Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Ricordini S. Zita
Lettura del testo

Ricordini di santa Zita (1888-1890)

Considerazione III. Zelo dell’anima fedele

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Considerazione III.
Zelo dellanima fedele
[7] Mi metto alla santa presenza di Dio e dirò: « Padre nostro etc., Ave, Maria... Gloria al Padre etc. ».

1. Considera che tu puoi da Dio essere al servizio chiamata nel seno di una famiglia in cui sono il padre e la madre, dei figli e delle figlie, e non fors’anco11 dei nonni ovvero degli zii venerandi. In questo caso tu, figlia del popolo, oh come devi aggrandire la tua mente per conoscere i bisogni di tutti questi, come devi allargare il cuore per provvedervi!... Prega il Signore che ti possa far tutta a tutti12, piacevole e atta in tutto per tirare i cuori a Dio. Oh sia tu anima fedele, che col santo vincolo della dilezione, tu senz’avvedertene, cooperi al vincolo cristiano della famiglia!
2. [8]Considera che parimenti tu puoi essere da Dio chiamata al servizio di un padre e di una madre che hanno prole, ma sparsa negl’impieghi civili. Intanto i genitori invecchiano e si rimangono soli soli. Miserelli, chi li consola in quel vuoto di cuore che sentono, chi li solleva nei crescenti acciacchi di una tarda età?... Te fortunata se, conservando il dovuto rispetto ai figli, ti meriterai di essere di conforto ad una vecchiaia veneranda!... Prega il Cuor di Gesù che di zelo infiammi il cuor tuo, acciò il tuo animo rigurgitando di pietosa carità, dalla tua bocca non escano che discorsi di soavità riverente.
3. Ovvero considera che la provvidenza di Dio ti può chiamare quasi [9] baston di sostegno a quei coniugi od a quell’unico fra essi che o non ebbero prole ovvero che, avutala, la morte la strappò loro13. In tal caso il duolo dei superstiti - 201 -cresce14 senza misura. Sentono di amare e non hanno chi riceva gli affetti del loro cuore... Or tu, figlia spirituale di santa Zita, prega la tua santa madre e proteggitrice che ti lavori un cuore impastato di pietà, che nella mente ti metta un pensiero fedele, continuo, disinteressato, sì che un bel i personaggi tuoi, rimirandoti con15 special sorriso, dicanti16: « Ebbene non ti saremo quincinnanzi padroni ma padri, e tu non sarai detta serva ma figlia e l’angelo tutelare che benevolo il cielo17 ne mandò ». [10] ‹In› Tal caso tu te ne starai umile e tutta compresa di amore e di timor salutare18.
Orazione
Datemi i vostri lumi, o Spirito Santo del Signore. Datemi sapienza a ben apprezzar l’anima, scienza a ben guidarla, fortezza a superar ogni difficoltà, consiglio a ben discernere, pietà a ben amare, intelletto a meglio penetrare, timor di Dio a non insuperbire giammai.
Dopo la meditazione
Prenderò qualche buona risoluzione...
Ringrazierò il Signore dei lumi che mi ha dati nella presente meditazione e lo pregherò a darmi grazia di mettere in pratica le prese risoluzioni.




p. 200
11
Originale: fors’anco /dei ven‹erandi›/.


12
Cfr. 1 Cor 9, 22.


13
Dall’originale si rileva la precedente versione del periodo: « Ovvero considera che la provvidenza di Dio ti può chiamare quasi baston di sostegno a quell’unico personaggio che o non ebbe prole ovvero che /la precedette/ avendo avuto figli li precedettero nel sepolcro ».


p. 201
14
Originale: cresce /perfino in desolazione/.


15
Originale: con /più benevolo/.


16
Originale: dicanti: /Or/.


17
Originale: benevolo /a/ il cielo /a noi/.


18
Dall’originale si rileva la precedente versione del periodo: « E tu in udire raumiliati e statti con affetto e con timore »; il testo accettato è scritto su due righe lungo il margine superiore.


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