi, suore, aiutate a diffondere il regno di Gesù Cristo; aiutate ad accrescere il numero e lo zelo dei sacerdoti cooperatori dell'opera di Gesù Cristo che salvò il mondo.

E come potete voi cooperare? Con essere profondamente comprese e aiutare le consorelle a comprendere l'arte divina di fare un santo prete.

Con cooperare a seconda delle vostre forze per sopperire alle spese.

Sono fanciulli che bisogna condurre[16] dalle prime scuole alle ultime, dalla culla, per così dire, allo altare.

Sono fanciulli, sono giovani, sono talvolta adulti che, facendosi Servi della Carità, non hanno né possono avere dinanzi allo sguardo che lo stato di povertà, il seguito della virtù, il merito del sacrificio.

Chi non si sentirebbe commosso dinanzi a queste piccole vittime della carità? Il merito ne sarà specialmente vostro.

Non lo ricorderete che, se siete suore, lo siete per il sacerdote che col santo ministero ha lavorato e continua a lavorare con zelo sì assiduo nei cuori vostri? Date dunque e vi sarà data misura doppia, calcata, soprabbondante7 negli stessi cuori vostri e nella benedizione di tutte le vostre consorelle, sparse già in taluna superficie del vecchio e del nuovo mondo.

Quanto bisogno avete voi di grazia! Date e vi sarà dato.