Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1894

25. Notiziario.acapo.Anno II, n. 10, settembre 1894, pp. 182-184

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Notiziario
Anno II, n. 10, settembre 1894, pp. 182-184. Presentato al processo.
Sua eminenza rev‹erendissi›ma il cardinale Ferrari, non contento di impetrare dal Santo Padre una speciale benedizione per la Piccola Casa, ottenne pure da sua eminenza il cardinal Vicario una insigne reliquia a decoro della chiesa del sacro Cuore. Giunse or ora notizia da Roma che la insigne reliquia di un santo martire è a disposizione della Piccola Casa perché la mandi a riprendere entro esteso reliquario. Anche di questo insigne beneficio la P‹iccola› C‹asa›, dopo che a Dio, rende azioni di grazie a sua eminenza.
L’organo economico parimenti sta per risuonare entro le volte della chiesa del sacro Cuore. I falegnami della Piccola Casa quasi per incanto hanno costrutto comoda cantoria. Il costruttore del nuovo organo vi attende di proposito alla posa in opera, finché nel settembre se ne faccia solenne inaugurazione con l’accompagnamento di canto d’una Messa palestriniana nuovissima e di assai celebratissimo autore.
La vedovella di uno sposo di Cunardo, Galloet Agostina di Pont-de-Roide, dipartimento di Doubs 52, è partita dalla Piccola - 113 -Casa testé. La meschinella giunse a piedi da Milano a Como, traendo sopra carrozzella un neonato di tre mesi con ai fianchi tre bambinelli di pochi anni: la poveretta era inferma di bronchite e spasimava d’amore pei figli suoi, che non volle cedere a patto veruno a chicchessia. Accompagnata qui dalla regia questura, l’Agostina in pochi si riebbe. Nel giorno di san Rocco si confessò, si comunicò e partissi alla volta della sua Francia munita di un piccolo peculio, che si procacciò, e di molto coraggio ispiratole dallo amor di fede e di patria.
Altro giovine francese, che nella scorsa vernata valicando il Moncenisio parve morire di gelo e dovette amputare a metà il piede destro, la divina Providenza il fece capitar fra noi ed ei si trova benissimo nella Piccola Casa e non vorrebbe dipartirsene giammai. Come ognun vede, la Piccola Casa ha bisogno di estendersi. Abbiamo detto di fondamenta che nella scorsa primavera si venivano escavando; or si sono compiute. La providenza che si attendeva ancor non è giunta ma non tarderà, e oggi i muratori con gagliardia lavorano allo innalzamento di altro braccio di locale, che è non solo opportuno ma necessario ai molteplici bisogni della casa, per il ricovero di tanti indigenti e per l’ordinamento generale della istituzione.
L’egregio Osservatore Cattolico del 17 corrente in bellissimo articolo 53 descrive il pellegrinaggio che il Circolo cattolico di santa Francesca Romana ha compiuto nella domenica 12 alla chiesa del sacro Cuore, e da questa al santuario della ‹Madonna della› Pace a Nobiallo. [183] La Piccola Casa si era occupata di questo pellegrinaggio ed aveva diretto colla penna del sig‹nor› Lertora la storia illustrata di quel santuario 54, per divozione a quella Madonna della Pace e per affetto a quel parroco ed a - 114 -persone benemerite, a ricordo ed a eccitamento di divozione. Or che ogni cosa riescì in bene, ne sia lode a Dio ed alla Vergine benedetta. Ne siano grazie ai pellegrini milanesi, che due volte ci visitarono in questa chiesa. Parroci reverendissimi esposero più volte il desiderio che i pellegrinaggi che passano per Como ritemprassero gli affetti del proprio cuore altresì nella chiesa della Piccola Casa, che è ricordo del sommo pontefice, la prima chiesa dedicata al divin Cuore nella vasta diocesi comense. I milanesi testé, come i pellegrini di Rovellasca nel decorso anno, vollero appendere un magnifico cuore d’argento, deposto in campo rosso, ai fianchi dello altare maggiore.
Il nuovo Sillabario che facilita notevolmente l’insegnamento e l’apprendimento contemporaneo del leggere, dello scrivere e dei primi rudimenti di grammatica e di ortografia, compilato per le scuole rurali, serali, festive e infantili dal parroco maestro G‹iovanni› B‹attista› Pusterla 55, ottenne lodi da più società egregie di maestri, fu encomiato da competenti insegnanti come parto di una mente appassionata per l’istruzione della fanciullezza. Il paziente e diligentissimo parroco maestro nel nuovo Sillabario, che si divide in due parti, presenta in due volumetti, al tenue prezzo di cent. 20 cadauno, un metodo di insegnamento razionale, pratico, nel quale emerge copia di esempi e di letture graduate varie, onde l’alunno, mano mano che sia guidato nella lettura e nella conoscenza del nuovo Sillabario, con questo solo si rende capace a leggere qualunque libro speditamente e si trova in possesso di un discreto corredo di cognizioni, onde progredire nell’arte dello scrivere e del comporre. Il nuovo Sillabario è stato inviato ad ottener l’approvazione presso gli alti uffici di pubblica istruzione. I maestri e le maestre di conoscenza della Piccola Casa od insegnanti qualsiasi, che si facciano conoscere a mezzo del proprio parroco, potranno da noi avere saggio del detto nuovo Sillabario, ovvero deposito per le proprie scuole. Con questo faranno altresì opera di pro alla Piccola Casa, la quale nella edizione del nuovo Sillabario, stampato con nitidi caratteri e su carta robusta, - 115 -ha dovuto incontrare non lievi spese. Maestri e maestre, che cotanto bramate come il proficuo indirizzo dei vostri allievi, così l’alleviamento alle gravi fatiche del ministero d’insegnare, adottate il nuovo Sillabario e ne proverete efficace soddisfazione.
Ai 15 luglio si è aperta a Milano, come si notò 56, altra casa succursale in via Cappuccini 16, nei confini della parrocchia di san Babila. Il locale è nelle più amene e salubri posizioni, lungo il bastione di Porta Venezia. La casa è ricca di ventidue locali con giardini e boschetti allo ingiro: è comoda per portici, per terrazze e per copia di buone acque. È già popolata da oltre cento allievi esterni di scuola infantile ed elementare e da un discreto numero di figlie derelitte. Vi ha pure qualche pia signora che volontieri vi soggiorna per condurvi vita ritirata e impiegarsi medesimamente in opere pie di carità. Vi hanno allieve non molto agiate che pagando una modica pigione frequentano le scuole normali che sono a breve distanza.
Obiettano taluni: la Piccola Casa perché non pensa a regolare la istituzione in Como e farla finita? E si risponde: finirla non si può, finché vi sono poveri a ricoverare, bisogni a provedervi. Si replica: in Como perché si fanno da capo nuove costruzioni, che richiedono dispendio di quel danaro che impiegato in ordinamento dell’opera già [184] esistente farebbe questa più regolare e più solida? Si risponde che ogni cosa cammina secondo le impressioni del moto che le è comunicato. Più si fa, più la Providenza farà: e di fare è gran bisogno, perché senza qualche copia di fabbricati come si potrebbero ben distribuire le quindici classi di bisognosi che si hanno oggi nella Piccola Casa? Come ordinarli con regolare efficacia? Vi hanno pure quelli che osservano: e le oblazioni, che si danno per l’opera dei sacerdoti vecchi si applicano poi per l’opera stessa? Sì, signori, sissignori. S’affrettino pure: se sacerdoti, a far delle numerose applicazioni di sante Messe; se laici, a mandare delle copiose oblazioni, e saranno perfettamente accontentati.
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Non pochi individui e talune famiglie inviano il loro obolo in soscrizione per un anno e per anni tre all’oblazione di una lira in favore delle opere della Piccola Casa. In questo si distinguono non pochi chiavennesi, che per bontà di cuore passano in benedizione. Questi medesimi esortano a pubblicare sulla Providenza l’invito alla soscrizione di azioni da una lira. Lo faremo nel prossimo numero di settembre 57. Intanto la div‹ina› Providenza compensi largamente i benevoli che vollero essere strumento di providenza alla divina Providenza in favore della Piccola Casa.




p. 112
52
Originale: di Pont Roi dipartimento di Doux.


p. 113
53
Cfr. Pellegrinaggio a Nobiallo, ne L’Osservatore Cattolico, anno XXXI, n. 187, 17-18 agosto 1894 (n. 9280), p. 2.


54
Riferimento a S. Maria della Pace a Nobiallo (Menaggio, Lago di Como), numero unico, 8 p., del periodico Il Pellegrinante. Monitore illustrato dei pellegrinaggi, diretto da Giovanni Battista Lertora. L’opuscolo fu pubblicato a Milano nel luglio 1894 e probabilmente in occasione del pellegrinaggio la Piccola Casa si interessò di distribuirne copie.


p. 114
55
Pubblicazione non reperita.


p. 115
56
Cfr. Notiziario, LDP, luglio 1894, p. 166.


p. 116
57
Probabilmente: ottobre. Non risulta che l’invito promosso dai chiavennaschi sia stato in seguito pubblicato.


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