Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
Lettura del testo

Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1912

2. Da Como a Treviri.acapo. Anno XIX, n. 9, settembre 1912, pp. 142-143

«»

[- 773 -]
2
Da Como a Treviri
Anno XIX, n. 9, settembre 1912, pp. 142-143.
La divina Provvidenza dispose un viaggetto da Como in Germania, ed esso si intraprese traversando il ‹San› Gottardo e passando per Lucerna, Basilea, Strasburgo, sino a Treviri, su d’un diretto che filò per circa sedici ore.
Treviri è città di cinquantamila abitanti, sede degli antichi imperatori romani, patria di sant’Ambrogio il Grande, e conserva gli avanzi vetusti dei palazzi imperiali dove visse sant’Elena, madre di Costantino. Treviri, città cattolica per eccellenza, si gloria di possedere il corpo di san Mattia apostolo e quelli di numerosissimi santi martiri della Legione tebea e onora con fede la memoria di circa duemila martiri che col loro sangue fecero rosseggiare le rive del fiume Mosella. Possiede la santa tunica del divin Salvatore. Domandammo: « Dove - 774 -si trova? Non si potrebbe vedere? ». Ci fu risposto: « Dove si trovi si può dire solo agli alti prelati e per vederla, una volta ogni trentacinque anni, occorre la notifica di sua maestà imperiale ed il permesso del prefetto e del vescovo ».
Fummo altamente edificati della fede dei treviresi. Si erano adunati nel Congresso mariano internazionale numerosissimi tedeschi, con drappelli di italiani, spagnuoli, francesi, polacchi, che trattavano ciascuno in sede propria vari argomenti di glorificazione alla Vergine benedetta.
La Casa della divina Provvidenza vi presentò e svolse una relazione-discorso sui titoli di santa Maria della Provvidenza e della Madonna del Lavoro. E come effetto della fiducia in Maria benedetta, espose un quadro delle opere delle Figlie di santa Maria della Provvidenza e dell’istituto dei Servi della Carità, facendo voti che, a soave medicina dei tempi e per appianare la terribile questione del capitale e del lavoro, si diffondesse la divozione e la fiducia in Maria santissima onorata dal doppio titolo di santa Maria della Provvidenza e di Madonna del Lavoro, a significare che l’aiuto del cielo congiunto con la cooperazione dell’uomo qui in terra è mezzo infallibile per assodare la società perturbata.
Si formulò il voto che il mondo cattolico concorresse ad esaudire il desiderio di Pio X per l’erezione d’un tempio monumentale costantiniano a Ponte Milvio in Roma, e si aggiunse un secondo voto: che pure si erigesse in ricordo una piccola chiesa a Monte Mario, nei confini di giurisdizione della nuova parrocchia di san Giuseppe a Roma, come succursale a questa, per commemorare il sedicesimo centenario della libertà data da Costantino alla Chiesa e della apparizione al medesimo Costantino della croce, apparsa a lui — dicesi — la seconda volta, prima di commetter battaglia contro Massenzio, a Monte Mario.
Il doppio voto così espresso fu unanimemente approvato dalla sezione italiana e speriamo che coll’aiuto della santa Provvidenza del Signore e con il concorso dei buoni sia attuato in termine non lontano.
In ossequio al Congresso mariano di Treviri e nella fiducia di piacere ai lettori del nostro periodico, aggiungiamo qui la relazione-proposta, come fu letta nella sezione italiana, presieduta - 775 -da sua ecc‹ellenza› rev‹erendissima› mons‹ignor› Carlo Pietropaoli vescovo di Trivento.
Sac‹erdote› Luigi Guanella

«»

IntraText® (VA2) Copyright 2015-2025 EuloTech SRL
Copyright 2015 Nuove Frontiere Editrice - Vicolo Clementi 41 - 00148 Roma