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Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Opere santa Teresa
Lettura del testo
Le opere di Santa Teresa. Studio - Riassunto (1883-1884)
31. « Eccolo il cuor mio »
«
»
[- 84 -]
31.
« E
ccolo il
cuor
mio
»
[III-1]
Io non ne posso più. Come il
cervo
assetato
desidera
la
fonte
327
e,
trovatala
, vi si
immerge
dentro
e
beve
e non
ode
328
le
freccie
che gli
scagliano
‹
i
›
cacciatori
, così l’
animo
mio
aspira
a
cuori
che mi
intendano
.
- 85 -
Oh vengano gli
amici
di
Dio
e mi
dieno
a
bere
dell’
acqua
che è di
fonte
divina
! Eccolo il
cuor
mio, è egli salvo il
cuor
mio ed è
dissetato
da
329
fonte
salubre
o non forse
330
beve
ad
acque
limacciose
e
malariche
?
« Io
tremo
per me medesima »,
gridava
santa
Teresa
, e intanto,
gemendo
331
con più
alto
sospiro
, il
Signore
le fece
trovare
san
Pietro
d’
Alcantara
,
san
Giovan
della
Croce
,
san
Lodovico
Bertrando
,
san
Francesco
Borgia
, il
ven
‹
erabile
›
padre
Baldassarre
Alvarez
, il
[III-2]
ven
‹
erabile
›
Giovanni
d’
Avila
e l’
intrepido
p
‹
adre
›
Graziano
della
Madre
di
Dio
.
Or
inchinatasi
Teresa
a
san
Pietro
d’
Alcantara
gli
aprì
il
cuore
dicendo
: « Eccolo il
cuor
mio. L’
anima
mia si
sente
raccolta
immediatamente
alla
presenza
di
Dio
e si
sente
innondata
da un
fiume
di
pace
, ed è
presa
da un
rapimento
che mi
toglie
affatto l’
uso
dei
sentimenti
, di
guisa
che se qualcuno mi
parla
sento
sì il
suono
della sua
voce
, ma non
capisco
nulla di ciò che
dice
. Io non posso
frenare
questi
rapimenti
. Mi
pesa
trattare
con
persone
parenti
, se non sono
spirituali
. Se la
conversazione
con
secolari
va
oltre, mi
pare
trovarmi
sulle
spine
. Mi fanno
332
pur
male
le
persone
che sono
fredde
e che
vanno
con tanti
riguardi
nelle
imprese
di
gloria
a
Dio
.
[III-3]
L’
amenità
dei
giardini
e delle
acque
e la
bellezza
del
creato
, al
confronto
dei
beni
sovranaturali
che
godo
, mi
sembrano
sì da niente che vorrei non aver
occhi
per non
vedere
le
terrene
cose
. Nei
doni
che
Dio
mi fa
conosco
tanto più il mio nulla. Niente è di mio.
Colle
mie
forze
e per tutta la
vita
non
riuscirei
a
comprendere
una di quelle
333
cose
che nell’
orazione
apprendo
. Mi
basta
leggere
pochissima cosa, e di subito la
lettura
si
muta
in
orazione
. I
difetti
delle
persone
mi
muovono
a
gran
compassione
, i loro
doni
spirituali
mi
consolano
ineffabilmente
. Fu
tempo
in cui il
manifestare
i
doni
di
Dio
erami
di
tormento
,
- 86 -
ma or non più, e
godo
che il
Signore
anche per ciò ne venga
esaltato
.
Dopo
quattro o cinque
giorni
di
estasi
io
ricado
nel nulla.
Ricordo
più niente...
[III-4]
sono un
pezzo
di
fango
...
contraddico
anche alle per
sone
, ma non faccio
maggiori
peccati
del
solito
, e mi
offro
a
tollerare
questo
martirio
finché a
Dio
piace
.
Sento
che è
gran
miseria
piangere
in
lasciare
i
parenti
od in
vederli
morire
. Molti hanno
pregato
per me.
Personaggi
santi
dicono
che io non sono
illusa
... io stessa
334
ne
sento
in me la
convinzione
di non
esserla
... Se mi
obbligassero
‹
a
›
dire
al
trimenti
il
direi
, ma non ne sarei
persuasa
nemmeno a
martoriarmi
... Mi
sento
poi così, che senza l’
approvazione
del
confessore
non
moverei
dito
per tutto l’
oro
del
mondo
... Es
sendomi
incontrata
con
persone
che mi
dicevano
illusa
, ne
provai
pena
indicibile
.
Confessori
335
non a
bastanza
esperti
, oh come mi fecero
temere
! Eccolo
—
conchiuse
Teresa
—
eccolo il
cuor
mio! È desso
336
del
Signore
, il
misero
mio
cuore
? E chi mi
guida
, è l’
angelo
del
[III-5]
Signore
?... ».
« Lo è desso, lo è desso
—
rispondevale
Pietro
—
e lo si
riconosce
chiaro
a questi
segnali
.
Insegna
san
Tomaso
che l’
angelo
di
luce
si
riconosce
alla
pace
e
serenità
dell’
anima
. Le
arti
di
Dio
attirano
a lui, quelle del
demonio
poi
staccano
».
Teresa
in questo
stato
di
orazione
tutto
ottien
da
Dio
. Si fa
buona
e fa
diventar
buoni
altri. Lo
Spirito
poi le
sugge
risce
cose
edificanti
ed ella nulla
tien
celato
, e le
monache
sue son
diventate
specchio
di
raccoglimento
. Le
estasi
vengonle
in
seguito
a
lunghe
orazioni
.
Gioie
e
pene
si
avvicendano
come in
cuore
ad ogni
anima
giusta
. Ell’
ama
il
patire
e
crocifigge
la propria
carne
. Si
obbligò
con
voto
a far
sol
ciò che le
par
più
perfetto
.
Ascolta
i
direttori
di
spirito
con
grande
umiltà
.
Iddio
ottimo
[III-6]
le
inspira
coraggio
grande
e dessa è
libera
da
scrupoli
, e nell’
operare
è di
perfetta
rettitudine
d’
intenzione
. Si ha pur da
Dio
il
dono
delle
lagrime
e
profonda
compassione
delle
miserie
altrui, e
cognizione
intima
dei propri
- 87 -
difetti
e
stima
altissima
delle
persone
spirituali
. Mai non le fu
rivelata
cosa che poi non si sia
avverata
. Or chi potrebbe
dubitare
che l’
angelo
del
Signore
non
accompagni
Teresa
nella
via
sua?
« Sia
lode
al
Signore
per sempre!
—
rispose
Teresa
—
Oh questo
misero
mio
cuore
, chi
337
se lo
prende
e il
dà
intieramente
a
Dio
? ».
p. 84
327
Sal
42-43
(
41-42
), 2.
328
Originale
:
ode
/che/.
p. 85
329
Originale
: da /
acq
‹
ua
›
/.
330
Originale
: forse /da/.
331
Originale
:
gemendo
/e
sospirando
/.
332
Nell’
originale
l’
espressione
Mi fanno
è
ripetuta
e la prima
occorrenza
cancellata
.
333
Originale
: quelle /che/.
p. 86
334
Originale
:
stesso
.
335
Originale
:
confessori
/che/.
336
Originale
: desso /
int
‹
...
›
/.
p. 87
337
Originale
: chi /lo/.
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