Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1902

23. Pio Consorzio.acapo. Anno IX, n. 12, dicembre 1902, pp. 92-93

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23
Pio Consorzio
Anno IX, n. 12, dicembre 1902, pp. 92-93.
Or fanno tre anni ‹che›, conosciuto lo spirito delle Case della divina Provvidenza, d’accordo coll’eminentissimo nostro cardinale, il rev‹erendissi›mo monsignor Carlo Brera iniziò il Pio Consorzio. Questo ha raggiunto ora il bel numero di seicento dame, le quali si prestano volonterose a diffondere l’opera ed a raccogliere altre aderenti. Quando queste saranno cresciute fino a mille, si inaugurerà una festa annuale del Pio Consorzio.
Queste dame si adunano ogni primo lunedì del mese sotto la direzione del sac‹erdote› Guanella e la presidenza di mons‹ignor› Brera ed offrono L. 5 cinque all’anno. Nella seduta del 1 dicembre offrirono L. 1000 per l’impianto e il macchinario per la fabbricazione della pasta ad uso della casa di Sant’Ambrogio ad Nemus in Milano.
In questa conferenza riassunsero l’opera del Quod superest che, come abbiamo detto altre volte 41, fu da noi iniziata molti anni addietro a Como ed a Milano. Si è deliberato di inviare regolarmente a tutte le dame i sacchi per riporvi ciò che sopravanza nelle case. Col sacco si manda una stampiglia che le dame riempiono e inviano per posta alla Pia Casa per avvertire di venire a riprendere il sacco pieno e sostituirlo con uno vuoto. Da quest’opera speriamo aiuto grande per vestire, nutrire ed in qualunque modo aiutare i numerosi nostri ricoverati. Si è pure votato l’invio di un modesto almanacco alle dame ed ai benefattori e si procurerà che sia fatto in modo da riescire utile e dilettevole.
Il sacerdote Guanella a tutte le dame venute alla conferenza donò un fiore ed una corona che egli stesso nel suo recente pellegrinaggio posò sul santo Sepolcro e sul Calvario. Le dame - 408 -gradirono assai il pensiero ed il dono e felicitarono il loro direttore della fortuna di visitare i Luoghi Santi. Evidentemente il pellegrinaggio ha risvegliato in molti la fede ed ha eccitato un santo entusiasmo. Piaccia al Signore che questa nostra Italia cotanto insidiata torni presto alla fede antica.
Alle dame del Pio Consorzio - Monsignor Brera ha voluto anche una volta incoraggiare le Opere della divina Provvidenza dicendo che vi si vede palese il dito di Dio. Esso ricordava che i benefattori scrivevano un giorno a don Bosco: « Non voi siete obbligato a noi ma noi a voi, perché dopo che abbiamo preso a beneficare le vostre opere si sono raddoppiate le nostre sostanze ».
[93] Forti di questi incoraggiamenti ringraziamo monsignore della sua benignità e ci animiamo sempre più ad esortare le pie dame a perseverare nel loro amoroso zelo. Accordi ad esse il Signore prosperità, salute ed ogni bene.
In questi momenti difficili, in cui coll’abolizione dell’insegnamento religioso e con cento altre innovazioni si attenta alla fede dei giovinetti nelle scuole, facciamo sforzi eroici per agevolare la partecipazione all’istruzione catechistica che il nostro cardinale e i nostri parroci si adoperano di impartire. Il Signore aiuti noi a dare il lume della mente e della coscienza ai figli del popolo che frequentano le nostre scuole, gli oratori e gli asili infantili.
Nel porgere alle pie dame i nostri migliori auguri non possiamo non comprendervi quello che sia finalmente scongiurata la legge che, ammettendo il divorzio, ammetterebbe altresì l’abbrutimento della donna, la distruzione o quasi della famiglia.
Le nostre orfanelle, oggi da voi generosamente beneficate, vi imploreranno dal cielo il conseguimento dei vostri giusti desideri.
« Quod superest date pauperibus » 42 è comando evangelico che viene opportunamente a raccomandare l’opera che oggi deliberaste di riattivare dacché, nata nelle nostre case e ricopiata - 409 -da altri, era non so se per discrezione o per inerzia caduta in disuso da noi, quantunque molte di voi abbiano usato sempre di mandarci, col buono, anche i rifiuti di casa. E noi ve ne siamo riconoscentissimi.
L’arma della carità è più specialmente affidata alla donna per vincere nelle battaglie della vita e nella lotta per l’esistenza. Essa, arma eletta, vince il nemico senza ferirlo, e come accadde sempre, e la storia ne fa fede, il Cristianesimo si è fatto strada per mezzo della carità anche tra i popoli meno disposti.
Versate copiosa la vostra offerta nel sacco del Quod superest che una mano timida vi porge, e l’offerta vostra sarà cara a Gesù come quella dei pastori e dei Magi.
Il monumento, destinato a ricordare le feste quindici volte secolari del grande sant’Ambrogio e che presto speriamo raccoglierà seicento ricoverati, dirà al mondo che le dame del Pio Consorzio di Sant’Ambrogio ad Nemus hanno cercato la salvezza propria e la prosperità delle proprie famiglie nell’esercizio più nobile della carità.
E Dio tutte vi benedica!
Il direttore




p. 407
41
Cfr. Quod superest, pp. 364-366; Futuro che diventa presente - Milano, pp. 371-372.


p. 408
42
Cfr. Lc 11, 41.


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