Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1894

15. Il sistema preventivo di educazione nella Piccola Casa.acapo.Anno II, n. 5, aprile 1894, pp. 140-141

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Il sistema preventivo di educazione nella Piccola Casa
Anno II, n. 5, aprile 1894, pp. 140-141. Presentato al processo.
Secondo l’indole della Piccola Casa, il sistema preventivo di educazione consiste, dalla parte dei superiori ed assistenti, nella intima convinzione che la bontà della divina Providenza li abbia scelti, prevenendoli di sua grazia, ai diversi uffici di carità in questo ricovero. Sperano poi che questa stessa grazia li prevenga anche in avvenire finché, così bene assistiti, alla loro volta possano con zelo e con pazienza prevenire i propri dipendenti ché non abbiano ad inciampare contro lo scoglio delle proprie passioni, ovvero comecchessia contro ai ciottoli che nella via ancor di questo ricovero occorra di incontrarsi.
Il sistema preventivo poi da parte dei dipendenti verso ai propri superiori [141] consiste in uno spirito di sommessione affettuosa e nella gara di ben fare per meglio meritarsi della stessa Piccola Casa.
Questo e non altrimenti è il sistema di educazione qui. Con questo sistema i soprastanti assumono cuore di padre e di madre e si preparano di buon animo a molti sacrificii. Con questo sistema e non altrimenti i ricoverati molteplici vivono come in grembo di famiglia diletta e non provano tentazioni di sfuggirne, benché la casa sia aperta non solo, ma spalancata dai quattro punti cardinali.
I ricoverati in questa Piccola Casa toccano oggidì il numero di duecentocinquanta e sono di ogni età, di ogni condizione, di umore vario, come è facile intendere, e nondimeno procedono con regolarità.
Si è detto poco fa in questo periodico che persone di alta autorità e spettabilissime, ben osservando, trovarono che nella Piccola Casa niente è al superfluo come nulla manca al convenevole per il retto ordinamento di una casa di beneficenza 31.
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Questo si accenni in momento opportuno, perché di tempo in tempo lo ingannato o l’ingannatore si succedono a seminare il loglio della discordia nel campo della Piccola Casa, e ciò non va. Oggi sono i lamenti che la Piccola Casa si governa con molta severità, che si adoperano le verghe, che si adattino luoghi di reclusione. Niente di tutto questo! Nulla di più ripugnante all’indole ed allo scopo della istituzione. I buoni amici della Piccola Casa non credano punto; gl’illusi poi desistano, ché niente meritano a dar credito a voci false ovvero a pretesti futili contro persone che con tutto il cuore e con tutto il disinteresse proprio si provano per far un po’ di bene alla misera umanità.




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Cfr. Il signor prefetto di Como alla Piccola Casa, pp. 93-94.


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