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XIV.
Ai diletti Servi della Carità grazia e salute.
Siano rese vivissime grazie al sacro Cuore di Gesù per le prove di assistenza e di benedizione, di cui ha fatto e fa oggetto il nostro caro istituto.
Le nostre Opere sono sgorgate dal Cuore augustissimo di Dio, che le ha fecondate e le sostiene, e noi non possiamo meglio farle prosperare e accendere in noi il fuoco della carità che unendoci al Cuore di Gesù Cristo, apprendendone le virtù e attingendone i favori.
Ciascuno di noi, onorando in questo mese il sacratissimo - 1398 -Cuore con culto specialissimo, intenda associarsi a questo dovere di riconoscenza e di invocazione di ulteriori grazie e misericordie.
E sarà gradito e il migliore omaggio a lui attendere a coltivare nell'anima nostra le più elette virtù sacerdotali e religiose, facendo nutrimento del nostro spirito e applicando il più esattamente possibile la santa Regola.
Cosi l'amore che Gesù ci ha dimostrato fino ad ora sarà continuato nella molteplicità dei favori divini, che non ci mancheranno nell' avvenire.
E un pensiero vada all'Opera di Roma, destinata a svilupparsi in modo consolante e a compire una vasta impresa di bene.
Nella nuova chiesa di S. Giuseppe si inaugurerà la parrocchia la prima domenica del prossimo luglio.
Si alzino da parte nostra preghiere fervorose al Signore, perché l'Opera importante cresca e si consolidi a gloria di Dio e a bene delle anime.
Il Signore vi prosperi e vi benedica.