Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1895

15. Eco del Congresso salesiano.acapo.Anno III, n. VII, giugno 1895, pp. 269-270

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Eco del Congresso salesiano
Anno III, n. VII, giugno 1895, pp. 269-270. Presentato al processo.
Un mezzo secolo fa vedevasi un povero prete, d‹on› G‹iovanni› Bosco, percorrere le vie di Torino, contradetto ed in stima di sacerdote mezzo matto, meritevole di manicomio. Un mezzo secolo di poi il sacerdote d‹on› Michele Rua, successore a d‹on› Bosco, stava alla presidenza effettiva del Congresso salesiano nella chiesa di san Domenico della colta Bologna. Nel breve corso di pochi mesi erasi discorso di un congresso, nel quale i figli di d‹on› G‹iovanni› Bosco potessero ricevere lume e conforto nella grande impresa della educazione della gioventù e della salvezza di tante anime.
Parlare di d‹on› Bosco e delle opere sue fu come lo scintillare di un lampo che tutti riscosse. Nel congresso erano presenti ventuno vescovi, tre cardinali ed un numero innumerevole di sacerdoti, di dotti, di ammiratori convenuti da tutte le parti del mondo. La congregazione di d‹on› Bosco conta case, collegi, missioni, nell’Italia, nella Francia, nella Spagna, nel Portogallo, nel Belgio, nell’Austria, nell’Inghilterra, nella Svizzera, - 147 -nella Polonia, nel Messico, nel 29 Venezuela, nella Colombia, nell’Equatore, nel Perù, nel Chilì, nel Brasile, nell’Uruguay, nell’Argentina, nella Patagonia, nella Terra del Fuoco, nelle isole Malvine, nella Tunisia, nella Palestina. Sulle nazioni soggette a Carlo V il sole non tramontava mai; il sole nemmeno tramonta sulle persone e sulle case di d‹on› G‹iovanni› Bosco.
Il Bosco discorrendo di d‹on› Rua diceva: «D‹on› Rua potrebbe fare dei miracoli se egli il volesse ». Il reverendissimo sacerdote Michele Rua, comparso nella grande aula del congresso, fu vivamente applaudito. L’umile sacerdote posesi riverente a baciare l’anello del cardinale di Bologna e allora scoppiarono più fragorosi gli applausi. In seguito gli eminentissimi tolsero ad incoraggiare le opere di d‹on› Giovanni Bosco. Quello di Bologna porse voti ed auguri applauditi; il nostro cardinale arcivescovo Andrea Carlo di Milano provò che l’avvenire è della fede e ne additò in segno le opere dei salesiani. L’arcivescovo di Torino dice: « A Torino abbiamo due prodigi, il Cottolengo e d‹on› Bosco; l’uno e l’altro hanno il proprio spirito e lo debbono mantenere. La Casa della Providenza non deve mai domandar niente, e fa benissimo perché ci pensa la Providenza a mandare le migliaia di lire occorrenti a mantenere quotidianamente i cinquemila ricoverati. D‹on› Bosco invece fu inspirato a ricorrere alla beneficenza pubblica. Guai se il Cottolengo adottasse il sistema di d‹on› Bosco, guai se ‹d›on Bosco adottasse il sistema del Cottolengo! Io non mi stancherò mai del ripetere ai salesiani: continuate a dimandare, domandate pure, e spero che se questo congresso risponderà efficacemente [270] a questa domanda, avrà recato i più splendidi frutti ». In seguito parlarono con pari forza non pochi dei vescovi presenti, e levarono pure voti ardenti dal cuore sacerdoti e laici, giornalisti ed educatori.
I felici effetti di questo congresso furono una gioia ineffabile e da descriversi con caratteri d’oro non solo dei congressisti, ma di tutti i fedeli di Bologna e dei credenti del mondo tutto, perché è scritto che nell’adunanza dei sapienti sta - 148 -la salvezza dei popoli 30. In questo congresso si trattarono i supremi interessi delle scuole di religione, dei collegi di fanciulli e di giovanette, del sistema preventivo di educazione e della frequenza ai santi Sacramenti da adoperarsi nella coltura delle gioventù. Si trattò a lungo dei collegi di arti e mestieri, delle colonie agricole. Molto si discusse sulla importanza delle vocazioni ecclesiastiche e delle missioni estere, poiché il diffondere la fede in paesi forastieri è come piantarla nei paesi propri.
Carissima l’eco del Congresso salesiano. Ripercuota alle orecchie e commova i cuori a credere che solo nella religione è la salvezza della società. La Piccola Casa e il suo direttore hanno ricevuto dal venerando d‹on› Bosco e dalla congregazione salesiana benefici indimenticabili. Il Signore glorifichi l’apostolo della gioventù e ne prosperi le opere sue.




p. 147
29
Originale: nella.


p. 148
30
Cfr. Sap 6, 24.


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