IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Capo XV.
DEGLI INFERMI
87. Per quanto si può ed almeno nelle case maggiori sia un luogo adatto per curare i confratelli malati.
88. Si assegni poi uno o più confratelli di carità e di attitudine per prestare agli infermi quelle vigili cure e servizi di cui abbisognano.
Il superiore pure si prenderà cura per gli alimenti e le medicine opportune.
89. Dove se ne scorga il bisogno, si chiami il medico ed a quello conviene poi da tutti attenersi.
90. Né si lascino mancare le cure spirituali.
Per tempo si chiami il confessore e quel confessore che l'infermo meglio desidera.
Lo si chiami di buona voglia, tante volte quanto lo desidera l'infermo stesso.
91. Quanto alla santa Comunione è da acquietarsi pienamente al giudizio del confessore.
92. [27]Se il male si fa grave, non si tardi dal superiore e dagli infermieri perché l'infermo in tempo opportuno riceva il sacramento di Estrema Unzione.- 1209 -
93. E quando l'agonia è ormai prossima, si chiami il sacerdote, il quale abbia cura di aiutare il morente secondo l'indirizzo che è descritto nel Rituale romano.