Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1910

34. « Venga, don Luigi! ».acapo. Anno XVII, n. 12, dicembre 1910, pp. 2-3

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« Venga, don Luigi! »
Anno XVII, n. 12, dicembre 1910, pp. 2-3. Attribuito.
Durante la lunga dimora che il nostro superiore fece ultimamente a Roma, ebbe la singolare consolazione di una udienza privata col Santo Padre. Gli fu accordata il 18 del mese scorso, dalle 4 e mezzo alle 5 pomeridiane. Fu una mezz’ora di dolce paradiso, se si pensa che Pio X non solo tiene il posto di Gesù Cristo ma ne rispecchia la incantevole affabilità, la semplicità divina.
« Presento monsig‹nor› Bressan ed il canonico don Luigi Guanella », disse l’incaricato delle udienze ».
« Che canonico! Che Guanella! — esclamò con giuliva arguzia il papa — Non falsate i nomi! Dite: “D‹on› Luigi”! Venga, d‹on› Luigi! ». E d‹on› Luigi fu tosto ai suoi piedi raggiante di gioia.
« Sedete, d‹on› Luigi... Contate su... La chiesa di san Giuseppe a che punto si trova? ».
« Santità, stanno erigendo le colonne ».
« E quando sarà aperta? ».
« In aprile o maggio del prossimo anno, Santità ».
« Molto bene. E quando sarà funzionata? ».
« Santità, nel 1912; ne ho ferma fiducia ».
« Benissimo, fate presto... L’anno che terrà dietro all’Esposizione 33 non sarà guari felice... Fate presto... Volete denaro? Già... ve l’ho promesso... Eccovi 30.000 lire... E poi verrà il resto ».
« Santità, sono riconoscente alla vostra augusta generosità. In settimana sarà di ritorno da Monreale, reduce dal Congresso eucaristico, il cav‹aliere› Aristide Leonori, il valente architetto del nostro tempio, e troverà provvidenziale questa somma ».
« E i vostri Servi della Carità e le vostre suore di santa Maria ‹della Provvidenza› che fanno? ».
« Santità, benedica tutti e sempre perché possano santificare se stessi e gli altri ».
« Sì, benedico di cuore ».
« Santità, posso interpretare con certa larghezza il decreto sulla Comunione agli infermi non digiuni 34, e ciò per promuovere sempre più la frequenza della Comunione fra gli infermi ricoverati nelle mie case? ».
« Siate largo... Mi capite? Siate largo... », replicò con enfasi il santo pontefice, il papa della Comunione. E prendendo le mosse da questo argomento, di cui tanto si delizia, Pio X venne a parlare con effusione particolare della tristezza dei tempi nostri e della necessità di contraporre bene al male e specialmente di formare sacerdoti zelanti e santi.
« A propositodisse il papa — quanti sacerdoti avete e quanti chierici? ».
« Santità, ho una quarantina di sacerdoti ed altrettanti chierici ».
« Mi rallegro; sono un bel numero, presto avrete una congregazione formata ».
E poi il Santo Padre si congratulava col nostro superiore dei suoi istituti di carità, delle sue stazioni cattoliche fra i protestanti, ed ebbe parole di alto encomio per i Pii Consorzi delle dame della Provvidenza di Como, di Milano e di Roma, che tanto appoggio prestano alle opere di d‹on› Guanella.
Mentre il papa effondeva così paternamente il suo cuore la mezz’ora scoccava...
« Santitàdisse d‹on› Luigi — non vorrei essere indiscreto... Pregherei di ammettere al bacio del sacro piede il mio segretario d‹on› Natale Bormetti, che attende in anticamera ».
« Venga, venga » disse il papa sorridendo.
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« Chi sei tu dunque? », chiese affabilmente al giovane sacerdote, appena gli ebbe baciata la mano con commozione immensa.
« Santità, sono un povero prete di d‹on› Guanella e lo servo come segretario ».
« Bene, servilo a modo, perché d‹on› Luigi vuol campare ancora a lungo e fare ancora molte opere ».
« Santità, in questi giorni mi aggiro per Roma a raccogliere offerte per la chiesa di san Giuseppe e per gli ospizi da erigersi in via Trionfale; benedite me e tutti i generosi benefattori ».
« Sì, ti benedico e dovunque tu entri porta la mia benedizione ».
D‹on› Luigi e d‹on› Natale si levarono dai piedi del papa commossi, deliziati, estasiati. E attraversando le anticamere papali e scendendo le scale di marmo per uscire in piazza San Pietro, si dicevano a vicenda la parola dei discepoli di Emmaus: « Nonne cor nostrum ardens erat dum loqueretur? 35... Ah, come batte il cuore e come arde l’anima quando parla il papa! ».



















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33
Riferimento all’Esposizione internazionale dell’industria e del lavoro di Torino, che si tenne dal 29 aprile al 19 novembre 1911.


34
Riferimento al decreto De sancta Communione infirmis non ieiunis, promulgato dalla Sacra Congregazione del Concilio il 7 dicembre 1906; cfr. ASS, XXXIX, 1906, pp. 603-604.


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35
Lc 24, 32.


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