Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Ricordini S. Zita
Lettura del testo

Ricordini di santa Zita (1888-1890)

Considerazione VI. La Zita discreta

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Considerazione VI.
La Zita discreta
[20]Rappresentati la domestica che 32, dovendo scegliere fra una famiglia mediocre ed altra ricca e fra una terza più ricca e patrizia, prega e si mostra discreta.
Mi metto alla santa presenza di Dio e dirò: « Padre nostro etc., Ave, Maria... Gloria al Padre etc. ».
1. Considera che la prima discrezione è, con san Francesco di Sales, di non cercar nulla e di non rifiutar nulla, ma rimettersi semplicemente a quel di meglio che Dio dispone. Però ove tu sia domandata in famiglia che possegga sol fortuna discreta, o quanto meno che sia persino povera e abbisogni 33 del tuo servizio, ebbene tu disponiti [21] a molte cure di economia e perfino di privazione; disponiti a molto studio di lavoro e consolati in riflettere che finalmente sei in tal luogo che più davvicino ti rappresenta lo stato della casa tua, e che un po’ di bene sia spirituale che corporale tu lo vieni compiendo.
2. Ovvero sei chiamata presso una famiglia ricca, e in tal caso pondera se tu ne sarai capace, perché le ricchezze sono spine e accontentare le persone ricche è come saper accontentare persona che è coricata entro un roveto e che sentesi pungere da ogni lato. Vuolsi molta perizia di mente e più vivo affetto di cuore. Ma se tu ti senta pressare malgrado che abbia fatta conoscere [22] la tua poca attitudine, ebbene fanne esperimento, ma almeno mostrati poi discreta in sommetterti in tutto 34 e guardati da brame indiscrete. Non istacca l’occhio - 207 -tuo dalle compagne che servendo in luogo meno agiato, sono spesse volte anche più liete.
3. Considera che avendoti poi il Signore fornita di coltura di mente, di sodezza di volontà, tu 35 puoi essere chiamata al servizio o di cuciniera o di cameriera, ovvero di donzella in casa di 36 [23] cospicua famiglia. In questo caso umiliati tanto più e considera quella che tu fosti ieri, una figlia meschinella del popolo, ed ora serva sempre ed obbediente ma in luogo tale da cui ben partirà ogni squisitezza di modi caritatevoli, e appo personaggi che tanto sono 37 amati e riveriti perché tanto hanno fatto di bene alla religione ed al paese e sì di cuore il continuano a fare. Orbene in quest’ufficio tuo tu sii discretissima 38, sii umile, umile sempre e di cuore. Con questo solo piacerai al Signore e ben compierai l’ufficio tuo.
Orazione
Datemi, o Signore, il buono spirito del consiglio a ben discernere, ché le mie passioni, e il mondo insieme, [24] troppo spesso mi fanno ascendere agli occhi una nebbia 39 di fumo molestissimo.
Maria, Madre del buon consiglio, pregate per me!
Dopo la meditazione
Prenderò qualche buona risoluzione...
Ringrazierò il Signore dei lumi che mi ha dati nella presente meditazione e lo pregherò a darmi grazia di mettere in pratica le prese risoluzioni.




p. 206
32
Originale: che, /ricercata in casa/.


33
Originale: abbisogni /di te per risollevarsi/.


34
Dall’originale si rileva la precedente versione del testo fino al termine del paragrafo: «Sovrattutto guardati che non venga brama a te stessa di cullarti in qualche letto dorato perché ivi le rose si muterebbero in spine di duplice puntura... di più acute punte. Per non lasciarti adescare guardati addietro, alle tue compagne che sono un grado più giù e tanto più sicure epperciò liete ».


p. 207
35
Originale: fornita di /qualche miglior/ coltura di mente, di /sodezza di qualche miglior/ sodezza di volontà, tu /sia/.


36
Originale: donzella /entro alle sale dorate/ in casa di [23] di /una/.


37
Originale: sono /in/.


38
Originale: discretissima, /ed/.


39
Originale: nebbia /dal quale/.


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