Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Il pane dell'anima (I corso)
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IL PANE DELL'ANIMA PRIMO CORSO DI OMELIE DOMENICALI ESPOSTE IN UNA MASSIMA SCRITTURALE

<Evangelio della> domenica seconda dopo Pasqua Il buon pastore

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<Evangelio della> domenica seconda

dopo Pasqua

Il buon pastore

  1. [178]Gesù disse ad alcuni farisei: "Io sono il buon pastore. Il buon pastore la vita per le sue pecore, ma il mercenario vedendo venire il lupo abbandona la greggia e sen fugge, e il lupo ne fa strage e la disperde. Ora il mercenario fugge appunto perché è mercenario, e niente gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore e conosco le mie agnelle e le mie agnelle conoscono me, come mio Padre conosce me e io conosco il Padre, e la vita per le mie pecore. Ho altre pecore ancora che non sono di questa greggia e bisogna che le raccolga insieme; elleno ascolteranno la mia voce e non vi sarà che una sola greggia, un sol pastore"46.

  Quante considerazioni presenta il testo di questo santo Evangelo! Ma io mi limito [179]a porgervene specialmente una. Questo è che voglio dirvi: il sacerdote è il buon pastore che addita la porta dell'ovile, il regno del paradiso. Ascoltatelo tutti il sacerdote del Signore.

  2. Un fanciullo, figlio spesse volte del contadino, si presenta al genitore e dice: "Io voglio farmi prete". Lo Spirito Santo regge i pensieri di quella tenera mente, dirige i movimenti di quel cuore ingenuo. Una figlia del cielo, madre santa, la Chiesa del divin Salvatore, lo accoglie all'ombra del santuario. Mano a mano gli conferisce in nome di Gesù il potere del sacro ministero, finché l'accommiata dicendo: "Tu sei sacerdote in eterno. Sia tu il buon pastore del popolo che ti fu assegnato. Sia tu per sempre salvator di anime".

  Il giovine levita con un sacro orrore che tutto lo circonda si presenta ai popoli e dice: "Il Signore mi ha fatto grande nell'ufficio di salvar le anime. Eccomi a voi. Io vo' essere il buon pastore che dirige le pecorelle ai pascoli salutari. Il

- 272 -padre delle vostre anime, l'amico vostro e fratello desidero esserlo con tutto l'affetto del cuore". Filosofi, letterati, politici, principi e nobili [180]guardano attoniti in faccia al novello arrivato e dicono: "Vero, vero, chi guida le anime al cielo è il sacerdote del Signore".

  3. Intanto si stringono ansiosi intorno a lui. Meraviglia! Sotto ai piedi nostri sta l'inferno. Vedete che fumo ascende da laggiù fin qui... Quante figure orrende di demoni fetidi... e quanti uomini che come indemoniati ci assediano per rovinarci... e dentro al nostro cuore, oh che tossico di amarezza, che fiele di ira, che vermi di concupiscenza! Chi ci salva, chi ci salva?

  Figuratevi appunto un giovinastro circondato da tutti questi pericoli... rovinato in un abisso di male e boccheggiante nel circolo del proprio sangue. Ahi misero, chi lo salva? Passino ora gli amici del disordine, i filosofi di vanagloria, i potenti superbi; che ponno mai i meschini al pro di chi muore?... Quando il sacerdote, forse le molte volte insultato in pubblica strada, adesso accorre sollecito, si fa a baciar in fronte l'infelice. Gli pone in mente un lume di celeste virtù, al core un fervore di carità. Entro vi fa entrare il merito del sangue di Gesù, mentre sollevando la destra dice: "Io ti assolvo dai tuoi peccati". La pace sottentra in cuore al misero, l'inferno [181]si chiude, s'apre il cielo e il fratello dice al buon pastore: "Eccola la porta dell'ovile che mi aprite, mi attendono i penitenti di Dio". Allora chiude gli occhi a questa terra e li riapre nel paradiso dei santi. Benedetti i passi del sacerdote che salva le anime! Ascoltiamolo tutti, o fratelli, il sacerdote che salva le anime.

  4. L'ovile sicuro delle anime è in alto, il paradiso; quaggiù poi è presso al cuore di Gesù Cristo. Il sacerdote ci conduce presso al cuore di Gesù e ci accompagna poi al regno del paradiso.

  Entrate nel tempio santo del Signore. Ecco una folla di gente che attende alla lor volta di dire una parola all'orecchio del sacerdote. Questi ascolta, risponde con breve discorso e conchiude: "Va, la pace è con te". In ritornare par che abbiano l'ali ai piedi. Sentonsi leggier leggieri nella persona. Par

- 273 -loro che ascenderebbero per riposare più lieti in mezzo alle nubi. Viene il sacerdote come un angelo terrestre, tenendo riverente nella destra il Corpo santissimo del Redentore. Oh come si affrettano ansiose le anime! Il sacerdote ebbro di gioia le fa entrare presso al cuore del [182]Salvatore dicendo: "Il Corpo del signor nostro Gesù Cristo vi custodisca per la vita eterna".

  Il sacerdote in abito di inviato celeste si presenta a un popolo per additargli la via del cielo, e quelli come una persona sola riceve quelle parole e le custodisce in pro dell'anima propria e de' suoi cari. Se fia che il pastor d'anime invecchi, oh come palpitano i cuori, e se accade che muoia, oh come lagrimano gli occhi! Che spettacolo è questo? È segno e principio di quell'alta gloria che avverrà in paradiso, quando tante anime salve omai diranno: "Grazie a voi, buon pastore delle anime, che mi avete avviato a quest'alta beatitudine". Che vi pare?   Passa un sacerdote in cerca delle anime, e taluni lo trascurano e altri si trova che lo irridono. Ah cristiani, cristiani! Rispettiamola noi meglio la persona del sacerdote che salva le anime.

  5. Voi avete veduto Gesù, sacerdote sommo, pastore santissimo, nella casa di Nazaret a faticare, nelle pianure di Palestina a sudar in predicazioni e sulla via del Golgota ad affrettarsi insanguinato. Ditelo, o fratelli:[183] i patimenti del Salvatore in terra non sono ora la gloria di Gesù in cielo? E questo stesso deve accadere di me e di voi in individuo.

  Quaggiù si soffre, e in cielo si gode. Su questa terra si esercita quella pazienza che sarà coronata in cielo, quella carità che sarà perfezionata nel paradiso. Che dite, o fratelli? Il sacerdote per noi rappresenta Gesù Cristo, di cui ne fa le veci. Egli con la parola e con l'esempio ci dirige al paradiso. Al paradiso dunque incamminiamoci. Il sacerdote è l'angelo che ci accompagna. Rispettiamo il ministro sacro che ci conduce all'ovile del Signore.

  6. Consideriamo più addentro un mistero di eccelsa carità. Maria santissima ricevette nel suo seno Gesù Cristo. Allora l'unione del cuore di Gesù con il cuor di Maria fu intima. La Vergine in eccesso di giubilo sclamava: "Vivo io, ma non sono

- 274 -io che vivo, è Gesù Cristo che vive in me"47. Quest'ammirabile congiunzione del cuore di Gesù con quello della Vergine avvenne quando l'arcangelo Gabriele apparendo disse: "Siete voi contenta a divenire la madre del Salvatore?...".

  Un uomo in ministero di angelo compare [184]a noi e ci dice: "Volete voi diventare somiglianti a Dio?... Vi piace riposare presso al cuore sacrosanto del Redentore?...". Allora avviene l'ammirabile congiunzione. Per mezzo dei Sacramenti che ci l'ufficio del sacerdote noi entriamo a parte dei misteri di carità del Verbo incarnato, e così ci facciamo grandi della grandezza di Dio altissimo.

  7. Intanto la grazia del signore nostro Gesù Cristo, che il sacerdote ci ha comunicata, è come un sole in pien meriggio che ci fa discernere con gusto tutte le bellezze del creato. Quella grazia è come un tesoro scavato nelle miniere del paradiso, che è atto a pagare tutti i debiti che gli uomini hanno verso a Dio. Quella grazia è come quell'angelo di benedizione il quale accompagna ciascun di noi, come il Raffaello che si fece compagno al Tobiolo nella via.

  E poi si troverà gente e cristiani che dicono: "Il sacerdote è incivile"?... Perdonategli se non accondiscende a tutte le voglie di una civiltà indiscreta... Egli attende per essere, a modo dell'ottimo pastore Gesù Cristo, via, verità e vita agli uomini. [185]Rispettiamolo tutti il sacerdote del Signore.

Riflessi

  1. Il buon pastore che guida al cielo.

  2. Il buon discepolo che cresce maestro ai popoli.

  3. Egli salva le anime.

  4. E dona ancor quaggiù pascoli deliziosi.

  5. Fa entrare presso al cuore di Gesù Cristo.

  6.  Con un ministero di carità ineffabile.

  7.   Il sacerdote ci è via, verità e vita in nome e per ufficio commessogli da Gesù Cristo.





p. 271
46 Gv 11-16.



p. 274
47 Gal 2, 20.



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