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COSTITUZIONI DELL'ISTITUTO DEI SERVI DELLA CARITÀ (1907) Parte PRIMA Capo XIII. DELLA MORTIFICAZIONE E DELLE PENITENZE |
Capo XIII.
DELLA MORTIFICAZIONE E DELLE PENITENZE
75. Giovano soprattutto le mortificazioni e le penitenze a tener umiliata la mente, a confortare il cuore, a tener soggetto il corpo.
76. I Servi della Carità osservano con esemplarità i digiuni e le vigilie generali della Chiesa e come astinenza propria dell'istituto vi aggiungono il digiuno in ogni venerdì in ossequio alla passione e morte del divin Salvatore.
77. [24]Per qualche trascuranza esteriore delle Regole ricevono dal superiore qualche penitenza di preghiera a recitare.
78. Mortificazioni private ed interne assumono secondo il giudizio del confessore.
Ma se si tratta di mortificazioni e di penitenze esterne, allora si richiede altresì il consenso del superiore locale.
79. Si usa molta discrezione sulle mortificazioni e penitenze dell'istituto, ma si raccomanda di supplirvi con uno spirito energico di operosità negli uffici propri.