Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regole S. d. C. - 1905
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REGOLE DEI SERVI DELLA CARITÀ (1905)

Parte I CARATTERE DELL'ISTITUTO

Capo XV. AIUTI PER LA DISCIPLINA E PER LA VITA SPIRITUALE

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Capo XV.

AIUTI PER LA DISCIPLINA E PER LA VITA SPIRITUALE

 

1. I confratelli dovendo conferire con persone estranee allo istituto si recano in parlatorio.

Dovendo conferire con donne il fanno con testimoni ed a porta aperta.

2. Non è permesso ad un confratello intrattenersi nella - 1123 -camera di un altro confratello né in camera propria si ricevono fanciulli od altri dell'istituto.

3. Dovendo uscire per uffici di ministero, se ne porge avviso al superiore.

4. Le lettere passano per le mani dei[28] superiori, i quali possono con discrezione leggerle. Si raccomanda tuttavia di valersi di tale facoltà con prudenza e con carità, conservandone sempre il silenzio.

 5. Ma non si potranno leggere né come che sia ispezionare le lettere dirette al superior generale ovvero al superiore provinciale ed ai consiglieri ed assistenti dello stesso e le lettere dirette al vescovo ed alla Congregazione dei Vescovi e Regolari.

Tanto meno si possono leggere od ispezionare le lettere dai sullodati inviate ai confratelli membri dell'istituto.

6. Si osserva con diligenza il silenzio nella chiesa, nell'oratorio, in coro, nella sagrestia.

Si raccomanda il silenzio al mattino avanti la celebrazione dei sacri misteri e silenzio alla sera dopo la cena.

7. In tempo poi di pranzo e di cena si leggono libri opportuni per sollevare lo spirito.

Si preferiscono letture di vite dei santi e di tratti edificanti.


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