Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
La settimana con Dio
Lettura del testo

La settimana con Dio. Abbozzi (1889)

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- 309 -LA SETTIMANA CON DIO
ABBOZZI
(1889)




- 310 -Alla pubblicistica apologetica di livello popolare don Luigi Guanella dedicò un impegno intenso e prolungato, fermamente convinto che il cosiddettoapostolato della stampafosse strumento formativo essenziale per i fedeli, nonché necessità assoluta per preservarli dalle conseguenze delle ideologie liberali nella forte contrapposizione tra Stato e Chiesa che segnò i suoi tempi. Nel decennio 1880-1889 egli pubblicò oltre quaranta opuscoli pastorali di argomento storico, agiografico, educativo, catechistico, devozionale (cfr. Bruno Capparoni, Gli anni di Pianello 1881-1889. Don Guanella scrittore, ne I tempi e la vita di Don ­Guanella. Ricerche biografiche, Roma 1990, pp. 211-258), ora compresi nei volumi i-iii della presente collana.
Il testo che segue rappresenta il punto di arrivo di quel periodo singolarmente fecondo e nel contempo ne segna il superamento poiché rispecchia, pur in una fase solo progettuale, la definitiva direzione che l’A. aveva intrapreso dal 1886 con gli esordi della sua opera di carità a Como. L’ambiente urbano e le recenti esperienze sollecitarono nuove aperture pastorali, così egli pensò ad uno strumento più duttile per diffondere quel singolare spirito di carità e familiarità, di fiducia e coraggio, di novità e tradizione che egli veniva chiarendo a se stesso e cui cercava soprattutto di ispirarsi nel guidare ed espandere la Casa divina Provvidenza, nella quale sin dalla fine del 1888 era attiva anche una tipografia.
Perciò nel corso del 1889, come da esplicito riferimento cronologico a p. >354, egli progetta La Settimana con Dio, « un nuovo periodico religioso » (p. >313) destinato al popolo per trattare « argomenti di attualità nostra » (ivi) e per « discorrere di cose che ci tengano uniti di cuore tra noi e con Dio » (p. >314). L’esito di questa intenzione è un manoscritto interamente autografo, conservato nell’Archivio Storico Guanelliano a Como, che si svolge lungo tre fascicoli (28×19,5 cm), ciascuno composto di cinque doppi fogli con numerazione progressiva, per un totale di cinquantanove pagine scritte poiché la p. 9 del primo fascicolo è bianca.
- 311 -Il testo è diviso in 52 paragrafi, il primo dei quali presenta scopi, contenuti e programmi della nuova pubblicazione; i successivi sono schemi di riflessioni che, in forma più o meno sintetica, delineano per un’intera annata i contenuti dell’« articolo di fondo » (p. >314) promesso nella presentazione come apertura di ciascun numero.
Oltre ai temi religiosi e morali, l’A. intendeva affrontare aspetti sociali, educativi e culturali servendosi di esempi e riferimenti tratti dalla storia, dall’attualità, dalla cronaca locale e anche da vicende personali. Se la natura iniziale e provvisoria del testo, dichiarata nel sottotitolo, si riconosce nella redazione materiale, svolta con grafia rapida e spesso poco comprensibile, e nello stile fortemente ellittico, il disegno complessivo rivela come l’A. desiderasse sollecitare fedeli e clero ad una più incisiva presenza nella società, a ritrovarsi e collegarsi per infondere un’anima cristiana ai grandi cambiamenti che incombevano e che ora più chiaramente egli poteva intravvedere.
A tale proposito è significativo che ne La Settimana con Dio si possa individuare una fitta rete di riferimenti ad un protagonista della storia ecclesiastica come Filippo Neri, la cui opera popolare e riformatrice segnò nella fede e nel costume un’epoca di altrettanto intense trasformazioni. Tale specifica attenzione è confermata dal puntuale riscontro del testo con la biografia in due volumi di Alfonso Capecelatro, La vita di S. Filippo Neri, Napoli 1879 (il cui autore è citato esplicitamente a p. >354), che presumibilmente l’A. stava leggendo proprio durante la stesura del manoscritto e utilizzava come fonte di numerosi esempi e spunti, ma più per suggestione e consonanza che per precisa e circostanziata assunzione dei medesimi contesti. A questa pubblicazione si è fatto esplicito riferimento in nota quando è sembrato necessario chiarire o precisare qualche brano.
Il testo fu pubblicato per la prima volta alle pp. 478-489 di Leonardo Mazzucchi, La vita, lo spirito e le opere di don Luigi Guanella, Como 1920, di cui forma il capitolo xxxvii, intitolato Splendori di pensiero; il biografo lo presenta come « una serie di considerazioni [...] destinate non sappiamo se a comporre altrettante conferenze o a formarne degli articoli per apposito periodico religioso (come meglio parrebbe) o a compilarne - 312 -un’operetta », ritenendo comunque che valgano ad « illustrare più diffusamente lo zelo e l’attività di pensiero di Don Luigi Guanella, l’indirizzo del suo spirito in moltissimi argomenti di pratico interesse dove si manifesta illuminato precursore e talora vaticinatore sagace di idee e di fatti, in gran parte la storia intima della sua vita e delle sue opere » (ivi, p. 478). Rispetto al manoscritto, mancano i paragrafi 1 e 43, mentre il testo è stato ritoccato eliminando le suddivisioni in punti e alcuni brani poco chiari o privi di riferimenti, all’intento di ricondurlo ad una forma più discorsiva e comprensibile. Anche questa pubblicazione viene citata in nota a riscontro di qualche opportuno chiarimento.
Dopo venti anni fu riproposto in Charitas. Foglio riservato ai Servi della Carità, 69, Como, giugno 1940, pp. 15-24, con il titolo Splendori di pensiero di don Luigi nostro, senza ulteriori modifiche nel testo ed introdotto da considerazioni identiche, pressoché letterali, a quelle della precedente pubblicazione.
Nella presente edizione diverse imprecisioni nelle suddivisioni dei paragrafi in numeri e lettere sono state corrette senza segnalazioni in nota.






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