Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Ricordini S. Zita
Lettura del testo

Ricordini di santa Zita (1888-1890)

«»

- 193 -


- 193 -RICORDINI DI SANTA ZITA
(1888-1890)




- 194 -Ai primordi della Piccola Casa della divina Provvidenza, aperta a Como nell’aprile 1886, si pone l’Istituto di Serve povere dedicato alla protettrice delle domestiche santa Zita (1218-1278), opera destinata all’educazione, formazione e al collocamento delle giovani a servizio. Nei testi autobiografici Appunti sulla storia della Casa di Provvidenza (1910-1911) e Le vie della Prov­videnza (1913-1914), pubblicati nel presente volume (cfr. rispettivamente p. +595 e p. +752), don Luigi Guanella ricorda che avendo dichiarato esplicitamente tale destinazione alle autorità cittadine, riuscì poi ad ottenere appoggio alla sua iniziativa, utile a molte famiglie borghesi desiderose di assicurarsi domestiche ­capaci e fidate.
Nel corso del 1886 egli aveva anche redatto un primo e breve programma con statuto e regolamento interno, il Regolamento per l’Istituto di Serve povere in Como (pubblicato in Scritti per le Congregazioni, vol. iv della presente collana, pp. 5-13) rivolto alle religiose responsabili dell’opera affinché l’avviassero ordinatamente. Tra le indicazioni per la formazione spirituale delle « educande », le giovani ospitate, l’A. scrive: « Si devono eccitare altresì ad un vero metodo di meditazione, perché prendano brama a compiere in ogni almeno un quarto d’ora di utile riflessione sopra di un libro adatto. Insomma, delle educande si hanno a formare cuori che siano un ottimo impasto di devozione. Senza ciò tutto sarebbe nulla e danno » (ivi, p. 9).
A questa esigenza si può far risalire l’origine dei Ricordini, semplice guida di vita spirituale destinata alle ragazze accolte « sotto gli auspici di S. Zita » per esortarle ad « imitare i begli esempi di laboriosità, di purezza, di abnegazione » (ivi, p. 7) della loro celeste protettrice. L’opera raggiunse in breve un considerevole sviluppo, legato anche all’inizio degli ampliamenti della Piccola Casa negli anni 1887-1888: dal primo libro mastro risulta che verso il 1890 vi facevano riferimento una novantina di domestiche, cui si erano nel frattempo aggiunte altre categorie di ricoverate. Perciò questo elementare prontuario di preghiera e meditazione, rivolto ad ognuna delle giovani da avviare a servizio, - 195 -potrebbe esser stato compilato tra il 1888 e il 1890, proprio per provvedere alla crescente difficoltà delle religiose nel seguire la loro individuale formazione alla vita di fede.
Secondo le intenzioni dell’A., ben presto l’opera delle domestiche si rivelò efficace allo scopo di insediare e far apprezzare le sue attività nel capoluogo lariano; nel contempo egli andava infatti orientando la sua azione caritativa verso altre categorie di destinatari, come riconobbe esplicitamente nel 1899: « L’opera della Casa della divina Provvidenza s’è incominciata in Como con il principio e un poco anche col pretesto dell’educazione delle serventi in aiuto alle famiglie civili della città, le quali promettevano il proprio aiuto » ( Regolamento interno della Casa di santa Maria della Provvidenza in Como, pubblicato nel vol. iv della presente collana, p. 313). L’istituzione per le domestiche restò comunque vitale per un buon periodo (cominciò a declinare nel 1897 e fu abolita ufficialmente nel 1902), ma rivestì una funzione sempre più subordinata e strumentale rispetto agli interessi dell’A., impegnato nel consolidamento e nell’espansione delle proprie specifiche attività caritative e assistenziali.
A tale contesto si può quindi ascrivere la mancata pubblicazione a stampa dei Ricordini di santa Zita, che pure sono pervenuti in un manoscritto abbastanza curato, seppur incompleto e con correzioni, presumibilmente predisposto per la tipografia interna attiva già alla fine del 1888.
I riferimenti alla protettrice delle domestiche sono esili e sporadici, evidentemente basati su dati agiografici approssimativi e di genere, non riconducibili ad una fonte specifica. L’ultima Considerazione tratta di santa Cristiana (nota anche come santa Nino), « di professione servente » (p. >253), che secondo la tra­dizione introdusse il Cristianesimo nell’Iberia caucasica durante il iii secolo.
Il testo è interamente autografo e si trova in un quaderno a righe di 132 pagine non numerate (14,5×19,5 cm), conservato nell’Archivio Storico Guanelliano di Como insieme ad una copia calligrafica; il titolo è scritto dentro un’etichetta apposta sulla copertina. Su una stesura dalla grafia chiara e ordinata, certamente trascritta da elaborazioni preparatorie, l’A. ha effettuato una successiva revisione, testimoniata dalle numerose cancellature con - 196 -tratti di penna orizzontali su brani e singoli termini, generalmente sostituiti da testo nell’interlinea superiore.
I Ricordini dovevano comprendere trentuno brevi capitoli, definiti Considerazioni, e un’appendice formata da una guida per partecipare alla Messa e ai Sacramenti e da brevi intenzioni per una novena in onore di santa Zita. Ma il manoscritto presenta delle omissioni, poiché le prime quattro Considerazioni sono prive dell’esortazione introduttiva alla retta disposizione d’animo, la guida devozionale è presente solo come titolo (cfr. >nota 199 a p. 256), mentre la novena si ferma al settimo giorno, che coincide con la fine del quaderno, essendo inoltre privi di titolo e di orazione conclusiva i testi per i primi tre giorni, solo di titolo quelli per il quarto e il quinto giorno.
L’orazione della Considerazione XXX, pp. >252-253, è citata in Leonardo Mazzucchi, La vita, lo spirito e le opere di don Luigi Guanella, Como 1920, per illustrare come « L’impulso apostolico di zelo per le anime [...] derivava in Don Guanella dall’ardentissimo amore di Dio » (p. 424).





«»

IntraText® (VA2) Copyright 2015-2025 EuloTech SRL
Copyright 2015 Nuove Frontiere Editrice - Vicolo Clementi 41 - 00148 Roma