Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Ricordini S. Zita
Lettura del testo

Ricordini di santa Zita (1888-1890)

Considerazione XVII. I doni di Dio

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Considerazione XVII.
I doni di Dio
[65]Rappresentati tua patrona, la santa Zita che tutta intenta alle opere del suo ufficio riceve in copia dall’alto una rugiada celeste di spirituali favori.

Mi metto alla santa presenza di Dio e dirò: « Padre nostro etc., Ave, Maria... Gloria al Padre etc. ».

1. Considera che la figlia spirituale di santa Zita, piena di amor a Dio, affettuosa ed obbediente ai padroni di casa, ella è tutta intenta alle opere del suo ufficio. Dessa lavora, prega, mangia o riposa o dorme, ma con intenzioneretta come se Dio e la Vergine in tutto vedesse cogli occhi suoi propri. In far questo ella sentesi un vuoto nel cuore per le terrene cose, sentesi un alto trasporto per la solitudine e per Iddio. Le vien voglia di pianger sovente [66] per i falli della sua vita, e in piangere ella si unisce a Dio, detesta i falli passati e vuol essere tutta del Signore. In correr alla chiesa sentesi l’ale ai piedi, dimora con gioia ineffabile dinanzi ai santi altari, e in compiere verso alla casa qualche ufficio di carità, sentesi una gioia ineffabile scendere in cuore 121.
- 229 -2. Considera che stando così tu bramerai estendere ad altri quel che ti senti, ma non ardirai. Se trovi una compagna che ti comprenda, qual gioia!... Molto più se conferendo ti sentirai eccitare a virtù e t’avveda di poter indurre altri a perfezionamento di vita. Vorrai 122 conferire col confessore e ne avrai un salutar timore: parlar di quel che ti senti non troverai il linguaggio, ed esporre a modo tuo ti parrà presunzione e [67] ­superbia. Parlare vorresti, tacere 123 ti fa duolo, e intanto un ­timore tutto ti comprende.
3. Ma tu considera che questo è segno dei doni di Dio che sono premio al tuo retto operare, che sono un dolce at­traimento del Cuore di Gesù per guadagnare interamente ­un’anima a sé. Orsù, parla e non temere... Loda Iddio e manifesta ora e sempre i doni del Signore 124.
Orazione
Come siete grande nelle vostre vie, o Signore! E che de­gnazione è questa vostra che in sì mirabile guisa abbiate voluto comunicarvi alle creature vostre! Io ve ne lodo e ve ne benedico. [68] Giacché siete buono cotanto, compite l’opera vostra, fatemi santa, traetemi tutta 125 all’amor vostro.
Vergine del 126 puro amore Maria, pregate per me.
- 230 - Dopo la meditazione
Prenderò qualche buona risoluzione...
Ringrazierò il Signore dei lumi che mi ha dati nella presente meditazione e lo pregherò a darmi grazia di mettere in pratica le prese risoluzioni.




p. 228
121
Dall’originale si rileva la precedente versione: « sentesi una gioia scendere in cuore in guisa ineffabile ».


p. 229
122
Originale: di /virtù/ vita. Vorrai /guardare al/.


123
Originale: Parlare /vorrai/ vorresti, tacere /non sei/.


124
Dall’originale si rileva la precedente versione del paragrafo: « Ma tu considera che questi son doni di Dio, che sono premio al tuo retto operare, che sono una dolce violenza del Cuore di Gesù per trarre interamente un’anima a sé: parla, tu parla. E con prudenza e con umiltà grandissime prendi tu questi cari doni di Dio, e tali doni che tu in verun modo meritavi, è una via di perfezione bellissima fra le molte belle della provvidenza del Signore. Che temi? Loda Iddio e manifesta ora e sempre i doni del Signore ».


125
Originale: tutto.


126
Originale: del /bell’/.


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