Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Eccolo il Signore!
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Eccolo il Signore! Nozioni agricolo-morali

V. Valore delle forze unite

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V.
Valore delle forze unite
1.[44] Tu scorgi un agricoltore che gagliardo di 100 forze fisiche e vigoroso 101 nella vita intellettuale lavora al campo 102 ed ha fra le mani strumenti 103 dell’età di Noè e d’uso quasi inservibili. - 285 -Il meschinello, che suda, suda e avanza ben poco di lavoro, oh quanta ingenera compassione! Scioccherello, se Dio ti ha condannato al lavoro, ma tu perché con la industria e con la intelligenza tua non t’adoperi per rendere meno gravoso il tuo peso e più utile? Simile in ciò a quel giovine inesperto 104 che potendo camminare dietro ai passi del padre o dello zio, ed egli vuol scorazzare solo [45] e girovagare per sentieri scabri, con quella fatica maggiore dello scapatello 105 e con quella noia a vedersi che di leggeri si può intendere. Agricoltore, l’aratro Dombasle, che è di perfezionamento ultimo, ha il suo manico, il suo coltro, il vomere, l’orecchia, il regolatore, il ceppo, i montanti, la freccia, e si presta molto bene a rompere la terra e dividerla, a capovolgerla, a sminuzzarla. Poi 106 l’erpice che agguaglia o, prima che l’erpice, lo scarificatore 107 dalle punte aguzze e l’estirpatore, che con coltelli formati a paletta scendono profondi e strappano tutte le radici e ne sollevano il terreno, sono strumenti che rallegrano la fatica del coltivatore. Molto [46] più quand’egli a suo soccorritore ha l’aiuto del cavallo, del bue, della giovenca ovvero dell’asino paziente. L’animale fu da Dio creato in servizio dell’uomo, bene sta che ei se ne serva tutte le volte che comecchessia gli torni giovevole. Nel lavoro molto più vale l’ingegno che la forza materiale, e se Dio con braccio forte ci ha donata anche una mente intelligente, perché non valersene con pro grande? Così sono cristiani che in lavorare si applicano pensando sì poco a Dio, che par si affidino più che altrove nelle forze proprie. Illusi! Quale compassione! Se Dio non custodisce la città, invano fatica chi 108 s’applica per edificarla 109. [47] E sono altri che in modo intenso pensano a Dio e s’affidano a lui più che alle forze proprie, e questi operando nondimeno con quel vigore che è loro possibile guadagnano assaissimo.
- 286 -2. Volete intendere quanto acquistano? Guardate ai santi. Guarda a Vincenzo de’ Paoli, scorgete il venerabile nostro Cottolengo Giuseppe. Il ciel vi prosperi che possiate voi stessi essere da Dio aiutati così. Giovano nello stesso ordine morale l’industria e l’ingegno dell’uomo. Volete in questo proposito un confronto110. Agricola più perfezionata è l’Inghilterra, ed essa 111 in ogni anno e per ogni uomo lavora ettare tre di terreno con frutto di L. 639, laddove [48] la 112 Francia ne lavora un’ettara e mezza con profitto di L. 142 e l’Italia ne 113 coltiva otto decimi con l’utile di L. 63. Più, per ogni ettara Inghilterra spende in coltivazione L. 40 e ne trae 213, Francia ne impiega 5 e ne ricava 95. Italia poi spende sole L. 4 e ne ricava sole L. 79. E così questa nostra nazione, la quale dovrebbe dare almeno 6 miliardi di produzione, non ne che 2 e mezzo.
3. Ha poi quelli che si lagnano e dicono che le macchine e le invenzioni arrecano disturbi e disagi. Certo che producono rivoluzione, ma nella rivoluzione bisogna addarsi, e questa rivoluzione avviene poco a poco, convien tenerle dietro e regolarsene. Rivoluzione avviene in tutte le cose e appo [49] tutti gli uomini. Non è una rivoluzione continua questa della terra materiale e della terra morale? Si rivoluzione perché uopo è che nella Chiesa il campo del combattimento sia aperto sempre. Ma intanto, beato l’uomo che soffre e che combatte perché egli riceverà la corona di gloria 114. Si dice che la fortuna materiale aiuta chi ha maggior coraggio, come il premio di virtù guadagnasi maggiormente da chi ha maggior virtù di fede e fondamento più saldo di umiltà cristiana.
4. Il cristiano che vi si presenta porta sul volto lo specchio della virtù propria. Il discorso e il buon portamento del fratello sono stimolo a virtù. Volete conoscere quanto vale un agri­coltore? Guardate agli arnesi [50] da lavoro che il circondano. - 287 -Ei dirà che la vanga ha la punta d’oro. Ma non è migliore la zappa? Questa è a taglio come l’americana, è rotonda, è acuta, è bidente. Dura maggior fatica in maneggiarla ma ottiene assai meglio nelle viscere della terra e ne schianta le radici di male erbe. Dicesi che le buone azioni della gioventù sono la consolazione della vecchiaia. Il buon agricoltore che da giovine si applica con vigore al suo ufficio s’avrà bene e riposo  115 negli ultimi anni.
5. Ed ei per tempo apprenderà che i terreni forti, gli argillosi, son di preferenza a coltivare in autunno, come gli ingegni ardenti per tempo son da applicare allo studio di virtù e di [51] saggio sapere. Ed apprenderà che i terreni leggeri con miglior vantaggio coltivansi di primavera, come il giovinetto che essendo tardo di memoria ha bisogno che il padre ed il maestro gli soggiungano immediatamente oggi il lavoro che è a farsi domani. Apprenderà l’agricoltore che buona è la terra vergine, come la mente e il cuore dei fanciulli ingenui. Ma se non si concima e non la si svolga con replicato sudore non darà frutto, come non darebbe vantaggio di buona educazione il giovinetto il quale benché ingenuo non venga bene ammaestrato nelle arti della vita.
6. Ma qui viene un pensiero che [52] è di noia e di sprone insieme alla fatica. Solamente un decimo della terra in tutto l’orbe fu coltivata in tanti secoli fino ad oggidì. Quanta ne rimane, oh quanta, a dissodare! E noi stiamo in sospensione, come se la terra ci mancasse sotto ai piè? Di dieci parti tu ne godi una, e le altre nove? Affrettati. Preghiamo Dio che la terra dividasi fra gli uomini equamente come un la Palestina, o terra promessa agli ebrei. E come in ogni region di quella terra era la Legge santa del Signore, così in ogni angolo della terra testé si faccia udire il suono della voce evangelica che ridesti tutti e gridi: « Avanti! Avanti! Ché dal lavoro di una [53] terra terrestre siete chiamati al guadagno di un 116 possesso celeste ».
- 288 - riflessi
1. Valore delle forze unite.
2. Misura e confronto fra le forze di varia misura.
3. Le invenzioni aiutano le rivoluzioni, ma per non perire in questo mezzo bisogna addarsi.
4. Il buon agricoltore, come il cristiano savio, va con corredo di ordinate virtù.
5. Ed egli, l’agricoltore come il buon cristiano, distingue i tempi e le |stagioni117.
6. Considera il campo del tuo lavoro: quanto hai fatto e quanto ti rimane a compiere?...




p. 284
100
Originale: di /fronte/.


101
Originale: vigorose.


102
Originale: campo /e non ha strumenti/.


103
Originale: mani /scuri/ strumenti /vecchi/.


p. 285
104
Originale: inesperte.


105
Originale: scappatello.


106
Originale: Poi /che impedisce/.


107
Originale: scarificatore /dai denti aguzzi/.


108
Originale: invano faticano chi /s’attenta/.


109
Sal 127(126), 1.


p. 286
110
Originale: confronto? /Più/.


111
Originale: essa /al confronto della Francia/.


112
Originale: laddove [48] laddove la.


113
Originale: ne /trae/.


114
Cfr. 1 Pt 5, 4.


p. 287
115
Originale: e in riposo.


116
Originale: una.


p. 288
117
Cfr. Dn 2, 21.


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