Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Ricordini S. Zita
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Ricordini di santa Zita (1888-1890)

APPENDICE

Sesto giorno. Carità verso ai peccatori. Beati quelli che piangono

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Sesto giorno.
Carità verso ai peccatori. Beati quelli che piangono 227
1. [127]Ammiro la pietà vostra, o santa Zita, quando rimirando in volto l’orridezza infernale d’un peccato mortale ­tremavate dal capo ai piedi e poi che gridavate: « Morire, o Signore, ma non peccare » e in dire che moltiplicavate di diligenza per non commetter peccato veruno. Quale esempio mai e che fortuna se io saprò a tal guida attenermi! Pater, Ave, Gloria.
2. E ammiro altresì il compassionevole trattamento che di voi faceste quando riconoscendovi voi stessa creatura fragile che più volte offese il Signore, e tuttavia temendo sempre di voi, davate in gemito doloroso sclamando: « Sono infelice ché ho peccato ». Angeli e santi, guardate a me desolata e salvatemi! Pater, Ave, Gloria.
3. [128] E finalmente ammiro la carità vostra per cui struggendovi che un peccator 228 offendesse al Signore, voi la duraste più ore per molti giorni, ed anche per tutta la vita ­- 262 -finché salvaste un’anima. Oh con quanta carità offriste a Dio di patire e di morire voi per salvar un’anima! Ottenetemi questo santo ardore ed esauditemi! Pater, Ave, Gloria.
Orazione
Veder un peccatore cader nell’abisso e non soccorrerlo è tal atto che rende indegno del nome di cristiano. Gesù Cristo è morto per salvar me! Ed io sì poco mi struggo per amare altrui e soccorrerli. Oh se potessi patir e morir pei peccatori!... Porgetemi aiuto, o Signore, per intercessione di santa Zita.




p. 261
227
Mt 5, 4.


228
Originale: peccator /vi/.


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