Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1893

20. Una festa di famiglia.acapo.Anno I, n. 9, agosto 1893, p. 71

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Una festa di famiglia
Anno I, n. 9, agosto 1893, p. 71. Presentato al processo.
Addì 9 luglio, seconda domenica del mese, veniva consacrato al sacerdozio il diacono Guanella Costantino. Erano presenti i parenti venuti da Campodolcino; più tardi giunsero altri parenti e sacerdoti consanguinei, da Olgiate e da Cavallasca, venuti a porgere le loro congratulazioni ed auguri. Il novello sacerdote cantò i vespri solenni, assistette moribonda ed accompagnò al paradiso un’orfanella, Adele Prudenti d’anni 14, confortata poco prima dal santo Viatico e dall’Estrema Unzione.
In questo giorno fu una festa di famiglia per tutti i membri della Piccola Casa. Dal pergamo fu loro domandato quale miglior ventura può essere data fra noi e che sia tesoro più pregiato di grazia e di dignità; i ricoverati si provarono a rispondere con discreta lode, finché il più accorto fra essi conchiuse: « Certamente nostro Signore ha dato immensa benedizione - 45 -alla terra per mezzo del sacerdozio, perché desso è il sale della terra, la luce del mondo 34 e la fonte di grazia da cui scaturisce ogni sorta di benedizione spirituale e temporale ». Fu allora domandato: « Quale augurio migliore potrebbe fare alla Piccola Casa il neosacerdote che dall’altare si dispone a benedirvi? ». Risposero concordi: « Che il Signore aiuti finché tra gli orfanelli e studenti della Piccola Casa almeno alcuni e di buon cuore si avviino e raggiungano il sacerdozio santo per la migliore santificazione loro e delle anime ». Fu un applauso generale che non iscoppiò per rispetto al luogo santo, ma che con fede venne dai singoli presentato alla bontà del divin Cuore.
Qui per comune conforto e per la letizia del santo giorno, l’oratore famigliare tolse a presentare con rispetto e gratitudine la persona veneranda di quel nostro compaesano sac‹erdote› Gaudenzio Bianchi, che percorrendo carriera di alto esempio ed operosità, fra altre opere luminose istituì nella parrocchia di Campodolcino una pia gara di fede e di carità, onde molte famiglie aiutate dallo zelo di lui, e mediante i sacrifizi propri, ebbero ottenuto che uno, due ed anche tre figli della medesima famiglia, percorrendo carriera di studio, raggiunsero parimenti il sacerdozio santo. E se codeste famiglie poterono dare uno, due e per fino tre figli, questa Piccola Casa non ne potrà dare alcuni anch’essa dei suoi adottivi, alcuni dei suoi orfani?




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Mt 5, 13-14.


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