Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1900

3. Una vera provvidenza per il nostro periodico.acapo. Anno VII bis, n. 2, febbraio 1900, p. 9

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Una vera provvidenza per il nostro periodico
Anno VII bis, n. 2, febbraio 1900, p. 9.
Fino a dicembre 1900 sulla prima pagina è erroneamente riportato: « Anno VII », né la corretta indicazione è stata in seguito ripristinata. In questo articolo e in tutti gli altri pubblicati nel 1900 viene pertanto aggiunto « bis » all’ordinale dell’annata; cfr. nota 14 a p. LXXX.
La nobil donna Maddalena Albini Crosta, da Gravedona, da Como, da Milano, ebbe sempre la bontà d’accompagnare lo - 275 -svolgimento delle opere della Casa della divina Provvidenza e di porgervi incoraggiamento e aiuto valido. Il degno di lei consorte, il nobile Francesco Albini Riccioli, non fu meno tenero e amorevole per le opere nostre e or fa un anno, chiudendo gli occhi nel sonno dei giusti, mostrò per noi particolari attenzioni.
Rimasta sola, donna Maddalena moltiplicò le sue cure per noi e allora il sacerdote Guanella, sentendo grave il bisogno di chi porgessegli mano nella redazione del periodico, prese consiglio da alto personaggio e coll’aiuto di lui fece capo alla celebre scrittrice per domandarle il concorso suo.
E la nobile signora, piena di fede e di carità per i poverelli delle nostre case, non frappose dubbio e tosto ne inviò l’adesione sua per mezzo della lettera che con piacere pubblichiamo qui sotto, sicuri di far piacere graditissimo ai lettori del foglio La Divina Provvidenza ed a tutti i benevoli cooperatori nostri.
Sac‹erdote› Luigi Guanella 1




p. 275
1
Nell’originale segue: « M‹› r‹everendo› signor don Luigi Guanella - Direttore della Casa della divina Provvidenza e di Sant’Ambrogio ad Nemus. Milano, 8 febbraio 1900. Ella mi chiede di assumere la direzione del suo giornaletto il quale una volta al mese va a dire a’ suoi cooperatori e a’ suoi benefattori le opere compiute, quelle da compiersi, e le altre temute o sperate dalle Case della divina Provvidenza. [10] La difficoltà della compilazione e la continuità del lavoro mi si parano davanti minacciose, ma oggi, primo anniversario della scomparsa di colui che, allietandomi la vita, in vita e in morte mi additava il cielo, non so rifiutarmi all’opera di carità che ella, m‹olto› r‹everendo› signor don Guanella, con affettuosa insistenza mi propone. Incoraggiata dal consiglio di chi unisce all’alta autorità una scienza profonda e un’esperienza sicura, cedo alle di lei istanze e accetto il non facile mandato, promettendole di fare del mio meglio perché nel suo giornaletto aliti sempre lo spirito ed il cuore di lei, m‹olto› r‹everendo› signore, che ha fondato e mantiene tante e sì preziose opere di beneficenza. Quanto a me, cercherò dissimularmi dentro, lieta di concorrere per una milionesima parte al gran bene che ella fa. Avrei voluto tacer il mio nome, ma se il rifugiarsi nell’anonimo può essere umiltà, può anche essere mancanza di coraggio... Sicché lasci pure che si sappia che ella ha affidato la direzione del giornaletto alla sua devotissima serva e ammiratrice Maddalena Albini Crosta ». Già dal 1896 la scrittrice Maddalena Albini Crosta (1844-1928) aveva iniziato a collaborare con l’A.; cfr. Per il Piccolo Cottolengo milanese, LDP, maggio 1896, p. 43. Il « primo anniversario della scomparsa » si riferisce alla morte del marito; cfr. C. G., Per la morte del compianto Francesco nobile Albini Riccioli. Cenni necrologici, LDP, marzo 1899, p. 24.


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