Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Leonardo Mazzucchi
L. Mazzucchi, Fragmenta
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Leonardo Mazzucchi FRAGMENTA VITAE ET DICTORUM SACERDOTIS ALOYSII GUANELLA (1912-1915)

V 7 dicembre 1912

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V
7 dicembre 1912
1. Parlò a lungo ai chierici teologi della necessità di studiare, del dovere di aderire toto corde alle recenti esigenze e prescrizioni e norme di Pio x: si indugiò a dare a [11] lungo, con finezza e chiarezza, avvisi, rimproveri, esortazioni.
2. Dalle sei alle sette s’intrattenne a lungo a parlare ai chierici di ginnasio in forma eccezionalmente incantevole, con finezza, delicatezza, unzione; disse dei rapporti che devono avere con se stessi (bacino il loro abito mattina e sera, lo portino con decoro e rispetto, curino soprattutto l’abito interno nella mente regolata da retta intenzione, nel cuore amante di Dio e puro), rapporti con i compagni (regole di civiltà, carità, maxima puero debetur reverentia), rapporti con i superiori (rappresentano Dio: con loro rispetto, riconoscenza, confidenza), contegno in casa (sensi di confidenza, di libertà), col mondo di fuori (cercar di edificar sempre: edificare anche con la disinvoltura). Parlò a lungo con dottrina, con tenerezza, con facilità, con abbondanza di ricordi e di aneddoti. Raccomandò da ultimo ancora di - 972 -­tenere un’ottima condotta, di pregare il sacro Cuore di Gesù e san Raffaele per il suo viaggio.
3. Chiama spesso i suoi col nome di asinelli, loro e le suore col nome di martorelli e martorelle. Pure umiliandoli voleva intendere che fossero asinelli di pazienza, piccoli o piccole martiri di amore e di dolore.

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