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CENNI STORICI DELL'ISTITUTO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE
[1]Il sacerdote Luigi Guanella, nato in Campodolcino della diocesi di Como sullo scorcio del 1842, compié suoi studi nel Collegio Gallio e nei seminari diocesani e celebrò il primo santo sacrificio ai 26 di maggio del 1866. In quest'epoca apprese la conoscenza dei due istituti del Cottolengo e di don Bosco in Torino, ai quali tolse ad accompagnarvi derelitti vari. Dal 1875 poi al 1878 dimorò nelle case di don Bosco al doppio scopo di apprendere e di sollecitare in diocesi di Como una casa collegiale di quel personaggio provvidenziale.
Nel 1878 il sacerdote Guanella, richiamato dal suo vescovo monsignor Carsana, ritornò in diocesi e dal 1878 al 1888, dapprima a Traona e poi a Pianello Lario, con varia fortuna, attese allo impianto di un istituto maschile, che[2] poi si sviluppò in Como dal 1888 al 1898 corrente nell'attuale istituto, detto dei Figli del sacro Cuore dal titolo della prima chiesa da essi costruita nella prima ed unica casa, detta della divina Provvidenza.
Questa è nella posizione più amena e più salubre di Como, entro un'area di trentamila metri quadrati, fornita di fabbricati nuovi per oltre trecento persone, ricca di cortili e di ortaggi in copia. Attualmente è abitata da una cinquantina di laici, di chierici, di sacerdoti che vi dimorano more religiosorum. Si applicano in generale alle opere di carità e spendono le proprie cure intorno a circa trecento ricoverati, distinti in diverse famiglie di derelitti minori, di artigianelli orfani, di studenti poveri, di vecchi inabili, di cronici di ogni età e condizione, ad esempio della Piccola Casa della divina Provvidenza in Torino e dell'Oratorio di S. Francesco di Sales ivi,[3] dei quali il sacerdote Guanella per molti anni studiò l'indole.- 914 -
L'attual Casa della divina Provvidenza di Como è fornita di maestri per le arti e mestieri ed è pur fornita di docenti abilitati per lo insegnamento dalle classi elementari alle liceali comprese, per quei giovani che aspirano ad entrare nella congregazione nascente.
I Figli del Sacro Cuore hanno pure aperto una stazione cattolica per gli operai lombardi a Splügen (Canton Grigioni) .
Vivono con quei mezzi che la divina Provvidenza somministra e che sono di tenui pensioni dei ricoverati, dei piccoli guadagni degli abili a un lavoro proficuo e delle oblazioni di persone pie.
Il valore del terreno e dei fabbricati è di poco inferiore alle trecentomila lire.
Debiti ipotecari si hanno per lire ventunomila.
L'istituto dei Figli del sacro Cuore da cinque anni dirige un periodico, organo delle opere della casa, che ha per titolo La divina Provvidenza1. Nelle colonne del periodico ed in taluni opuscoli son descritti gli esempi di belle virtù di taluni membri che passarono dalla patria terrena alla celeste. Il sacerdote Guanella dal 1870 a quest'epoca diede in luce oltre cinquanta operette di morale, di storia, di ascetica, di azione cattolica, che unitamente agli incoraggiamenti[4] della stampa e delle persone buone gli procurarono parimente noie e persecuzioni diuturne della stampa e delle persone avverse. L'istituto nascente fu più volte benedetto dal Santo Padre. Sempre poi fu appoggiato dall'ordinario diocesano. Il vescovo Ferrari gli porse sempre valido appoggio, non altrimenti che l'attuale vescovo monsignor Teodoro Valfré.