Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
Lettura del testo

Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1894

1. Gloria in excelsis Deo.acapo.Anno II, n. 13-2, gennaio 1894, pp. 111-112

«»

[- 74 -]
1
Gloria in excelsis Deo 1
Anno II, n. 13-2, gennaio 1894, pp. 111-112. Presentato al processo.
« Sia gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà ».
Questo saluto, che gli angeli portarono in terra ora sono ormai diciannove secoli, è continuamente ripetuto con sempre nuova letizia e lo sarà per tutti i secoli futuri. Questo saluto, consegnato dallo scrittore inspirato nel santo Vangelo, come parola divina porta seco una indefinibile letizia. Da quel momento che per i primi l’udirono i pastori, rallegrò nei primi secoli i fedeli radunati nelle catacombe, risuonò festoso nelle grandi basiliche quando la nostra santa religione trionfò sopra il più potente impero del mondo, e via via per tutti i secoli successivi è proclamato dalle più sontuose cattedrali alle più umili chiese sparse pei monti, pel ridosso dei colli, fra le nebbie delle ampie pianure, fra le selve dei [112] novelli convertiti dell’America e dell’Asia, fin dove le sue tende la santa Chiesa spiega dall’uno all’altro mare.
Questo saluto ci perviene ancora a noi tuttavia fresco, lieto, festoso, celestiale come la prima volta che risuonò nell’aria accompagnato dai concenti delle angeliche schiere: « Sia gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà ». Quest’augurio, il più bello, il più sublime, di cui il simile non poteva neppure imaginarsi da mente umana per accompagnare la nascita del Redentor del mondo, lo rivolgiamo fidenti a quanti ci troviamo avvinti coi più stretti vincoli di - 75 -riconoscenza e di gratitudine. E lo rivolgiamo con tutto l’affetto del nostro cuore specialmente a quelli che per dignità e per valido appoggio ci furono larghi di ogni incoraggiamento nell’occasione del nostro ultimo pellegrinaggio a Roma: a sua eminenza il cardinale Segretario di Stato ed al cardinale Vicario.
E avanti a tutti umiliamo il nostro più profondo ossequio a sua Santità il supremo pontefice della Chiesa, del quale la riconoscente Piccola Casa della divina Providenza intende celebrare colla massima solennità che per lei si possa la chiusura dell’anno giubilare ai primi di febbraio del prossimo 1894. Infine parimente riconoscenti ed ossequiosi ci prostriamo al bacio dell’anello del nostro amatissimo pastore, che ci onora di frequenti visite e di tante premure e conforti. È sotto i suoi auspici che intendiamo fondare nella nuova nostra chiesa del sacro Cuore un centro dell’Apostolato della preghiera.




p. 74
1
Lc 2, 14; ripetuto nell’articolo.


«»

IntraText® (VA2) Copyright 2015-2025 EuloTech SRL
Copyright 2015 Nuove Frontiere Editrice - Vicolo Clementi 41 - 00148 Roma