Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1903

7. L'adunanza delle dame del Pio Consorzio.acapo. Anno X, n. 3, marzo 1903, p. 19

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L’adunanza delle dame del Pio Consorzio
Anno X, n. 3, marzo 1903, p. 19. Attribuito.
L’adunanza delle dame, tenutasi il 2 corrente come di consueto nel salone arcivescovile sotto la presidenza di monsignor Brera e del nostro direttore don Luigi Guanella, riescì un - 424 -gradito ritrovo di famiglia, perché piuttosto che una conferenza fu, fra l’assistente ecclesiastico e il direttore, un dialogo intimo ed interessante cui non mancavano di prender parte a volte alcune pie signore.
Monsignor Brera, pieno di ammirazione e di riconoscenza vivissima per la Provvidenza divina che visibilmente ha assistito le opere di don Guanella, strappava a questi la confessione che tra Milano e Como ha speso, in poco più di venti anni, un milioncino nei soli fabbricati che spalancano le loro braccia ad una moltitudine di ricoverati, fanciulli, fanciulle, vecchi e vecchie, scemi e impotenti. E questo senza contare le fondazioni vecchie, e le nuove e nuovissime che vanno a provare in Lombardia, nel Veneto, nel Canton Grigione, nelle Marche e forse forse nella capitale della Cristianità — ma di questo zitto per ora e acqua in bocca — che la Provvidenza più a chi più chiede, a chi più aspetta da lei.
Per mala sorte le dame convenute erano poche, trattenute talune dal cattivo tempo, altre dall’influenza, altre con alla testa la nostra presidente erano a Roma in pellegrinaggio, ma le presenti godettero davvero di quel ritrovo famigliare e santo che le animava ad allargar la cerchia del Pio Consorzio, cercando di associarvi altre dame pie e volonterose. « Ogni dama trovi una nuova associataripeteva monsignor Brera — e da seicento che siete passerete presto al migliaio! »... Ripeto come eco il grido del nostro zelante assistente ecclesiastico, perché tutte le lettrici lo raccolgano e se lo approprino.
La signora Biffi intanto continuava la sua propaganda per l’offerta dei 27 centesimi a san Giuseppe, che ha in pochi mesi portato alla Pia Casa dei Poveri la somma non indifferente di 510 lire. Chi chiede la grazia offre 27 centesimi e chi la ottiene 5 lire. Chi non sarà lieto di offrire 5 lire per una grazia ricevuta?

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