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PAROLE DI CONFORTO AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA (1913) XVIII. DEI CONFESSORI |
XVIII.
DEI CONFESSORI
I confessori vengono proposti dalle suore e bisogna avere lume e prudenza nel farne la scelta. Vengono poi approvati dal vescovo e bisogna usare gratitudine e docilità.
Secondo l'indole della congregazione, è desiderabile che i confessori e le religiose parimente adottino la prima condizione a ben confessarsi: Confessio brevis. Ma ben s'intende che confessore e penitente se la intendano fra loro e con Dio liberamente.
L'augusto pontefice Pio X concede la indulgenza plenaria anche a quelli che frequentano il sacramento ogni quindici giorni e questo e la ragionevole convenienza induce a persuadere[40] le coscienze che non siano poi troppo materialmente attaccate al giorno determinato, quando circostanze particolari di persona, di luogo, di ufficio fanno chiaramente intendere essere meglio applicarsi ad una certa larghezza e libertà di spirito.
Sono tra le persone spirituali facilmente le coscienze che vorrebbero essere portate di peso alla santità e non si dimostrano appieno soddisfatte, che discorrono anche fuori via di confessori e di confessioni e questo non conviene.
Pensate che buon confessore è soprattutto Iddio, buono e sapiente.
Riflettete pur anche che il confessore è per la assoluzione, è per il conferimento del sacramento, che il direttore di spirito può talvolta con un accento solo soddisfare un'anima, che questo maestro di spirito può essere uomo e donna, un libro, una ispirazione cara e santa.
Iddio non è nel cuore e nella mente[41] delle anime pie? Credete al Signore e fate che tutte vi credano parimente.