Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1901

2. Colonia agricola di Olonio San Salvatore.acapo. Anno VIII, n. 2, febbraio 1901, pp. 11-13

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Colonia agricola di Olonio San Salvatore
Anno VIII, n. 2, febbraio 1901, pp. 11-13.
1. Sotto gli auspici della beata Vergine del Lavoro la colonia agricola farà la sua sagra ai primi di maggio, com’è detto più sopra 1.
Intanto i buoni lavoratori della Vedescia, sospirando la cara statua, o dirò meglio il gruppo rappresentante la Madonna che protegge e benedice un lavorante genuflesso ai suoi piedi, desiderano che io faccia noto ai benevoli lettori del giornaletto della Divina Provvidenza le loro intenzioni, o meglio i loro propositi intorno allo sviluppo della colonia.
Quando ‹nel›la festa di san Carlo del 1900 noi siamo corsi in folla ad assistere all’inaugurazione della chiesina di legno alla Vedescia, poche suore e pochi ricoverati popolavano la nuova casa. Ma quando sarà innalzato il gruppo alla Madonna del Lavoro, vale a dire quando finirà l’aprile o incomincerà il maggio del secolo nato da poco, noi troveremo accresciuto d’assai il numero dei ricoverati della casa non solo, ma altresì dei lavoratori esterni, vale a dire di quei poveri coloni che senza la intrapresa bonifica del Pian di Spagna avrebbero dovuto o morire d’inedia o cercar pane lungi dal tetto natio, probabilmente nella lontana America o nell’Australia.
La casa esistente della Vedescia è piccola e poco adatta; dunque?
Dunque bisognerà mettersi ad innalzare dalle fondamenta ampi locali per uso di cucina, di refettorio, di dormitorio e per l’allevamento dei bachi. La casa vecchia non resterà vuota di certo perché, quando saranno in piedi le fabbriche, la Vedescia avrà un bel numero di abitanti.
Si vuol portare da Milano un apiario, quindi bisognerà preparare il posto per coltivarlo e cavarne il maggior profitto.
Si intende di costruire alcune stalle per l’allevamento del bestiame necessario al terreno.
S’intende altresì procedere alla formazione dei concimi artificiali, secondo i recenti trovati dell’agronomia che sa preparare i sali e distribuirli utilmente ed economicamente secondo le diverse qualità dei terreni. Nell’anno corrente si faranno per buon tratto i sovesci, ovvero arature per dare feracità al terreno sollevandolo da una certa profondità.
Se l’aiuto della Provvidenza seguita, come ha cominciato, largo e continuo, la nuova colonia potrà piantare molte centinaia di gelsi nel terreno bonificato e di salici e pioppi nelle bassure umide.
E tutto questo non basta ancora; [12] la Madonna del Lavoro incoraggia i nostri poveri coloni, ed essi fanno il collo lungo - 313 -lungo e non si arrischiano di esprimere un altro desiderio... Coraggio, cercate alla Madonna ed essa vi aiuterà.
Essi vogliono piantare e coltivare una vasta ortaglia e dentro seminarvi una bella quantità di asparagi, perché credono, ed a ragione, che questi sieno molto rimunerativi.
Sento che taluno dice: « Quanta, quanta roba! ». Eppure coll’aiuto della Provvidenza, colla buona volontà dei coloni e colla oculata e saggia direzione di un agronomo di vaglia e buon cristiano, tutta questa roba si farà prima che il 1901 sia andato a seppellirsi.
Ma, per chi non sapesse, la divina Provvidenza ama farsi rappresentare da coloro ai quali prepara un premio smisurato, sicché — avviso a chi tocca — il premio centuplo toccherà a quelli dei nostri generosi benefattori che caritatevolmente verranno in soccorso della nascente colonia. Del resto, è necessario dirlo? Chi nasce è pieno di necessità, e la colonia nascente ne ha un finimondo.
Perché non paia a taluni che la colonia di ‹Olonio› San Salvatore pensi solo alla terra e dimentichi il cielo, diremo che anche all’anima si intende provvedere in molti e vari modi.
2. Nella prossima Quaresima verrà collocata e benedetta solennemente nella chiesetta provvisoria di legno di Olonio San Salvatore una divotissima Via Crucis. Si terrà ivi altresì un triduo d’istruzioni e di prediche per l’acquisto del santo giubileo.
In occasione poi dell’inaugurazione del simulacro della Madonna del Lavoro si faranno altre funzioni, di cui daremo in seguito il programma. Ci aiuti la Vergine benedetta e raggiungeremo lo scopo di salvare e redimere dalla miseria tante povere famiglie.
Nel mese di marzo la Casa della divina Provvidenza manderà le sue suore spigolatrici nelle borgate e nei paesi circonvicini per raccogliere le offerte che la aiutino a raggiungere lo scopo prefisso.
Ci sia concesso ripeterlo ancora: è opera che torna a gloria di Dio e a bene del prossimo provvedere di scuola, di chiesa e di servizio religioso una vastissima zona di terra che da anni immemorabili non gode più simili benefici. Non è impresa di lieve importanza un tentativo di colonizzazione che potrà - 314 -estendersi in grandi proporzioni di terreno e di persone, e il concorrere alla sua buona riuscita è opera altamente umanitaria, squisitamente cristiana.
Non per vanagloria, ma per amore di verità, ricordiamo qui che l’idea di fondare una colonia agricola nel Pian di Spagna venne applaudita ad unanimità nel Congresso cattolico lombardo dello scorso anno ed in altre rispettabili riunioni. Essa venne inoltre applaudita ed incoraggiata da eminenti porporati e da personaggi altissimi, che l’alta intelligenza, il cuore e l’attività propria impiegano per dare al prossimo il pane dell’anima insieme a quello del corpo e per trattenere i nostri dall’emigrare. Quanti nostri poveri fratelli, ingannati od illusi, partono senza denaro, senza appoggio per terre straniere ed ivi, abbandonati e soli, trovano spesso la fame dov’erano andati in cerca di pane, e sfiduciati, disperati, invidiano coloro che possono tornare in patria!
Salviamo, salviamo il contadino [13] dal folle desiderio di spatriare, salviamolo dal pericolo di perdere colla patria la famiglia, la religione, spesso l’onestà.
3. Chi dirige i lavori? Per condurre a buon termine il programma proposto ci vuole l’assistenza di un direttore esperto e pratico, non v’ha dubbio; altrimenti sarebbero sforzi titanici vuoti di effetto. Ma l’illustre commendatore Cerletti che, come sanno i nostri lettori, ha guidato e condotto a buon termine bonifiche importantissime nell’agro romano ed altrove, ha suggerito come direttore agronomo per la nascente colonia di Olonio San Salvatore il sig‹nor› Mosè Paggi, giovane perito pieno di attività e d’ingegno, cognito del terreno e pratico del luogo perché nativo della vicina borgata di Samolaco.
Il compimento del nostro programma importa purtroppo gravissime spese. A queste devonsi aggiungere quelle pel servizio religioso e per la scuola, ma se la Provvidenza ci continua la sua protezione, chiesa, scuola e campagna non mancheranno di nulla.
Tuttavia non sappiamo risparmiare ai nostri buoni amici e benefattori una calda preghiera.
Nella inaugurazione della chiesa si fece una fiera di beneficenza che fruttò una discreta somma alla nascente colonia. Ma - 315 -gli oggetti, che parevano moltissimi, furono pochi per la generosità dei compratori che ne avrebbero acquistati dieci volte tanto.
Ammaestrati dunque dall’esperienza, facciamo appello alle famiglie agiate perché di molti oggetti inutili che tengono nelle proprie case, quasi in dimenticanza, ne facciano dono alla colonia. Voglia Iddio che ci vengano dati libri, statue, quadri, giocattoli, oggetti vari di cucina, di arte, d’industria, grandi o piccoli, da far bella e copiosa e largamente fruttuosa la fiera di beneficenza che faremo per la festa della Madonna del Lavoro! Se i poveri offriranno anch’essi qualche piccolo oggetto, quel Gesù che premia il bicchier d’acqua dato per amor suo ne darà loro larga mercede 2.
Faremo appello anche ai contadini, perché facciano bella la nostra fiera coi loro doni pastorizi, e sappiamo fin d’ora che ci sarà chi offre burro, formaggio, lana, una gallina, un agnello, una pecora, un capretto, un fiasco o una bottiglia di vino.
Ci rivolgiamo al venerabile clero perché voglia aiutarci in quest’opera di raccolta e, conoscendolo per prova zelante e benefico, porgiamo ad esso e a tutti quanti i nostri benefattori anticipati ringraziamenti.
P.S. Il recapito dei doni si fa in ognuna delle nostre case e abbiamo fiducia che i rev‹erendi› parroci e molti fra i nostri zelatori e zelatrici si facciano parimenti centri di deposito e di azione. Le ditte che offrono qualche saggio delle proprie produzioni troveranno una réclame nell’etichetta che vi aggiungono e sulle colonne del nostro periodico.
Probabilmente si preferisce la linea Milano - Como - piroscafo Colico o Sorico, e allora il prezzo di andata e ritorno non sorpasserà le lire quattro da Milano, le lire due da Como.
Milano, Sant’Ambrogio ad Nemus.
Il direttore d‹on› Luigi Guanella 3




p. 312
1
Cfr. La Madonna del Lavoro, LDP, gennaio 1901, pp. 10-11; l’articolo è firmato: « La direttrice », da riferirsi a Maddalena Albini Crosta.


p. 315
2
Cfr. Mt 10, 42.


3
Il poscritto e la firma si trovano nelle copertine dei periodici di marzo e aprile 1901, nelle quali sono ripubblicate rispettivamente la terza sezione (pp. II-III) e le prime due (pp. II-IV) di questo articolo; in entrambe precede l’articolo La Madonna del Lavoro citato alla nota 1 a p. 311.


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