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Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Opere santa Teresa
Lettura del testo
Le opere di Santa Teresa. Studio - Riassunto (1883-1884)
7. Un dubbio rischiarato
«
»
[- 21 -]
7.
U
n
dubbio
rischiarato
[I-38]
Voi avete
sentita
nel
cuore
la
voce
del
Signore
68
, come a
Teresa
quando
disse
: «
Figliuola
mia, non
lasciar
di
andare
, ché tu
vai
per altro che per questa
fondazione
;
porta
teco la
Regola
e le
costituzioni
».
Voi
camminate
con
retta
intenzione
e vi
sentite
ad ogni
costo
di
incominciare
un’
impresa
,
terminata
la quale
sperate
che
Dio
vi
incoroni
e
trasformi
in
bellezza
l’
anima
vostra, e il
Signore
dica
a voi ed a chi v’
accompagna
, come già a
Teresa
, che così egli avrebbe
difeso
tutte le
religiose
che
morrebbero
nei loro
monasteri
, e che però non avessero
paura
di
tentazioni
in
punto
di
morte
.
Insomma avete
pregato
, vi
sentite
chiara
in
cuore
la
voce
del
Signore
che vi
eccita
[I-39]
ad un’
opera
santa
.
Rimane
che il
superiore
vi
benedica
e vi
accomiati
a ciò. Ma questi
dissimula
e poi si
ritorce
, e per
ultimo
rifiuta
e
perfino
minaccia
. Che farete allora?
Guardatevi
in
69
quest’
ora
, e il
ciel
vi
guardi
che
punto
giudichiate
il
superior
vostro o
mormoriate
contro di lui.
Meglio
è che
consideriate
essere
egli in
luogo
alto
e
veder
da
lungi
e
scorgere
più che ogni altro, ché
Dio
l’
aiuta
a ben
vedere
, ed
essere
egli in
diritto
ed in
dovere
di far così finché più
chiara
non
oda
ancor egli la
voce
del
Signore
. Che se vi
preme
che il
superiore
più presto
aderisca
alle
brame
vostre, e voi
pregate
e,
dopo
aver
umilmente
supplicato
,
parlatene
pur con
- 22 -
franchezza
al
superiore
come lo
Spirito
di
Dio
ve ne
sug
ge
risce
, e voi
trionferete
sul
cuor
di lui o, che è
meglio
il
dire
,
[I-40]
Iddio
solleciterà
a
porgervi
aita
.
Teresa
era
venuta a
Toledo
per
fondarvi
un
monastero
, ma le
contraddiceva
70
l’
amministratore
ecclesiastico
della
diocesi
. Or
Teresa
,
dopo
di aver come sopra
atteso
e
supplicato
, se gli
presentò
dinanzi e
parlò
con
rispetto
e con
forza
pari
così: « Sono più di due
mesi
,
signore
, che io venni in questa
città
, non per
vederla
né per
darmivi
bel
tempo
, ma sì per
cercare
la
gloria
di
Dio
e il
bene
delle
anime
, e per fare alla
divina
maestà
sua, in essa così
illustre
città
, quel medesimo
servizio
che in alcune altre le ho
fatto
,
fondandovi
un
monastero
di
religiose
scalze
le quali
osservino
la
primitiva
Regola
di Nostra
Signora
del
monte
Carmelo
, e a tale
intento
ho qui meco alcune
monache
. Cosa
degna
era
della molta
dottrina
,
virtù
e
dignità
della
signoria
vostra
[I-41]
il
favorire
alcune
povere
donne
a così
santa
impresa
e
dar
loro
animo
ad
eseguirla
,
dappoiché
Dio
l’ha
posto
in
luogo
di
poterlo
fare. Né io ho questo
veduto
infin
qui: perocché, in sì lungo
intervallo
di
tempo
, né l’
autorità
di coloro che le hanno
domandato
licenza
di
fondare
il
monastero
né la
giustizia
sì
chiara
e
manifesta
della nostra
causa
sono state
bastanti
a fare che ella si
movesse
ad
esaurire
la nostra
supplica
. Cosa
dura
è senza
dubbio
che non si
trovi
chi
voglia
porgere
aiuto
a
povere
monache
, le quali altro non
pretendono
che
vivere
per
amor
di
Dio
in sì
grande
ritiramento
, con tanta
austerità
e
perfezione
, e che coloro i quali non si
astringono
a veruna di queste
cose
, ma che se ne stanno in
ricreazioni
e
piaceri
e
vivono
a
voglia
loro,
ardiscano
disturbare
un’
opera
di tanto
servizio
di
Dio
. Per
[I-42]
certo abbiamo noi altre
case
dove
abitare
e se avessimo a
ritornarvi
, avremmo poco da
avventurare
poiché in questo
mondo
abbiamo nulla da
perdere
. Ma
vegga
vostra
signoria
quello che potrebbe
perdere
questa
città
, e qual
carico
graverebbe
sopra di lei se questa
fondazione
non avesse
luogo
;
studii
un poco di che
maniera
potrà
scusarsi
, quando sarà al
cospetto
di
Gesù
Cristo
nostro
- 23 -
Signore
, per
amor
e
volontà
del quale noi siamo qui venute. Io
veramente
non
veggo
come mai
v
‹
ostra
›
signoria
potrà allora
scolparsi
, se
impedisce
ora
cosa tanto
grata
al
Signore
, dal quale ella è stata qui
posta
per
aiutare
con ogni sua
forza
tutto quello che è di
servizio
suo ».
A questo
discorso
il
vescovo
ne fu
convinto
e
benedisse
Teresa
alle
imprese
sue. Questa
incominciò
da
comperar
due
quadri
[I-43]
per la
cappella
e due
pagliericci
per sé e per le
sorelle
. Ebbe tuttavia
molestie
d’assai ma ella si
confortava
con
dire
: «
Ora
che il
superiore
ha
approvato
,
ritengo
come già
fatto
il
monastero
nostro ». Poco
stante
capitò
cotale
che di tutto il
necessario
fornì
il
monastero
stesso, onde
Teresa
e le
compagne
perfino
dolevansi
con
dire
: « Stavamo sì
bene
quando eravamo sì
povere
, or come possiamo
starcene
allegre
? ». Alla sua
volta
ripeteva
ancora il
Signore
a
Teresa
che « non
era
allora
tempo
di
riposo
, e che si
desse
premura
di
fondare
queste
case
, perché nelle
anime
di quelle che vi
abitavano
aveva egli
riposo
... Mentre si è in
vita
il
profitto
spirituale
non
consiste
già a
trovar
nel mio
com
‹
m
›
ercio
maggiori
delizie
, ma sì nel fare la mia
volontà
».
Anime
fedeli
che
amate
Dio
71
, che
[I-44]
di lui ne
vorreste
zelare
la
gloria
eppur che vi
incontrate
in
molteplici
difficoltà
,
anime
fedeli
,
specchiatevi
nella
imagine
di
Teresa
di
Gesù
e voi
troverete
la
soluzione
72
ai
dubbi
che vi
agitano
.
p. 21
68
Originale
:
Signore
/che/.
69
Originale
: in /questo
punto
/.
p. 22
70
Originale
:
contraddiceva
/il/.
p. 23
71
Originale
:
Dio
, /eppur e/.
72
Originale
:
soluzione
/a molti/.
«
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