Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Costituzioni F. s. C. - 1899
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COSTITUZIONI DEI FIGLI DEL SACRO CUORE (1899)

Capitolo tredicesimo. DELLE CASE FILIALI

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Capitolo tredicesimo.

DELLE CASE FILIALI

 

Quando la divina bontà disponga di aprire una casa filiale, il Consiglio superiore vi si applica con zelo animato da fede - 961 -e da prudenza.

Per aprire casa nuova bisogna poter disporre di personale sufficiente e bisogna che appaiano i mezzi di Provvidenza a ciò, uniti al buon accordo dell'ordinariato diocesano, nella giurisdizione del quale si intende di edificare la nuova casa.

Una casa nuova si sviluppa a poco a poco secondo le vie di Provvidenza: «Festina lente».

S'incomincia con uno o due membri e poi si procede man mano, finché sviluppandosi la casa venga[29] sussidiata con personale di un intiero Consiglio inferiore, che è formato da un sacerdote assistente, da un catechista, da un economo e da due consiglieri laici.

L'assistente di una casa filiale dura in carica per anni tre; è nominato dal superiore generale e può essere traslocato da casa a casa.

L'assistente risponde dello stato morale, materiale, spirituale e scolastico della sua casa, sotto la dipendenza del superiore generale.

Può modificare gli uffici de' confratelli, la disciplina dell'orario, ma con il consenso del superiore generale.

Aduna il Consiglio de' confratelli una volta in ogni mese e quando c'è bisogno in affari d'importanza.

Due volte al mese tiene conferenza ai membri del Consiglio e tre volte nell'anno a tutti i membri della casa.

L'assistente riserba per sé gli uffici maggiori e ne assegna gli altri ai dipendenti, ai quali è bene che porga occasione d'impiegare ciascuno utilmente i propri talenti.

L'assistente senza il parere del Consiglio superiore non può far compere od acquisti di beni immobili ovvero modificare sensibilmente gli esistenti.

 Ad ogni bimestre porge al Consiglio superiore il resoconto morale e materiale della casa.

Evita le spese inutili e presenta il registro delle sue spese private.

Descrive brevemente l'origine e lo sviluppo[30] della casa; tien nota delle persone benemerite per raccomandarle a Dio e porgere loro ossequio di gratitudine ad eventuali ricorrenze di festività e simili.

È stabilito un parlatorio non mai chiuso a chiave per conferire cogli esterni. I colloqui con gli esterni devono essere brevi, prudenti, caritativi. Benché il sacerdote catechista sia confessore della casa, l'assistente della stessa può essere pure confessore, poiché si reputa utile che in mano al superiore stia la notizia d'ogni cosa interna ed esterna de' propri dipendenti. - 962 -Lo spirito di ogni casa deve essere quello di una famiglia, in cui comuni sono i beni spirituali e temporali. Piaccia al Cielo che ogni famiglia della congregazione ricopi l'esempio della santa Famiglia di Nazaret.


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