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Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Deposizione C. Guanella
Lettura del testo
Deposizione sulla serva di Dio Caterina Guanella (1910)
Speranza
«
»
[- 539 -]
S
peranza
LX
. Io
ricordo
tanto
bene
come la
Serva
di
Dio
nelle
difficoltà
economiche
,
morali
o
religiose
ripeteva
continuamente
: «
Dio
vede
,
Dio
provvede
».
Accadde
che
bruciasse
la
casa
paterna
e venissero
casi
di
malattie
o di
morte
nella
- 540 -
famiglia
: mentre gli altri si
conturbavano
, ella si
mostrava
del tutto
confidente
nella
divina
provvidenza
, tanto che io ed i
fratelli
ne
rimanevamo
confusi
. Non aveva poi in
bocca
altro che
parole
di
paradiso
,
dicendo
: «
Quaggiù
tutto
finisce
:
guardiamo
il
paradiso
», « Il
[XII-8]
paradiso
bisogna
guadagnarlo
a
forza
di
meriti
,
benedetta
la
mano
di
Dio
che
castiga
in questo
mondo
per
premiarci
nell’altro ».
Ricordo
questi
discorsi
di
speranza
nella
morte
di un
uomo
di
Fraciscio
, che
morì
in
suonar
le
campane
, di un tal
Corti
che
rimase
sotto le
nevi
nel
valico
invernale
dal
Canton
Grigioni
a
Madesimo
.
Ricordo
questi
sentimenti
nelle
vicende
del
1848
, quando il
fratello
maggiore
Tomaso
dovette
partire
per la
guerra
, e specialmente alla
morte
improvvisa
del
minor
fratello
Gaudenzio
, che
precipitò
da una
rupe
. La
fiducia
della
Serva
di
Dio
nella
divina
misericordia
era
senza
limiti
. Lei stessa nel
corso
di sua
vita
ebbe a
soffrire
gravissime
pene
di
spirito
, ma stando in un
vero
purgatorio
di
pene
, in tutto e sempre
mostrava
la sua
rassegnazione
e la sua
confidenza
nella
divina
misericordia
. Le sue
pene
di
spirito
io ebbi
occasione
di
conoscerle
bene
, e tante
volte
soggiornando
con me sia nella
casa
paterna
e specialmente nella
parrocchia
di
Savogno
,
pativa
per quegli stessi
atti
di
virtù
che a lei
sembravano
difetti
e
peccati
. Io sarei ben
lungi
dal
giudicare
che abbia mai
perduta
la
battesimale
innocenza
.
Pativa
in
vista
dei
bisogni
ossia
temporali
ossia
spirituali
del
prossimo
,
pativa
per le
persone
che si
accollava
sulle
spal
le avendo
promesso
di
pregare
per loro.
Persone
assai si
raccomandavano
alle sue
orazioni
: ella se ne
assumeva
il
peso
per l’
esaudimento
ed
offriva
se stessa
vittima
al
Signore
per
[XII-9]
ottenerlo
. Allora
andava
soggetta
a
malattie
tormentose
,
strane
,
misteriose
, sulle quali niente potevano né
medici
né
medicine
:
duravano
sino all’
esaudimento
della
grazia
che si
implorava
.
La
cognata
Marianna
,
pia
e
tribolata
cristiana
,
ottenne
più
volte
sensibile
l’
aiuto
celeste
in
caso
di
malattie
corporali
che
sembravano
senza
rimedio
.
LXI
. Non aveva la
Serva
di
Dio
attaccamento
veruno alle
cose
di
terra
.
Ricordo
benissimo
che nella
divisione
dei pochi
- 541 -
beni
paterni
, alla
Serva
di
Dio
fu
contrastato
un
terreno
di
discreto
valore
. Dessa non
disse
parola
di
lamento
contro il
fratello
contestante
e
disse
: « Per veruna cosa di questo
mondo
non
conviene
turbare
la
pace
e la
carità
».
Era
tutta per
dare
e niente per
ricevere
.
Previde
vicina
la sua
morte
e volle
spogliarsi
anche di quei pochi
mobili
che ancor le
rimanevano
. L’
esempio
del suo
perfetto
distacco
,
confortato
dai suoi
discorsi
,
persuadeva
molti a
diffidare
affatto dei
terreni
appoggi
per
confidare
in tutto e sempre nella
provvidenza
del
Signore
.
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