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Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Cenni biografici C. Bosatta
Lettura del testo
Cenni biografici di suor Chiara Bosatta (1907-1908)
XII. Prove di patimento
«
»
- 466 -
XII.
P
rove di
patimento
[II-43]
Il
paziente
Giobbe
fu
provato
nella
fama
, nella
roba
, nei
figli
e
doveva
esser
provato
anche nel
corpo
, e lo fu con una
piaga
universale
che gli
lasciò
libere
non altro che le
labbra
. Ma anche allora non
cessava
di
lodar
Dio
e
dire
: « Dal
Signore
ho
ricevuto
sì
grandi
beni
in
vita
mia, ed or perché non
riceverò
anche il
patimento
dalle
mani
sue? »
82
.
Suor
Chiara
fu
sofferente
sempre. Ma alle
consuete
sofferenze
le si
aggiunse
una
malattia
di
granulosa
agli
occhi
che la
pungevano
giorno
e
notte
. Si
decise
‹
di
›
condurla
a
Menaggio
per farla
esaminare
da uno
specialista
, e questi
tolse
a
riversarle
le
pupille
e poi
‹
a
›
tagliuzzare
le
pustolette
entro
: il
sangue
pioveva
giù
[II-45]
giù
dalle
guance
. Il
83
paroco
che l’aveva
accompagnata
pregava
il
medico
ad
averle
un po’ di
riguardo
, ma
suor
Chiara
ripeteva
: «
Tagli
pure
». E non
emetteva
un
sospiro
, non faceva una
contrazione
di
capo
;
restava
immobile
come una
vittima
, onde il medesimo
dottore
ne
rimaneva
stupefatto
e
diceva
: « Questa è
agnella
84
che ha la
for
za
del
leone
».
L’
operazione
si ebbe a
ripetere
più
volte
e sempre con la medesima
forza
di
spirito
.
Tosto
dopo
l’
operazione
, ella avrebbe voluto
ritornare
al suo
ospizio
, e
ripeteva
: « Io non mi
sento
85
male
di
sorta
; il
battello
è omai vicino,
ritorniamo
tosto
, ché io quando sono nel mio
ospizio
sono come in
paradiso
». Ed
era
giocoforza
contentarla
.
[II-47]
Suor
Chiara
, che
era
così tanto
sensibile
per i
mali
del suo
prossimo
, non
sentiva
i
mali
propri e come
vittima
si
offriva
al
Signore
piena
di
giubilo
in
cuore
.
Ripeteva
: « Questo è sì poca cosa per
guadagnarsi
un po’ di
paradiso
. Il nostro
divin
- 467 -
Salvatore
ci
insegna
a
patire
maggiori
cose
». E le
maggiori
cose
, quasi
presaga
, vennero a suo
tempo
, come
diremo
a suo
tempo
.
Le
prove
presenti
di
patimenti
esterni
non erano che un
saggio
di quei
maggiori
patimenti
interni
ed
esterni
che il
Signore
le
teneva
preparati
, perché
divenisse
imagine
più con
forme
a
Gesù
Cristo
benedetto
.
[II-49]
Nel
cuore
di
suor
Chiara
si
ribadivano
le
sofferenze
delle
orfane
povere
e talvolta
inferme
, le
noie
dei
vecchi
abbandonati
; nel suo
cuore
le
tribulazioni
dell’
ospizio
, nel suo
cuore
i
fastidi
della
vecchia
madre
, la
buona
mamma
Rosa
, e quelli dei
fratelli
e delle
sorelle
ai quali
teneva
dietro
per
raccomandarli
al
Signore
, benché facesse le
apparenze
di
viverne
affatto
staccata
.
Le
pene
interne
poi dell’
animo
suo erano
continue
. Si
vedeva
piangere
spesse
volte
; talvolta
sorrideva
pure
soavemente
, ma
era
un
ridere
eccitato
piuttosto
da
sentimento
di
carità
per non
contristare
gli
animi
altrui e
porger
loro l’
aiuto
di un in
coraggiamento
pietoso
.
[II-51]
Giovinetta
tuttavia,
era
quasi
agnello
che
86
trascinava
un
carro
pesante
. La
dicevano
la
piccola
addolorata
, ed ella a
sorridere
e quasi a
chiedere
compatimento
, perché
mal
87
sapeva
nascondere
l’
interno
affanno
che la
opprimeva
88
. E
pure
mai che se ne
fosse
lamentata
con veruno, o
comec
‹
c
›
hessia
che si
trovasse
pentita
del
passaggio
a farsi
religiosa
. Anzi quanto più
pativa
e più si
acuiva
in lei l’
amore
a
Dio
, il
desiderio
di
patire
per
Gesù
Cristo
.
Oh il
mistero
del
patimento
, che
mistero
benedetto
al
cuore
di chi
sa
comprenderlo
ed
apprezzarlo
!
p. 466
82
Cfr.
Gb
2, 10.
83
Originale
: Il /
sacerdote
G
‹
uanella
›
/.
84
Originale
:
agnella
/più
cor
‹
aggiosa
›
/.
85
Originale
:
sono
.
p. 467
86
Originale
: che /
cond
‹
uceva
›
/.
87
Originale
:
mal
/
nascondeva
/.
88
Originale
:
opprimevano
.
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