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PAROLE DI CONFORTO AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA (1913) XIII. INTORNO ALLA DISCIPLINA DELLE RELIGIOSE |
XIII.
INTORNO ALLA DISCIPLINA DELLE RELIGIOSE
Le religiose sono legate da catene, ma sono catene d'oro e di gemme preziose; sono catene di cui le religiose si abbellano come figlie che vanno incontro allo Sposo celeste.
Non bisogna che le regole disciplinari nel convento pesino come una cappa di piombo sulle persone ed i cuori di loro. Il Signore vuole molto[30] dalle anime alle quali concede molte grazie, ma vuole che ridonino i loro affetti e virtù spontaneamente.
Si sa pure che il Signore, per legare più strettamente le anime a sé, permette che cadano in certi difetti che si dicono di malinconia ovvero di allegrezza che confina coi modi smodati.
Il carattere fa le anime tetre, permalose, stizzose - 850 -e via dicendo, ma è bene che vi sieno molti caratteri vari, perché dal complesso di questi ne venga più meritorio esercizio di umiltà, di pazienza, di carità e simili.
Però, conosciuta la virtù di una persona, non sia troppo a badare se ha difetti di carattere.
Questi caratteri sopportati con carità conducono a santità; questi caratteri trattati bruscamente possono condurre a non pochi pericoli di anima e di corpo.
Però ne viene la seguente massima di pratica: colei che è pia preghi, colei che è prudente comandi.
Carlo V, imperatore di tutto il[31] mondo allora conosciuto, divenuto religioso frate si provava a far correre in modo perfettamente uguale gli orologi e non poteva riuscirvi, onde ebbe a dolersi: «Pazzo me, che pretendeva di dirigere come un orologio unico le menti ed i cuori di persone di nazioni intere per se stesse disparate!».
Le superiore sieno dunque contente di regolare una congregazione di consorelle, come Iddio le ha messe insieme, e dieno gloria al Signore per quel tanto di bene che ciascuna consorella faccia coi talenti che il Signore stesso ha dato a ciascuna.
Pure è cosa importantissima riflettere che, generalmente parlando, la benedizione del Cielo e le stesse prosperità temporali vengono dalla vita sì contemplativa che attiva, vengono dall'uno e dall'altro genere di vita, come Gesù Cristo ne ha dato esempio, e vengono specialmente dal merito del patire.
Le persone più sofferenti[32] sono generalmente le più utili in una comunità, perché maggiormente piacciono al Signore e spandono un buon odore di santità e il profumo del buon esempio nello spirito desideroso in un'intiera comunità.