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Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Fiore di virtù
Lettura del testo
Un fiore di virtù da terra trapiantato nel paradiso (1887-1888)
6. La ricoverata
«
»
[- 143 -]
6.
L
a
ricoverata
[I-9]
Dina
Bosatta
è nel
convento
di
Gravedona
. « Che vi sia come
educanda
o come
servente
, che vi sia poi
ricevuta
in
qualità
di
religiosa
o non, questo non
importa
; intanto ella è
ricoverata
». Così la
discorrevano
la
sorella
Marcellina
e la
mamma
Rosa
. E di questo
parere
erano la
Seconda
, la
Sofia
e le altre
sorelle
. Il
padre
attendeva
di
cuore
al suo
ufficio
di
agrimensore
,
era
buon
cristiano
e
buon
padre
‹
di
›
famiglia
e
dice
va
alla sua
volta
: « La mia
Dina
sta
bene
dove
ella è
capitata
»
17
.
E più
contenta
di tutte, la
18
Dina
attendeva
ai suoi
doveri
: è
timida
di
carattere
e nel medesimo
tempo
ardita
nelle
cose
dell’
anima
,
sorride
sempre, ha gli
occhi
spesso
rossi
e
innondati
di
lagrime
.
Giovinetta
di
statura
più
piccola
che
grande
19
,
sottile
sottile
, ha il
volto
come
trasparente
; un
bel
volto
come di
madonnina
, di
colorito
bruno
20
con
tinture
ros
se alle
guancie
e come un
velo
di
vermiglio
trasparente
che lo
abbellisce
.
Il
cuore
della
giovinetta
si
prepara
per
addivenire
un
cuo
re
somigliante
a quello di
Maria
21
,
compreso
di molta
gioia
,
- 144 -
colpito
da
profondo
dolore
. Il
Signore
lavora
in quel
cuore
e lo
prepara
perché
addivenga
un
cuore
somigliante
al
cuore
trafitto
del
divin
Salvatore
.
Avvedevasene
a
stento
la
buona
figlia
, ed ella intanto
era
tutta alle
compagne
, tutta alle
superiore
e tutta ai
[I-10]
diversi
uffici
che le venivano
assegnati
.
Fu
provvidenza
;
doveva
essere
scuola
e
modello
ad un
ritiro
nascente
e
doveva
sapere
un po’ di tutto: gli
uffici
di
cucina
, di
pulizia
, la
lavanderia
, l’
orto
, il
giardino
;
apprese
assai
bene
il
cucire
, il
ricamare
;
lodevole
il
leggere
, lo
scrivere
, il
comporre
: non fu
maestra
patentata
ma
risicò
addivenirla
.
Sorrideva
sempre, ma di
nascosto
piangeva
assai di
cuore
: che
pianto
era
il suo?
Piangeva
per
timidità
di
natura
,
piangeva
più
nobilmente
per
sensibilità
di
spirito
: ella voleva, voleva
grandi
cose
, e
scorgeva
di non
22
potere
...
Amava
il
Signore
e
dolevasi
di que’ nei che
chiamava
sue
colpe
, e intanto
sovente
e di
nascosto
piangeva
. Ma in
fondo
al
cuore
sentiva
ripetersi
: «
Beati
qui
lugent
, quoniam ipsi
consolabuntur
»
23
.
La
Dina
Bosatta
aspirava
altresì
‹
a
›
farsi
religiosa
... fu
richiamata
a
Como
presso la
Casa
madre
delle
canossiane
... Si fece
consulto
... Che fu... che non fu...
Dina
Bosatta
fu
rimandata
... Oh che
dolore
!
Scriveva
: ...
24
.
Ma fu una
vera
provvidenza
... La
udremo
in
fin
di
vita
sclamare
: « Fu un
giorno
che il
convento
di
Gravedona
mi voleva... io avrei voluto
andarvi
... ho
obbedito
a non
andarvi
e da quel
momento
incominciarono
in me le
cose
presenti
che
accadono
tuttodì
... Oh qual
contento
!... ».
p. 143
17
L’
A.
incorre
in un
anacronismo
, poiché
Alessandro
Bosatta
morì
il 23
ottobre
1861
e sua
figlia
Dina
entrò
nel
convento
di
Gravedona
dieci
anni
dopo
.
18
Originale
: la /
Marcellina
/.
19
Originale
:
grande
/
mingherlina
/.
20
Originale
:
bruno
/e
rosso
/.
21
Originale
:
Maria
/
colpito
/.
p. 144
22
Originale
: non /
essere
atta
/.
23
Mt
5, 5 (
Vulgata
).
24
Nell’
originale
i
punti
di
sospensione
sono all’
inizio
di una
riga
vuota
.
«
»
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