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Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Corso sante missioni
Lettura del testo
CORSO DI SANTE MISSIONI (1875, 1881)
Meditazione XI. Maria è Madre nostra
«
»
- 905 -
Meditazione
XI.
M
aria è
M
adre nostra
[III-17]
Il
bambino
scioglie
la
lingua
,
ripete
: «
Mamma
!
Mamma
! ». Quando
cresce
fanciulletto
,
replica
: «
Mamma
!
Mamma
! ». Quando
sente
il
peso
dell’
afflizione
,
corre
alla stessa
gridando
anche con più
affetto
: «
Mamma
!
Mamma
! ».
Ma se la
sciagura
di una
grave
malattia
s’
aggrava
sul
gio
vinetto
,
sospira
: «
Mamma
! », e se l’
ombra
di
morte
scende
intorno
a lui,
geme
con
tenerissimo
pianto
: «
Mamma
!
Mamma
! », perché dalla
madre
diletta
spera
il più
gran
conforto
quaggiù
.
Cristiani
,
rivolgiamo
anche noi lo
sguardo
a
Maria
in
cielo
e
salutiamola
: «
Mamma
!
Mamma
! ».
Cominciamo
questo
saluto
per
tempo
,
proseguiamolo
nel
corso
della
vita
, e quando stiamo per
uscire
sclamiamo
ancora più di
cuore
: «
Mamma
,
mamma
! »,
[III-18]
che ella sì sarà il nostro
vero
conforto
. Un
figliuolo
pensa
sempre alla
madre
,
parla
sempre della
madre
e
ricorre
sempre alla
madre
per suoi
bisogni
.
Benedetto
sia il
Signore
, che a
sollievo
di un
povero
figlio
egli abbia
dato
la
consolazione
di una
madre
. Mille
volte
benedetto
Iddio
che a
sollievo
di noi
miseri
mortali
, ci abbia
accordato
nel
cielo
una
Madre
pietosa
.
O
Vergine
, siate voi stessa mille
volte
benedetta
, voi siete la
Madre
nostra ed avete un
cuore
grande
per
amare
i
figliuoli
. Voi siete nostra
Madre
e nostra
Regina
e siete
potente
in
soccorrere
ai
meschini
figli
vostri. Però,
dopo
Dio
che è il
Creatore
nostro, chi
ameremo
noi, se non voi, o
Maria
?
Siate
contenta
, che ve lo
replichiamo
ora
per sempre: noi vi
amiamo
, o
Maria
, noi vogliamo per sempre
amarvi
.
Parte
prima
[III-19]
Il
primo
sguardo
che il
bambino
rivolge
è in
volto
alla
madre
e l’
ultima
volta
che
guarda
è sul
viso
materno
, perché
sa
che la
genitrice
ha un
cuore
che
intende
.
- 906 -
La
madre
ama
perché il
figlio
è il
frutto
delle sue
viscere
,
ama
perché il
sangue
materno
continua
ad
essere
la
vita
del
fanciullo
, la
madre
ama
perché il
cuor
più
generoso
Iddio
lo ha
formato
in
seno
alla
madre
.
Non è
donna
che
debba
soffrire
tanti
stenti
di
giorno
e tante
sofferenze
di
notte
, ma la
madre
tutto
patisce
perché l’
amore
la
conforta
. Una
madre
, quel tanto di
bene
morale
che ha per sé, lo
infonde
nell’
intelletto
, nel
cuore
del
fanciullo
insieme
col
latte
materno
.
Ma sovrattutto la
madre
cristiana
è
sollecita
del
bene
spirituale
dei
figli
. In questa
parte
non
fidandosi
a se stessa,
chiama
il
soccorso
dagli altri e s’
affretta
alla
Madre
universale
,
[III-20]
la
Chiesa
di
Gesù
Cristo
, perché venga in suo
soccorso
.
Ma se una
madre
terrena
ama
cotanto
, quanto non
amerà
una
Madre
celeste
?
Maria
ci ha
generati
con
grande
dolore
ai
piedi
della
croce
,
Maria
ha
sostenuto
di poi
stenti
e
sollecitudini
senza
pari
. Quel ben di
Dio
spirituale
che
possediamo
lo abbiamo da
Maria
, perché essa ci
ottiene
ogni cosa da
Dio
.
Maria
pensa
a noi di
giorno
e ci
sorveglia
di
notte
e ci
guarda
da ogni
pericolo
, e poi
chiama
intorno
a noi gli
angeli
santi
e
supplica
quotidianamente
il
Signore
ad
usarci
misericordia
. Ella
inspira
i
casti
pensieri
,
Maria
innalza
il
vessillo
della
virtù
e
prende
per
mano
tutti, perché anche i più
piccoli
si
incamminino
a lei.
Bernardino
succhiava
ancora il
latte
della
madre
e già
ripeteva
: «
Maria
!
Maria
! ».
Fanciulletto
,
andava
a
visitare
Maria
presso un’
immagine
divota
e
ritornando
poi alla
madre
sclamava
:
[III-21]
« Quanto è
bella
Maria
... ». A dieci
anni
venne alla
genitrice
sua e le
disse
: « Quando io
penso
a
Maria
provo
un
contento
ineffabile
! Siete
contenta
, o
madre
, che io mi
consacri
intieramente
a
Maria
? Io non posso più stare: finché io
vivo
e quando io
morrò
, io voglio
essere
tutto a
Maria
, e così per
tempo
a lei con
voto
offerisco
il
cuore
ed il
corpo
mio ».
Luigi
Gonzaga
,
Filippo
Neri
, con altri
santi
, fecero per
tempo
egualmente
così e ne
provarono
un
conforto
altissimo
in ogni
circostanza
della
vita
, e più
particolarmente
nel
punto
di
morte
.
Quando
Luigi
ebbe la
notizia
che
ormai
sarebbe
morto
in
breve
,
sclamò
: « Qual
gioia
è la mia! Otto
giorni
ancora e poi
- 907 -
io
vedrò
la
Madre
mia, che mi ha
salvato
da tanti
pericoli
». E
rivoltosi
al
confessore
suo, il
cardinale
Bellarmino
,
domandò
: « Può esser
mo’
che un’
anima
, appena che
parte
da qui, possa
prendere
[III-22]
direttamente
il
volo
verso il
paradiso
, senza
passare
per il
purgatorio
? ».
Rispose
Bellarmino
: « Sì, sì. Si
dà
il
caso
, si può
dare
più
volte
». E
rivolgendo
due
sguardi
tenerissimi
,
disse
in
cuor
suo: « Tu sarai quell’
angelo
in
carne
il quale
compirai
presto
viaggio
sì
lieto
», ma non gli
fe’
motto
per
timore
che un
soffio
leggierissimo
di
vanità
potesse anche per poco
offuscare
la
bella
corona
che già gli stava
preparata
.
« Oh che
grande
degnazione
! Voi qui presso a me? Che
fate
mai qui presso un
miserabile
? ». Così
sclamava
morendo
il
sacerdote
Filippo
Neri
. Gli
astanti
credettero
che
delirasse
, e
rimovendo
le
cortine
del
letto
guardarono
: quale
spettacolo
!
Là
era
visibilmente
Maria
santissima
, la quale
era
discesa
per
confortare
il
figliuol
suo in quel
solenne
momento
.
Stanislao
181
replicava
spesso
ai suoi
compagni
: « Io
conto
che
Maria
mi
prenderà
a sé in qualche
giorno
dedicato
ad una
festività
sua, perché io l’ho
pregata
e
Maria
[III-23]
è la
Madre
nostra ». Un
anno
prima, e
precisamente
nel
giorno
della
Assunzione
della
Vergine
,
replicò
: «
Statevene
pur
sicuri
: nella
solennità
di questo
giorno
del
prossimo
futuro
anno
Maria
mi
prenderà
con sé ». Non se ne
addiedero
i
compagni
, ma
Stanislao
seguiva
ripetere
: « Ancora sei
mesi
», « Ancora tre
‹
mesi
›
e poi
vedrò
Maria
». Non
rimane
che
quindici
giorni
, ma pur
seguiva
dire
: « Pochi
dì
ancora e poi
vedrò
Maria
! ». Alla
vigilia
della
solennità
grande
,
Stanislao
cominciò
sentirsi
opprimere
dalla
febbre
e
dové
coricarsi
. « Io non mi
leverò
più da qui
—
soggiungeva
—
ma
domani
l’
anima
mia
andrà
con
Maria
in
cielo
». Non
credevano
ancora, ma il
male
s’
aggravava
e
Stanislao
supplicò
di
essere
ristorato
coi
santi
Sacramenti
. Intanto
scoccò
il
punto
della
mezzanotte
e
Stanislao
prese
ad
esclamare
: « Vengo, o
Maria
! Vengo, o
Maria
! Quanto siete
bella
, o
Madre
mia » e
pregò
gli
astanti
che s’
inginocchiassero
, perché
disse
che a
visitarlo
era
[III-24]
discesa
Maria
. « Vengo, o
- 908 -
Madre
, vengo », e in
dirlo
con più
affetto
spirò
soavemente
l’
anima
nelle
braccia
della
Madre
, che
raccoltala
con
gioia
portolla
al
cielo
.
Vedete
un poco se
Maria
ama
i suoi?
Vedete
se li
accarezza
con
espressione
di
madre
?
Consolatevi
adunque, né solo
consolatevi
perché
Maria
è
Madre
pietosa
, ma
gioite
parimenti
perché è
Regina
potente
.
La
potenza
di
Maria
si
misura
facilmente
dalla sua
dignità
e dalla
santità
sua, perciocché uno tanto più è
potente
quanto più
sublime
è il
posto
che
occupa
, e lo è poi
maggiormente
quando nella
sede
del suo
trono
onorifico
possiede
virtù
anche più
pregiate
. Ma se voi vi
fate
a
considerare
la
dignità
di
Maria
,
restate
smarriti
come in una
terra
senza
confine
; se poi vi
fate
a
considerare
la sua
santità
,
trovate
anche qui
maggior
difficoltà
che a
scandagliare
nel
fondo
del
mare
.
Maria
ha
posseduto
il
posto
maggior
possibile
di
dignità
, perché è
[III-25]
la
madre
dello stesso
Verbo
incarnato
. Al
confronto
di tanta
dignità
,
scompare
quella che su questa
terra
ebbero già i
patriarchi
ed i
profeti
, gli
apostoli
ed i
martiri
del
Signore
. La
dignità
di
Maria
, qual
madre
di
Gesù
Cristo
,
sorpassa
di
gran
lunga
tutta la
dignità
dei nove
cori
angelici
.
Che se
Maria
occupa
sì
gran
posto
nella sua
sede
di
Madre
dell’
Altissimo
,
argomentate
, se potete, la sua
santità
. Fu
creata
con
amore
immenso
dalla
mano
dell’
Eterno
, il quale mentre
formava
la
terra
e
stendeva
il
firmamento
lo faceva per quell’
amore
verissimo
che
portava
già a
Maria
, che sarebbe
comparsa
nel
progresso
del
tempo
.
Il
Signore
con un
prodigio
di
misericordia
infinita
preservò
Maria
dalla
macchia
comune
d’
origine
, e poi
impiegò
a
mano
a
mano
tutta la
potenza
della sua
destra
e la
sapienza
della sua
mente
infinita
per
condurre
Maria
a quell’
altezza
di
santità
che
era
convenevole
alla
dignità
di
Madre
di
Dio
.
[III-26]
Quando il
Signore
vide
che
Maria
sedeva
omai nella
pienezza
dei
santi
, il
Verbo
eterno
prese
carne
nelle di lei
viscere
, e
dipoi
le
continuò
quelle altre
cure
di
sollecitudine
e di
amore
che noi non
sappiamo
né
descrivere
né
immaginare
.
I più
grandi
luminari
nella
Chiesa
di
Gesù
Cristo
, i quali si fecero a
ponderarvi
intorno
,
dissero
apertamente
: «
Dopo
- 909 -
Iddio
è la
Madre
santissima
Maria
,
madre
di
Gesù
Cristo
». Di questa
Madre
benedetta
,
dopo
aver
dette
lodi
a
Dio
,
recitate
pure
a
Maria
quante la vostra
mente
sa
trovare
e quante il
cuore
sa
esprimere
, perché,
dopo
Dio
,
Maria
merita
tutta la
lode
immaginabile
182
.
Maria
sola
vale
più a presso
Dio
che tutti i
santi
e che tutti gli
angeli
del
paradiso
, perché
Maria
è
sovrana
universale
.
Ora
che avete
conosciuto
il
cuore
di una
madre
,
ripassate
anche la
potenza
di una
regina
, e poi
dite
se non è
gran
cosa
essere
[III-27]
figlio
di
Maria
!
Maria
come è
grande
, così è
potente
. Però ella in
cielo
può tutto per
grazia
, come
Iddio
può per
natura
. Perciò è che la
Chiesa
saluta
la
Vergine
Madre
potente
,
Madre
divinae
gratiae
, perché è
Madre
di
purità
e di
castità
. La
saluta
Porta
del
cielo
,
Rifugio
dei
peccatori
e
Consolazione
degli
afflitti
, perché è
Regina
dei
martiri
e dei
confessori
.
Ma che
serve
di più
dire
? Veniamo
pure
ai
fatti
.
Ponete
una
mano
sul vostro
cuore
e
interrogatelo
: quante
grazie
vi ha già fatte
fin
qui
Maria
? E vi
sentirete
rispondere
che sono già
innumerevoli
a quest’
ora
e che nemmeno
sapete
numerarle
.
Ma quest’è per l’
appunto
il
cuore
della
madre
: far
bene
al
figlio
, specialmente quando egli non se ne
avvede
. Il
vero
amore
non è
interessato
, il
vero
amore
nasconde
talora
gli
affetti
183
suoi, perché è più
tenero
. Ma è
memoria
per la
madre
che questo
amor
sì
grande
talora
possa
apparire
luminoso
184
.
[III-28]
La
madre
di
Coriolano
,
comandante
fortissimo
,
diceva
: « Se la
città
di
Roma
è
salva
,
deve
la
salute
sua alle
preghiere
e
domande
che la
madre
ha
fatto
al
figliuolo
» e con questo
discorso
eccitava
le
madri
ad
amare
i
figli
ed i
figli
a
mostrarsi
riverenti
alla
madre
.
Maria
lo
replica
di
continuo
: « Se il
mondo
è salvo ancora, lo
deve
alle
preghiere
dirette
da me a
Gesù
, mio
figliuolo
». E per tal
segno
di
comune
salvezza
,
Maria
appare
nell’
altezza
del
- 910 -
mondo
e
riempie
dapertutto
collo
splendore
della sua
santità
e
consola
colla
sua
bontà
e
consola
colla
soavità
delle sue
tenerezze
materne
.
Compare
visibilmente
alle quattro
parti
del
mondo
,
compare
più
volte
e a più
riprese
in ciascuna
parte
di
mondo
, e così anche
adesso
va
di
continuo
sclamando
: « Se il
mondo
è salvo, è per la mia
mediazione
». Né solamente si
contenta
di
apparire
per
consolare
una
nazione
intiera
, ma
spesso
[III-29]
il fa per
confortare
un
figliuolo
solo.
Ignazio
pareva
già
risolto
a
lasciare
la
sequela
del
mondo
per
darsi
a
Dio
, ma non poteva
raffermarsi
nel
buon
proposito
. Ma
Maria
gli
compare
visibilmente
e gli
tiene
un lungo
discorso
, e poi l’
incoraggia
dicendo
: «
Affrettati
, ch’io sarò sempre teco ».
Ignazio
s’
affida
e poco
dopo
nella
grotta
di
Manresa
riceve
tanti
doni
da
alto
e un
aiuto
così
poderoso
da
Maria
, che lo fa
sclamare
: « Quanto a me, se
mancassero
i
libri
santi
del
Vangelo
e della
legge
del
Signore
, tuttavia non
perderei
la mia
fede
in
Dio
per quel tanto che
Maria
mi ha
ottenuto
in questo
luogo
».
Andrea
Avellino
nel
punto
di
morte
fu
assalito
da una
tentazione
fierissima
, il suo
intelletto
si
oscurò
,
indurossi
il suo
cuore
, e dinanzi alla
mente
gli
apparve
un
nembo
e poi un
fantasma
che gli fece
intendere
: « Sei
dannato
,
Andrea
, sei
dannato
». Il
pio
sacerdote
provonne
uno
spavento
di
agonia
e
rivolgendosi
a
Maria
[III-30]
disse
: « Mi avete sempre
aiutato
nella
vita
,
possibile
che mi abbiate
abbandonato
in questo
punto
? ». Gli
comparve
allora la
Regina
del
cielo
,
dissipò
quelle
nebbie
oscure
e quelle
procelle
infernali
e
porgendo
la
destra
disse
: « Vieni, che sarai sempre meco ».
O
Madre
! Quando
chiamerete
anche noi?
Lo volete
sapere
, o
fratelli
?
Attendete
, che vel
dirò
tosto
che abbia
preso
respiro
.
Parte
seconda
Maria
adunque
prende
con sé quelli che sono
amanti
del suo
divin
Figliuolo
. Non può fare altrimenti. Se voi
inchi
nandovi
a
Maria
le
diceste
: « Vi
salutiamo
, o
Madre
! », e poi
- 911 -
che
rivolgendovi
a
Gesù
gli
deste
schiaffi
come i
servi
nel
tribunale
di
Caifasso
ovvero che gli
cagionaste
torture
come i
carnefici
sulla
croce
, «
Ahimè
—
griderebbe
la
Madre
—
Se mi
amate
risparmiate
il mio
Gesù
, se mi
onorate
salvate
il mio
Gesù
».
[III-31]
Perciò
dovete
guardarvi
da qualsiasi
peccato
mortale
. In questo
Maria
vi
porgerà
aiuto
. L’avete
conosciuto
il
cuore
di una
madre
? L’avete
osservata
la
potenza
di una
madre
regina
? Ebbene,
confidate
.
Quanto più siete
miseri
, più
Maria
vi
aiuterà
, perché la
pietà
della
madre
si
mostra
sviscerata
con il
figliuolo
infermo
.
Ripassate
gli
esempi
della
storia
ecclesiastica
e
troverete
che
Maria
è non solo
Madre
dei
figli
fragili
per
debolezza
di
tentazione
, ma è anche la
Madre
dei
figliuoli
più
disperati
per
eccesso
di tante
colpe
. Onde io
termino
il mio
dire
con
affidarvi
tutti nelle
mani
di
Maria
.
Ecco qui la
famiglia
dei vostri
figli
. Siamo
infermi
perché
figli
di
Eva
, siamo
peccatori
perché siamo
rei
della
colpa
. Or che faremo noi senza di voi, o
Madre
santissima
? Ma con la
mediazione
vostra saremo
salvi
.
Oh quanto ci
gode
l’
animo
in
ripetere
: «
Salve
, o
Maria
.
[III-32]
Vi
salutiamo
, o
Madre
». Sì, sì, come il
dabben
figliuolo
vogliamo
ripetere
molte
volte
in ogni
dì
: « Vi
salutiamo
, o
Madre
», e
stringendoci
sempre più
teneramente
al vostro
seno
vogliamo
meritarci
di
morire
tra le vostre
mani
per venire in
cielo
a
salutarvi
in
eterno
Madre
pia
,
Sovrana
potente
.
Sia
lodato
Gesù
Cristo
185
p. 907
181
Si
tratta
di
san
Stanislao
Kostka
.
p. 909
182
Originale
:
immaginaria
.
183
Originale
:
effetti
;
cfr.
ed.
1934
,
p.
141.
184
Nell’
ed.
1934
,
p.
141, questo
periodo
è
sostituito
con: « Ma
avviene
che questo
amore
così
grande
si
manifesti
anche
luminosamente
».
p. 911
185
Per i
Riflessi
autografi
di
Luigi
Guanella
cfr.
p.
>
953
.
«
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