Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1900

12. Due nuovi sacerdoti.acapo. Anno VII bis, n. 7, luglio 1900, pp. 55-56

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Due nuovi sacerdoti
Anno VII bis, n. 7, luglio 1900, pp. 55-56.
Col metodo che candidamente abbiamo esposto a benefattori ed a beneficati, crebbero al sacerdozio i nostri giovani confratelli Giacomo Rota e Vittorio Castano. Dopo un breve corso di studi presso un egregio sacerdote, essi entrarono nella nostra casa di Como e vi fecero il ginnasio e la filosofia. In appresso le nostre ansie furono grandi, ma la Provvidenza venne come sempre in nostro aiuto.
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La nostra riconoscenza non verrà mai meno per l’eccell‹entissimo› vescovo di Mondovì, mons‹ignor› Pozzi, e per l’ill‹ustrissi›mo vicario generale, mons‹ignor› Andrea Ighina, che ci aprirono le braccia ed accolsero [56] nel loro seminario i due figli della Provvidenza.
Passato fra il compianto generale a miglior vita mons‹ignor› Placido Pozzi, mons‹ignor› Ressia continuò per altri due anni l’opera iniziata dal suo predecessore. Per tal modo due buone vocazioni furono raccolte e quest’anno, nella solennità dei santi Pietro e Paolo, lo stesso vescovo di Mondovì si compiacque dar loro la consacrazione sacerdotale. E per rendere più gioconda la festa, i nostri umili leviti sedettero alla mensa di mons‹ignor› Ressia che, benedettili un’altra volta, li restituì alla nostra casa a rallegrarvi col direttore ed i compagni anche tutti i ricoverati che ne godettero e ne godono come di gioia di famiglia.
Don Giacomo Rota, collo zelo ardente di novello sacerdote, la prima domenica di luglio celebrò nella chiesa del sacro Cuore a Como la santa Messa e disse alla comunità parole infiammate di carità, prima e dopo di averle amministrato in cibo celeste il Pane degli angeli. Don Vittorio Castano invece celebrò in modo edificante la Messa in canto solenne e l’orchestra della casa accompagnò il sacro rito. Vi fu un modesto pranzo con evviva, poesie e discorsi, né mancarono piccoli ricordi per esprimere in qualche modo la gioia della casa, che confida avere nei due neosacerdoti poderose colonne per sostenerla ed onorarla.
La Casa della divina Provvidenza pregherà sempre per l’ecc‹ellentissimo› vescovo Pozzi, pel suo degno successore mons‹ignor› Ressia e pel mons‹ignor› Ighina, scienziato, cittadino, rettore illustre, né mai dimenticherà presso Dio tutti gli egregi professori del seminario di Mondovì che con illuminata carità condussero al sacerdozio i nostri carissimi confratelli; serberà pure buona memoria dei loro compagni di studio che, con tratti di squisita benevolenza, li incoraggiarono e sostennero nei momenti difficili.
E voi, miei cari figli Rota e Castano, ricevete colla benedizione di Dio il bacio di fratellanza dei ricoverati delle nostre - 295 -case che da voi aspettano il rifiorire di esse. Ricevete altresì il bacio che, esortandovi a crescere sempre il vostro zelo per Iddio e per le creature sue, con cuor di padre vi il
Vostro direttore

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