Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1904

21. Sinodo comense e Opera degli emigranti.acapo. Anno XI, n. 10, ottobre 1904, pp. 135-136

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Sinodo comense e Opera degli emigranti
Anno XI, n. 10, ottobre 1904, pp. 135-136. Presentato al processo.
Ai tempi nostri tutti quanti si radunano per discutere, ed è fresca la memoria del nefasto congresso che con amara ironia fu detto del Libero pensiero 30 ed invece fu una profanazione non solo della verità, ma altresì della libertà cui ognuno ha diritto.
Non solo però i socialisti o altri si radunano a congresso, ma altresì i cattolici ed i sacerdoti. Fino dal Concilio di Trento fu dato a costoro l’obbligo di radunarsi a discutere le cose importanti della religione e della Chiesa, sotto nome di sinodi diocesani presieduti dai vescovi coll’obbligo d’intervento a tutti i parroci della diocesi. Nei giorni 12, 13 e 14 settembre in - 527 -Como si adunarono quattrocentocinquanta sacerdoti sotto la presidenza di monsignor Valfrè a discutere sulle leggi e sui provvedimenti più opportuni per il bene della diocesi, e furono tre giorni non solo di discussione ma assai più di preghiera.
Fra le molte opere importanti che furono trattate, merita considerazione l’opera in favore degli emigranti. Quanta compassione pel popolo di operai, di braccianti poveri ed inesperti che lasciano patria e famiglia per correre in cerca di pane in paesi lontani ed ignoti, fra persone che hanno tutto l’interesse di sfruttarli!
Presto a Chiasso si inaugurerà un vasto fabbricato che l’Opera per gli emigranti 31 ha innalzato a tutte sue spese, per appoggiare quei miseri senza tetto e senza pane che lasciando il proprio paese vi transitano per recarsi all’estero. Nel fabbricato immenso vi sono cucine, lavanderie, bagni, dormitori, refettori, sale d’aspetto, gabinetti di lettura, [136] un modesto oratorio, un riparto per le suore destinate ad assistere gli emigranti. Un sacerdote calabrese con un segretario laico conducono l’agenzia di soccorso per gli emigranti e vi spendono la vita, lavorandovi dalle 4 del mattino alle 23.
L’agenzia raggruppa i poveri viaggiatori e li ordina in schiere per diminuire notevolmente le spese di viaggio e salvarli dagli artigli degl’impresari di carne umana. Diceva il sacerdote Della Vita 32 che in un giorno solo aveva potuto fare ai viaggiatori un risparmio di 600 lire. Così sono 50 o 60.000 lire all’anno sottratte all’usura.
Innumeri poi sono i vantaggi procurati agli emigranti cogl’indirizzi e gli appoggi che li salvano molte volte da pericolosi agguati e dalla fame. I figli di d‹on› Bosco, sparsi in tutto il mondo, spendono pure la loro attività in soccorso degli emigranti e ognuno conosce ed altamente apprezza l’opera loro stabilita in Isvizzera, Francia, Germania, Inghilterra, in Africa, - 528 -in Palestina e nelle Americhe. Ogni ordine, ogni congregazione si gloria d’inviare i propri messi ad evangelizzare gli uomini nelle terre dove finora non è giunta la divina parola ed a proteggere i poveri emigranti.
La Casa della divina Provvidenza non ha braccia tanto larghe e forti da estendere la propria azione in terre lontane. Tuttavia le poche sue forze le impiega non solo nella terra che la vide nascere e la vede prosperare, ma ancora nel Canton Ticino e nei Grigioni dove l’elemento protestante minaccia i nostri che vi emigrano in cerca di lavoro. Speriamo che il frutto del sinodo diocesano di Como scenda anche sulle opere nostre e le renda migliori e le faccia forti.




p. 526
30
Riferimento al Congresso internazionale del Libero pensiero, che si tenne a Roma dal 20 al 23 settembre 1904.


p. 527
31
Riferimento all’Opera di assistenza degli operai italiani in Europa e nel Levante, fondata nel 1900 da Geremia Bonomelli (1831-1914), vescovo di Cremona.


32
Non identificato.


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