Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1895

25. Il collegio Bosco a Balerna.acapo.Anno III, n. IX, agosto 1895, p. 288

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Il collegio Bosco a Balerna
Anno III, n. IX, agosto 1895, p. 288. Presentato al processo.
Il Canton Ticino perché ferve nelle lotte, ha trovato nell’operosità dell’angelo di quella diocesi, il vescovo mons‹ignor› Molo, la fortuna di ottenere, a benedizione dei figli del popolo, - 168 -ben tre case collegiali della congregazione salesiana. La casa di Balerna, regalata dal vescovo ad uso di collegio, si denomina dal titolo glorioso di don Bosco.
La accademia di chiusura degli esami tenutasi nella serata del giorno 17 luglio fu un vero trionfo per quella istituzione. Presiedevano le loro eccellenze il vescovo Molo ed il vescovo missionario salesiano mons‹ignor› Giacomo Costamagna.
Monsignor Costamagna parlò dell’efficacia dell’educazione paterna, del sistema preventivo di don Bosco. Commosse vivamente quando accennò agli esempi di quella direzione amica, paterna, che gli educatori devono ai proprii allievi perché come nei lumi della mente, acquistino di pari passo le virtù del cuore. Assistevano numerosi parroci del Cantone e del Comasco. Furono applauditi i lavori recitati e letti dagli alunni del collegio. Si terminò poi quella festa con un’agape alla quale i buoni salesiani vollero intervenissero gli amici ed i benefattori. Allo indomani il vescovo Costamagna partiva alla volta del collegio salesiano di Ascona. Oh!, quanto son belli i passi del vescovo missionario 45 che immollato di sudore, dopo le fatiche dell’apostolato fra i selvaggi, ritorna ad irrorare di sue benedizioni la terra patria che, prima nell’occidente, ricevette il bene della fede e della luce evangelica.
Nel 1877 quando si trattava di inaugurare un collegio di d‹on› Bosco nel Cantone, si avevano a sostenere pratiche lunghe e costose, e quando tutto si credeva aver fatto, si era nulla fatto: sotto ai piedi si apriva un vuoto assorbente. Lode al cielo che i ticinesi hanno imparato ad apprezzare il tesoro di un’educazione strettamente cattolica. Piaccia al Signore che il nobile esempio passi ancora fra noi, i quali da tempo anche più lontano attendiamo per una benedizione cosiffatta in pro dei figli del popolo nostro.




p. 168
45
Cfr. Is 52, 7.


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