Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Ricordini S. Zita
Lettura del testo

Ricordini di santa Zita (1888-1890)

Considerazione XVI. Tre mali a fuggire

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Considerazione XVI.
Tre mali a fuggire
[62]Figurati che tre mostri o tentazioni di male ti assaltino. Oh tu come devi gridar aiuto perché 112 non muoia!

Mi metto alla santa presenza di Dio e dirò: « Padre nostro etc., Ave, Maria... Gloria al Padre etc. ».

1. Considera che il primo male è un’ingiuria atroce al nome santo di Dio: è quello che si dice usurpazione del nome santo del Signore o, che è peggio, una bestemmia. Uh che orrore una donna che si lasciasse sorprendere in questa 113 luttuosa colpa!... Come subito si spegnerebbe intorno al volto 114 di una figlia del divoto sesso quell’aureola di pietà che la contraddistingue fra tutti! Il cielo te ne guardi da un abisso di tanto male.
- 227 -2. [63]Considera che in secondo luogo tu devi sommamente guardarti dal vizio di toccar giammai la robba altrui, fuori e in casa 115 de’ tuoi padroni. Ricordalo che vergogna non è esser povero, non è vergogna cercar la carità, ma sarebbe onta gravissima che tu venga colta in fallo 116 sul rubar checchessia ad altrui. Prenditi cura a non toccar 117 d’altri non un soldo, non un oggetto qualsiasi, non un 118 bricciolo di cibo, specie se squisito e riservato. Tratta le cose della casa come tue proprie, e in portarti alle commissioni e provvisioni pensa al bene 119 dei padroni come al tuo interesse particolare.
3. E considera finalmente come tu debba guardarti, più che da ogni maligna peste, dal vizio di impurità. Ricorda che una delle due è riservato alla domestica: o farsi santa fra molti pericoli, costante fra le molte mollezze del secolo, ovvero ritornare riprovevole [64] e cadere da abisso in abisso. Il ciel ti guardi, e il tuo angelo benedetto che ti circondi e ti protegga: meglio la morte e il tormento di mille morti che cadere in abisso cosiffatto. Che se oltre sentirti portata dal peso di peccato tu trovassi in casa chi ti induca alla colpa, allora fuggi, deh, fuggi e salva l’anima tua!
Orazione
Grande Iddio, come son misera creatura io che per un nonnulla credo alla vanità, per una inconsideratezza credo alle seduzioni, per una malizia di peccato volgo le spalle a Dio 120 e seguo il mio capriccio. Buon Dio, come ho bisogno grande ­dell’aiuto vostro!
Maria Vergine, Madre purissima, pregate per me!
- 228 - Dopo la meditazione
Prenderò qualche buona risoluzione...
Ringrazierò il Signore dei lumi che mi ha dati nella presente meditazione e lo pregherò a darmi grazia di mettere in pratica le prese risoluzioni.




p. 226
112
Originale: perché /tu/.


113
Originale: in questo /luttuoso avvenimento/.


114
Originale: volto /del fra.../.


p. 227
115
Originale: altrui, e fuori casa.


116
Originale: fallo /sulla robba d’altri/.


117
Originale: toccar /d’altrui/.


118
Originale: un /torso/.


119
Originale: provvisioni /provvedi/ pensa al bene /altrui/.


120
Originale: Dio /per seguir/.


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