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REGOLAMENTO INTERNO DEI FIGLI DEL SACRO CUORE NELLA CASA DIVINA PROVVIDENZA (1899) Sezione quarta. DEL SISTEMA PREVENTIVO IN USO NELLA CASA III. DELLE VOCAZIONI NEGLI STUDI INFERIORI |
III.
DELLE VOCAZIONI NEGLI STUDI INFERIORI
Le vocazioni negli studi inferiori abbracciano i corsi di ginnasio inferiore e superiore.
In questi studi è da considerare
1) norme negli insegnanti,
2) norme nei maestri di disciplina,
3) norme nei direttori spirituali,
4) norme nei giovani aspiranti,
5) norme nel germe delle loro famiglie,
6) e circostanze varie.
1. Gli insegnanti devono.
a) essere specchi di fede e di condotta irreprensibile, perocché ex abundantia cordis os loquitur47.
b) [175]E devono avere un complesso di doti naturali od acquisite, onde la loro parola e il contegno loro direttamente influisca negli animi dei discenti.
c) La parola del maestro è gutta che cavat lapidem.
d) «Datemi la scuola in mano mia - diceva il Leibnitz - ed io vi do nelle mani come volete educata una società».
e) Come il padre che dà il pane del corpo influisce sul figlio, così il maestro che presta il pane della mente.
f) Come il maestro, così dovrebbe influire l'assistente che nelle discipline conduce a passo a passo il giovinetto.- 1040 -
g) L'assistente è più che maestro; è padre che non abbandona un solo istante il figlio; è l'amico che nutre il più puro affetto del cuore.
h) [176]L'assistente come il maestro devono essere uomini di preghiera per essere personaggi di cuore e carità.
i) Non devono mai impreparati parlare ai propri allievi, per non parlare a scapito della propria autorità e dell'ufficio proprio.
l) Sieno nei discorsi e nel tratto assai animati, perché la gioventù tiene il calore della vita nella sua espansione maggiore.
m) La gioventù va soggetta alle impressioni di simpatia e di antipatia e bisogna che gli insegnanti stiano guardinghi.
2. Quanto ai maestri di disciplina o censori, è da notare.
a) Il loro ufficio è assai difficile perché ufficio odioso.
b) Ma appunto è da esercitare con affetto maggiore di carità.
c) Allora si otterrà il doppio intento[177] di soddisfazione propria e di influenza sul cuor dei giovani.
d) Giovanetti che, come i nostri, attendono in generale per una carriera ecclesiastica o religiosa son da coltivare con diligenza.
e) È da schivare l'eccesso del pensar troppo bene e del pensar troppo male: tanto l'ottimismo che il pessimismo son da evitare.
Ma nel caso, la presunzione è in favore degli allievi che aspirano a voti di perfezione.
f) I censori, che hanno molta parte nell'educazione e nella decisione degli stati dei giovani, devono essere maturi nella prudenza, consumati nella pietà.
g) Si abbandonino dunque assai allo spirito di preghiera ed agli esercizi di carità.
3. Quanto al direttore spirituale notisi che.
a) [178]dev'esser uno e determinato ad hoc, scelto dal superiore generale.
b) Ma non dev'esser così solo che gli allievi con tutta spontaneità non possano accostarsi anche ad altri confessori della casa.- 1041 -
c) Di che il confessore ordinario deve goderne non poco, perché habet sublevantem48 se nel difficile incarico.
d) Ogni tre mesi e di tempo in tempo secondo le circostanze, è bene chiamare un confessore straordinario, che però sia ben informato dello spirito della casa.
e) Il confessore dev'essere sacerdote di pietà e di studio e in tutto l'uomo di Dio e il profeta che sa leggere nel libro dei divini voleri
f) Il confessore che è anche predicatore[179] guardisi dal lasciar fraintendere che parla in argomento da cognizioni avute nel foro interno della Confessione.
g) È bene che il confessore sia benevolo ed affabile con tutti e che si guadagni il cuore dei giovani ad ogni incontro.
h) Si valga del sacro ministero per allontanare dalla casa prudentemente ogni pericolo e per apportarvi in copia le celesti benedizioni.
i) Si munisca di buoni libri ascetici e di manuali pratici, secondo lo spirito di S. Alfonso e di S. Francesco di Sales.
l) Si tenga nell'alto onore di sua dignità, osservando decoro in tutto il portamento, e spiri dalla persona in ogni atto e parola un profumo di dolce soavità.
a) che in tutti o quasi v'è il germe[180] della vita di perfezione nella carriera ecclesiastica o religiosa.
b) Molto giova il lavorare in terreno così ben preparato.
c) Ma bisogna lavorare con cuore e con testa.
d) I giovani siano sempre allegri e sempre occupati.
e) La rugiada della divina grazia è da ispirare con la lettura di libri santi, di studi santi, di compagni santi.
f) Insista molto sulla frequenza ai santi Sacramenti riverentemente ricevuti e sulla divozione al sacro Cuore di Gesù.
g) E li faccia pure sinceramente devoti della Vergine santissima. Dopo che in Gesù Cristo, riponga la fiducia sua nella vergine Madre del divin Verbo.- 1042 -
h) Nutra i giovani con la varietà divota di molte funzioni ed esercizi pii.
5. [181]Quanto alle famiglie dei giovani,.
a) è vero che talis pater, talis filius e che le inclinazioni dei genitori entrano nel sangue e nella mente dei figli.
b) Talora il figlio discorda e talora avviene l'opposto della massima suddetta.
c) Sarà per altro assai, se alla buona riuscita dei figli molto si impegnino le preghiere dei genitori.
d) Dai genitori son da schivare i difetti provenienti dalla carne e dal sangue, che molto snervano lo spirito dei giovani.
e) Parimente son da difendere contro le tentazioni di nostalgia.
f) Quando il giovane sia preso da nostalgia, è da curare con energia prima che si guasti.
g) Si tenga, senza che si avveda, lontano dai compagni di patria e dai parenti di sangue.
6. [182]Quanto alle circostanze di Provvidenza,.
a) può essere una inclinazione spontanea, irresistibile alla vocazione di studio sacro.
b) Tale inclinazione od è nata spontanea ovvero venne prodotta da effetto di pie letture, di predicazioni ascoltate, di buoni compagni frequentati.
c) Talvolta una malattia od una sventura ne è la causa felice.
d) Gli stenti della vita, la povertà di stato, le contraddizioni sostenute sviluppano la fiamma di pensieri e di propositi santi.
e) Nell'esempio degli uomini di Dio si trovano il più spesso degli esempi di vocazione speciale.
f) Dallo studio del fin qui detto e da più profonde attenzioni di studio e di pietà ne viene il procedere retto e sicuro nella via delle[183] diverse vocazioni e dei diversi stati, che portano più direttamente alla santificazione propria e delle anime del prossimo.