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COSTITUZIONI DELL'ISTITUTO DEI SERVI DELLA CARITÀ (1907) Parte PRIMA Capo XI. DELLA CONFESSIONE E DELLA COMUNIONE |
Capo XI.
DELLA CONFESSIONE E DELLA COMUNIONE
62. Ai Servi della Carità è prescritta la sacramentale Confessione di regola ordinaria una volta nella settimana.[21] Il superiore destinerà uno o più sacerdoti tra gli approvati a confessori della casa.
Tutti possono confessarsi anche ai confessori estranei.
63. Ai confratelli gravemente infermi ed in pericolo di morte spontaneamente si offra loro il confessore che desiderano.
64. Nelle feste più solenni dell'anno, i confratelli laici si accostano per quanto si può assieme alla santissima Comunione. Ciò per regola direttiva, senza però farne obbligo ai singoli. Si raccomanda la Comunione frequente, anche quotidiana, secondo il decreto Sacra Tridentina Synodus6 della Sacra Congregazione del Concilio.
65. E proprio del confessore ordinario o straordinario il - 1206 -concedere e suggerire più o meno frequentemente la santa Comunione, benché nell'istituto se ne raccomandi la frequenza anche quotidiana.
66. Ben s'intende che ai confratelli bisogna assegnare uno spazio congruo di tempo sia per l'apparecchio come per il ringraziamento alla santa Comunione.