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Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Deposizione C. Guanella
Lettura del testo
Deposizione sulla serva di Dio Caterina Guanella (1910)
Umiltà
«
»
[- 571 -]
U
miltà
CXXVII
.
[XVIII-6]
So
che la
Serva
di
Dio
si
mostrava
intimamente
persuasa
di
meritare
ogni
disprezzo
; in
verità
sosteneva
torti
e
disattenzioni
non poche, ma
diceva
: « Io
merito
ben altro ». Nel
vestire
era
la più
dimessa
di tutte. Nessuna
vanità
nell’
acconciatura
dei
capelli
o nella
distinzione
degli
abiti
.
Ricordo
che venendo da
chiesa
la
Serva
di
Dio
con la
mamma
e con la
sorella
Margherita
, la quale si
pavoneggiava
un poco, la
Serva
di
Dio
diceva
alla
mamma
: «
Guardate
,
guardate
come la
Margherita
si
stima
... Come vorrebbe
seguire
la
moda
e non
bada
che noi siamo
poveretti
». La
Serva
di
Dio
era
allora sui
venti
anni
.
Parimenti
ricordo
che
mostrava
amarezza
per le
mode
, quali si fossero, di
leggerezza
delle
compagne
, specialmente se
nubili
e
Figlie
di
Maria
.
CXXVIII
. Per
riguardo
a questo mi
rimetto
al già
detto
32
.
CXXIX
.
So
che la
Serva
di
Dio
di sé non
parlava
che con
parole
di
umiltà
, che
lodata
per le sue
virtù
arrossiva
e
diceva
: « No, no, voi v’
ingannate
. Se voi
sapeste
la
miserabile
creatura
che sono io... ». In
dir
questo le si
leggeva
in
volto
il
vero
rammarico
che ne
concepiva
. Talvolta nella sua
semplicità
diceva
: « Mi
dicono
che io faccio... che io
dico
... Mi fanno proprio
prendere
la
rabbia
. Io quando mi
incontro
con certuni che
so
che mi fanno questi
discorsi
, mi
sentirei
nemmeno di
salutarli
e vorrei
fuggir
via
».
- 572 -
CXXX
.
Confermo
che la
Serva
di
Dio
si faceva tutta a tutti
33
e che
nascondeva
i suoi
servigi
per non
essere
[XVIII-7]
lodata
.
Pregava
per quelli che le
usassero
sconoscenza
,
verbigrazia
il
fratello
Antonio
nella
divisione
paterna
, il
cognato
Pietro
Antonio
Buzzetti
in
simile
circostanza
. La
Serva
di
Dio
diceva
: «
Preghiamo
il
Signore
che non si abbia a
rompere
la
pace
per queste
misere
cose
». E la
durò
con
gran
dolcezza
coi
suddetti
e coi
parenti
Trussoni
che
spesso
erano alle
prese
di
parole
più o meno
irragionevoli
con la
famiglia
della
Serva
di
Dio
,
mostrandosi
con tutti
affabile
,
cortese
,
servizievole
.
CXXXI
.
So
che la
Serva
di
Dio
,
spesso
malorata
, più
unica
che
rara
in
luogo
nell’
esercizio
di altre
virtù
, si
mostrava
diffidente
di sé e
confidente
in
Dio
. Io,
teste
, in
Savogno
aveva molte
contraddizioni
nell’
esercizio
del
ministero
e specialmente nell’
ampliamento
della
chiesa
e di
opere
varie
, come in
accompagnar
ogni
anno
ricoverati
o
vocazioni
religiose
al
Cottolengo
‹
e
›
da
don
Bosco
. La
Serva
di
Dio
mi
ripeteva
: « Bisogna farsi
coraggio
e non
badare
alle
dicerie
;
confidiamo
in
Dio
:
colla
preghiera
tutto si
ottiene
».
So
poi che al
riguardo
pregava
lei e faceva
pregare
da molte
persone
. A lei
tornava
di
grave
disturbo
avere sempre in
casa
materiali
di
costruzione
, come si è
detto
, ma
sopportava
per
amor
di
Dio
.
p. 571
32
«
Interrogetur
: an
humiliora
servitia
domi
respuerit
, vel
aegre
sustinuerit
» (
sessione
xcvii
,
p.
27).
p. 572
33
Cfr.
1
Cor
9, 22.
«
»
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