Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
Lettura del testo

Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1904

18. Il Cuore di Gesù.acapo. Anno XI, n. 6, giugno 1904, pp. 69-71

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Il Cuore di Gesù
Anno XI, n. 6, giugno 1904, pp. 69-71. Attribuito.
Quando Gesù diede a’ suoi apostoli il mandato di convertire i pagani, gl’idolatri, gli ebrei, il mondo intero, disse loro: « Amatevi, amatevi! Siate un cuor solo, un’anima sola, poiché nella carità è la perfezione. In questo sarete riconosciuti come venuti da Dio, se vi amerete l’un l’altro » 27. E nell’ultima Cena il Salvatore divino volgendosi al Padre suo pregò: « Fate che questi sieno un solo volere ed un solo pensare come io e voi » 28.
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Un re buono, incontratosi un giorno coll’infimo dei suoi sudditi morente, gridò: « Lo voglio salvare », ed aperto il proprio costato irrorò col suo sangue quell’infelice, che in un punto riebbe vita e sanità. Quel re magnifico è Gesù misericordioso. Egli sulla croce mostra agli uomini il suo divin Cuore aperto e sanguinante ed invita gli uomini a dissetarsi a quella fonte inesauribile di bontà e di salute. [70] In quel cuore andarono le moltitudini a deporre le proprie ansietà ma poi, come gli ebrei si stancarono della manna caduta prodigiosamente a sfamarli nel deserto, così a poco a poco venne meno la divozione, e le moltitudini ripensarono alle cipolle d’Egitto...
A Paray-le-Monial, tra le suore della Visitazione, un’umile figlia, Margherita Alacoque, vide Gesù il quale, mostrandole il suo Cuore divino fiammeggiante di amore per gli uomini, le diede l’incarico di divulgare questa divozione dicendole: « Aiutami a salvare le anime, aiutami a salvare le anime! ». La monachella fu contrariata, derisa, disprezzata; ma la parola che essa aveva udito dal salvatore Gesù doveva trionfare, e venne il giorno in cui da Paray-le-Monial partì il grido che doveva spargere nel mondo intero, per tutte le età future, la divozione prodigiosa del Cuore santissimo di Gesù.
Ebbero un bell’arrovellarsi uomini tristi e tristissime sette contro la verità, contro Dio, contro il cuore aperto di Gesù, e bestemmie sanguinose, calunnie avvelenate, empietà senza nome sorsero e sorgono ancora; ma se è vero, ed è verissimo, che verbo di Dio non si cancella, sette ed errori, uomini tristi e demoni rotoleranno a rovina, poiché sta scritto: « Le porte dell’inferno non prevarranno » 29.
Gesù Cristo salvò il mondo spendendo tutto il suo sangue, la sua stessa vita sul Calvario, e i suoi fedeli imitatori non seppero né vollero, né volendo lo avrebbero potuto, tenere altra via. Come dunque pretenderemo noi di sfuggire la croce? Ovvero preferiremo il Tabor al Calvario?
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[71] Eppure anche oggi, anche sotto gli occhi nostri vivono anime generose, non d’altro sitibonde che di seguire le vestigia del crocifisso Maestro, e cercano Dio e praticano la verità a forza di sacrifici, spesso nascosti, spesso ignorati, e troppe volte la parola, per uscir dolce dalla bocca di questi apostoli, deve superare un tuffo di amarezza.
Il sacro Cuore è il mare della misericordia nel quale dobbiamo lanciare tutte le necessità nostre e del prossimo nostro. In questo mare di misericordia lanciamo le perverse dottrine, gli uomini tristi, le tristissime sette, e ne uscirà una polla d’acqua dolce e purissima, capace di togliere tutte le immondezze domestiche e sociali e rinnovare il mondo.
Il grande Lacordaire, con uno slancio inarrivabile, per risanare la terra invocava: « Vengano, vengano i santi! Abbiamo bisogno dell’odore dei santi! ». E noi rievochiamo le figure giganti del grande Ambrogio e del Borromeo! Rievochiamo la loro fede e la loro carità e, riconoscendo che se la religione non è interamente disertata da noi lo dobbiamo alla loro protezione, invochiamoli ancora, sempre, senza posa. Che sarebbe di noi se anche dalle nostre aule come in quelle d’oltralpe fosse tolto il Crocifisso?
O Cuore sacratissimo di Gesù, accogli le nostre suppliche, e nel mese a te consacrato risparmia i peccatori, tocca loro il cuore e convertili. Richiama gli erranti e spargi tra noi, spargi su tutta la terra il latte ed il miele della verità, della carità, dello zelo per la salvezza delle anime!




p. 522
27
Cfr. Gv 13, 34-35; At 4, 32.


28
Cfr. Gv 17, 23.


p. 523
29
Mt 16, 18.


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