Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
O Padre! O Madre! (III corso)
Lettura del testo

O PADRE! O MADRE! TERZO CORSO DI FERVORINI NELLE FESTE DEL SIGNORE E DELLA BEATA VERGINE (1884)

<FESTE DEL SIGNORE>

La solennità di Pentecoste Un vento misterioso che dona salute

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La solennità di Pentecoste

Un vento misterioso che dona salute

  1. [65]Noi ricordiamo con vivissimo affetto la discesa dello Spirito Santo sopra agli apostoli. Gesù Cristo in ascendere in alto l'aveva promesso. Gli apostoli insieme con Maria santissima lo attendevano adunati per dieci in orazione. Erano le nove di questa solenne festività. Improvvisamente si fa udire uno scotimento e poi un soffio a mo' di vento gagliardo. Sollevano i capi. Eccovi tanti segni in forma di lingue di fuoco che stavano sul capo di ciascun adunato. Allora tutti furono ripieni di Spirito Santo. Quei discepoli, che già poco d'ora innanzi erano ancor timidi, si mutarono d'un tratto in ferventi. Divennero [66]gli apostoli diletti del divin Salvatore.

  Felice avvenimento per tutta la terra! Avvenimento di benedizione a ciascun di noi! Scrive san Giovanni: "Lo Spirito soffia dove vuole, e tu ascolti la voce di lui, ma non sai

- 157 -d'onde venga o dove vada; così è ognuno il quale è nato dallo Spirito"18. Vediamo e consoliamoci in cuor nostro.

  2. Vi vengo innanzi con un esempio. Agostino, il povero traviato di Tagaste, sentivasi di voler omai avvicinarsi a Dio per rassomigliare al suo Creatore. Era venuto a ciò da Africa a Roma e poi a Milano. Stava in un orto di questa città, quando ode una voce che più volte distintamente gli parla: "Tolle et lege... prendi e leggi", e intanto accennava alla sacra Bibbia che aveva dinanzi. Agostino intese con chiarezza e non indovinava <da> dove venisse tal voce.

  Così fa Dio con i suoi figli spirituali.[67] Parla loro, si fa intendere, ma non vuol che si sappia esser lui che discorre. Agostino obbedì e si fece poi santo, o sia somigliante a Gesù che l'aveva e creato e chiamato. Noi siam figli di Dio, dobbiamo crescere mano a mano nella virtù per rassomigliargli. Giungeremo con l'aiuto della grazia, che qui si dinota con il segno di un soffio di vento misterioso. Spieghiamoci ancor meglio con l'aiuto di esempi.

  3. La grazia del Signore è come un soffio di vento che spira dove vuole e come vuole. Chi avrebbe detto a Pietro, a Giacomo, ad Andrea quando eran a pescare: "Voi sarete dopo un'ora chiamati a diventar apostoli di Gesù Cristo"?... E pure <ciò> seguì precisamente. Chi avrebbe detto a quel Matteo usuraio, che era a numerar le monete al banco, che in quel momento passando Gesù lasciasse tutto e gli corresse dietro? E pure si [68]affrettò a seguirlo con la semplicità di un fanciullo. E di Saulo, quando correva furente per cagionare il peggior danno alla Chiesa nascente di Gesù Cristo, chi avrebbe detto: "Egli diventerà Paolo, vaso di elezione"?

  E tutto questo avvenne per l'appunto. Ma come avvenne? Avvenne perché quelli, udita la chiamata, corrisposero pienamente. Non pensarono: "Abbiamo parenti... abbiamo case... abbiamo o figli o sostanze a disporre". Si affrettarono <a> darsi a Gesù, e per questo Dio entrò in possesso pieno del lor cuore e ne dispose con larghezza di veduta. Gradiressimo che

- 158 -Dio chiamasse anche noi così?... Ma usiamo cura per corrispondere con esattezza a tutti quei soffi di celeste inspirazione che certamente Dio nemmeno lascia di dirigere alla volta di ciascun di noi.

  4. Intanto che non avviene di consolante?... Gli apostoli del Signore, ripieni di questo Spirito, presentaronsi [69]alla loro volta ai popoli della terra. Dissero una parola a questi che incontrarono per istrada, diressero un discorso a quelli adunati in una piazza. Accompagnavan loro parole con un portamento di persona sì ben composta e con accento di vocepenetrante che subito <quelli> si convertivano.

  Fortunatissimi i cristiani spirituali che nutrono in cuore la grazia dello Spirito Santo! Essi quando si presentano commuovono, quando parlano si fanno udire e convertono. Che dite? Non è alta fortuna pregare su di noi la grazia dello Spirito Santo a fine di espanderla, come un venticello soave, ancora nelle menti dei fratelli nostri?

  5. E avvertite <il> modo ammirabile di questa grazia. È simile a vento che non si sa da qual parte venga o dove vada a finire. Voi sentite in cuore un disprezzo per le cose del mondo... avete un vuoto nel vostro cuore... sentite un bisogno vivo di [70]accostarvi a Dio. Da che viene questo?... Da un fratello che morì fra le vostre braccia, o da una predica sentita, o da santi Sacramenti ricevuti?... Voi nol sapete con chiarezza. Ed a che mira questa voce del vostro cuore?... A farvi sacerdoti... a farvi missionari... a dare un calcio al mondo per vivere nella religione... ovvero ad altro o ad altro? Voi ignorate. Sallo Iddio.

  Noi esultiamo in ogni volta che proviamo in cuor nostro un soffio di grazia celeste. Vien da alto ed è buon segno. Vien da Dio e non potrà non farci molto bene. Preghiamo sol con sincero cuore a fine di saper ben corrispondere a questo buon vento della grazia di Spirito Santo.

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Riflessi

  1. Un vento misterioso che dona salute.

  2. La grazia dello Spirito Santo è vento che si fa soavemente sentire.

  3. [71]Spira poi come vuole e dove vuole.

  4. I cristiani spirituali, che ricevon questa grazia, la partecipano in egual modo ad altri.

  5. Il vento della divina grazia, come non si sa da qual parte si mosse, nemmen si conosce dove verrà a finire, perché quello è soffio di Spirito Santo.





p. 157
18 Gv 3, 8.



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