Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1909

5. A tutti i devoti di san Giuseppe e a quanti ne portano il nome.acapo. Anno XVI, n. 3, marzo 1909, pp. 22-23

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A tutti i devoti di san Giuseppe e a quanti ne portano il nome
Anno XVI, n. 3, marzo 1909, pp. 22-23.
Nell’imminenza della festa del glorioso patriarca san Giuseppe, la casa che dalla divina Provvidenza prende il nome fa ricorso a quanti sono devoti del santo, che fu eletto da Dio a custodire l’infanzia del Redentore, e anche più a quelli che ne portano il nome glorioso, perché vogliano concorrere - 688 -colla preghiera e coll’obolo all’erezione del nuovo tempio in Roma.
Né alcuno dica che questa costruzione esorbita dall’indole delle opere nostre perché, oltre all’esserci suggerita dal capo della Cristianità, la cui autorità basterebbe a legittimare anche un nuovo indirizzo, la chiesa di san Giuseppe sarà quasi centro attorno al quale si stringeranno le opere tutte che sono lo scopo e la vita della casa, vale a dire ricoveri, asili, oratori.
Non vogliamo noi adesso intralciare la carità per le povere vittime del terremoto, per le quali anche noi ci sentiamo attratti come figli dello stesso Padre che sta ne’ cieli, ma tuttavia non possiamo nascondere a noi e agli amici nostri che la minestra per un centinaio di bimbi e il funzionamento della chiesa e dell’oratorio importano una spesa grave ed urgente.
Orsù, quanti portano il nome del nostro caro san Giuseppe, ovvero da lui riconoscono od aspettano grazie [23] importanti, vengano in aiuto alle opere che, a lui dedicate, varranno ad estendere la sua divozione ed a mostrare al mondo quanto sia potente il suo patrocinio.
Si sarebbe anche escogitato un modo speciale per onorare san Giuseppe; ora chi fra i suoi divoti vorrà rifiutarvisi? Chiunque farà l’offerta di L. 2 avrà assicurato per un mese la minestra ad un bimbo povero, il quale ogni giorno reciterà un Gloria pel benefattore vivo e un Requiem pei morti dello stesso benefattore. Se noi potremo trovare qualche centinaio di offerenti, sarà provveduto a nutrire e riscaldare i fanciulletti del buon Dio, ed avremo preparato il terreno per far cadere nell’anima loro innocente il seme della divina parola.
Orsù, divoti di san Giuseppe, date l’obolo per il tempio a lui dedicato e fate l’offerta per la minestra dei poveri bimbi radunati sotto la sua celeste protezione.
Sac‹erdote› Luigi Guanella

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