Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
Lettura del testo

Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1900

2. L'Epifania e la famiglia Faverio.acapo. Anno VIII, n. 1, gennaio 1900, p. 6

«»

[- 273 -]
2
L’Epifania e la famiglia Faverio
Anno VIII, n. 1, gennaio 1900, p. 6.
Il sommo pontefice Pio IX, di santa memoria, lasciò scritta una splendida preghiera che incomincia: « O Dio, che permettete il male per ricavarne il bene... », volendo dire che colla grazia di Dio la sventura può essere per le anime nostre sorgente di bene, e di molto bene.
Infatti la famiglia Faverio, provata dal dolore anni addietro colla perdita di un caro bambino, rapito loro da un’implacabile difterite, risolse da quel giorno di addolcire le proprie lagrime asciugando le altrui e stabilì sua dimora in Como, via T‹omaso› Grossi, da dove prospetta la nostra casa e vede nei nostri cortili i piccoli derelitti ivi alloggiati e pasciuti dalla carità che la Provvidenza loro invia.
- 274 -
Anche quest’anno, il dell’Epifania, il signor Faverio colla sua signora e i loro figliuoletti scesero nella nostra casa recando come i Magi a Gesù ricchi doni. Oh, quanta bella e buona roba! Erano oltre un centinaio d’abitini, giubbetti, e calzine. Erano colme paniere di commestibili, erano panettoni, aranci, torroni che, accompagnati da parole dolci e sorrisi, venivano ad esilarare i loro piccoli amici e a dir loro che non a caso il Signore pose le distinzioni fra poveri e ricchi. La carità del ricco e la riconoscenza del povero mostrano al mondo un lembo del secreto di Dio! Intanto la nostra banda suonava e ad intervalli i beneficati recitavano poesie e cantavano inni di ringraziamento.
Come ridire la gioia dei piccoli ricchi e dei piccoli poveri, affratellati da quell’opera benefica? Oh! Possa l’esempio della caritatevole famiglia Faverio e di altri nostri benefattori trovare molti che si dispongano ad imitarli, e l’eterno problema che non ha mai trovato altra definizione all’infuori della carità cristiana trionferà ancora e griderà al mondo: « Chi fa la carità, sarà premiato in un’altra vita, ma in questa pure avrà la maggiore di tutte le soddisfazioni, quella di portare un po’ di sorriso su facce dolenti e lagrimose... ».
Benedica il Signore largamente tutti i nostri cari benefattori e renda ad essi il centuplo del bene che essi fanno alle nostre case ed ai nostri poveri ricoverati!
Como, 10 ‹gennaio› del 1900.
La casa

«»

IntraText® (VA2) Copyright 2015-2025 EuloTech SRL
Copyright 2015 Nuove Frontiere Editrice - Vicolo Clementi 41 - 00148 Roma