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Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Opere santa Teresa
Lettura del testo
Le opere di Santa Teresa. Studio - Riassunto (1883-1884)
22. « Sono io col mio Dio? »
«
»
[- 53 -]
22.
« S
ono io col mio
D
io
? »
[II-27]
Quando tu
odi
l’
anima
che
amando
Dio
sclama
: « Sono io col mio
Dio
? »,
imagina
l’
ansia
con cui la
Maddalena
in esser
disciolta
e
perduta
nello
affetto
al
divin
Salvatore
veniva
interrogando
: «
Ditemelo
dunque voi, l’avete
veduto
il
diletto
dell’
anima
mia? »
205
e intanto che il
rintraccia
con
cuore
soavemente
ferito
.
- 54 -
Oh che
tormento
all’
anima
fedele
il
dubitare
se ella
piaccia
o non al
Signore
, che
angoscia
in
ripensare
: « Ho io la
vita
mia, sono io col mio
Signore
oggidì
e per tutta l’
eternità
? ». Così
gemeva
tremante
Teresa
benché
fosse
ornata
da
Dio
da
doni
206
sì
privilegiati
di
visioni
e di
rapimenti
. Perocché nella
[II-28]
Spagna
207
gran
successo
menavasi
tuttodì
per
cotal
donna
Maddalena
, che
dicevasi
gran
santa
ed
era
gran
diavolessa
.
Maddalena
della
Croce
,
illusa
da tanti
anni
e
nota
a tutta la
Cristianità
,
era
delle
clarisse
di
Cordova
,
abadessa
del
convento
. Il
demonio
le
manifestava
checché di
grande
sarebbe venuto sul
mondo
: la
prigionia
di
Francesco
i
e il
sacco
di
Roma
.
Dicevasi
angelo
sceso
dal
cielo
a
deliziare
di sua
presenza
la
terra
.
Imperatori
e
principi
venivanla
‹
a
›
visitare
e
profondevano
elemosine
e
Maddalena
,
dice
il
Ribadeneira
, «
ascondeva
l’
animo
col
volto
, la
vita
colle
pareti
, i
delitti
colle
arti
e
colle
lustre
del
demonio
», finché
scoperta
chiuse
oscuramente
i suoi
giorni
.
Onde
Teresa
, che pur
godeva
in
copia
i
doni
sovranaturali
di
rapimento
, oh come
tremavane
in
cuore
! Molto più che alcuni
[II-29]
confessori
forzavanla
a non
pensar
punto
a quello che
sentivasi
in
cuore
e che altri
apertamente
la
dicevano
illusa
dal
demonio
. « Io sono dunque un’
ipocrita
—
ripeteva
tra sé
—
una
illusa
che
inganna
Dio
, che
rovina
le
anime
! ». E qui
struggevasi
in
duolo
altissimo
. E
novello
duolo
le
accrescevano
quei
direttori
che, non
dovendolo
mai,
manifestavano
ad altri le
cose
straordinarie
208
di cui
sentivasi
compresa
. Onde ne
diveniva
la
favola
di tutti.
Veder
i
doni
di
Dio
strapazzati
così, oh quanto
duolo
! E che
angustie
all’
animo
dover
tuttavia
gemere
sospirosa
: « Sono io col mio
Dio
o non sono
vittima
dei
ludibri
di
Satana
? ». Quando il
venerabile
p
‹
adre
›
Alvarez
d
‹
ella
›
C
‹
ompagnia
›
di
G
‹
esù
›
la
rassicurò
.
Dissele
incominciasse
l’
orazione
sua dal
considerare
qualche
punto
della
passione
di
Gesù
Cristo
209
.
Fecele
intendere
esser
vera
la
voce
[II-30]
con cui
Gesù
- 55 -
l’
ammoniva
: « Già più non voglio che tu
conversi
con
uomini
, ma con
Dio
».
Onde
Teresa
si
staccò
da tutto e da tutti e non volle
trattare
che con
persone
generose
sempre in
amar
Dio
, fossero pur
altronde
parenti
od
amiche
.
Alludendo
al
p
‹
adre
›
Alvarez
diceva
Teresa
: « E io
pure
sono
figlia
della
Compagnia
di
Gesù
: in essa
trovasi
il mio
confessore
, ed or nel
cielo
lo
riconosco
e lo
venero
.
Insiem
col
p
‹
adre
›
Alvarez
aiutommi
‹
ad
›
uscire
da un
pelago
210
tempestoso
di
dubbi
il
libro
Salita
al
monte
Sion
. Or ne sia
lode
a
Dio
sempre, che il
Signore
Iddio
mio
era
con me, benché io nol
sentissi
. Ho
trovato
colui che
predilige
l’
anima
mia, l’
amerò
tanto più e nol
lascerò
più mai »
211
.
p. 53
205
Ct
3, 3.
p. 54
206
Parola
cancellata
nell’
originale
.
207
Originale
:
Spagna
/
menava
/.
208
Originale
:
straordinarie
/che/.
209
In
Opere
,
ii
,
Istoria
della propria
vita
,
p.
320
, questo
consiglio
spirituale
è
dato
da
san
Francesco
Borgia
.
p. 55
210
Originale
:
pelago
/in/.
211
Ct
3, 4.
«
»
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