Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Leonardo Mazzucchi
L. Mazzucchi, Fragmenta
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Leonardo Mazzucchi FRAGMENTA VITAE ET DICTORUM SACERDOTIS ALOYSII GUANELLA (1912-1915)

XLVI Pochi ricordi de auditu

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XLVI
Pochi ricordi de auditu
1. (Dal canonico Giovanni Battista Trussoni). Io facevo iv grammatica e andavo allora in seminario; mi conduceva don Luigi che faceva allora iv teologia. A Como mi condusse dal sarto per la veste, [50] poi mi presentò e me la fece benedire da don Gaudenzio Bianchi, santo direttore spirituale del Seminario maggiore, già mezzo infermo, tanto che morì quell’anno. Mi portò poi dal parente don Antonio Buzzetti prevosto a Sant’Agata: il fratello don Lorenzo Buzzetti era vicario a San Fedele. Da ultimo mi presentò al rettore del seminario di Sant’Abbondio, don Angelo Bolzani. Questi (che lo Scalabrini teneva in concetto di santo) mi raccomandò poi che avessi a imitare don Luigi che era stato il chierico più caro a lui, il migliore che aveva trovato: soleva difatti nelle conferenze ai chierici proporlo come esempio.
2. (Dallo stesso canonico). Don Luigi venendo da Chiavenna a Colico con i chierici che guidava in seminario (tra cui io stesso che ero piccolo), disceso dalla carrozza carica, facendo un tratto a piedi nel Pian di Spagna e vedendolo [51] tutto paludi uscì a dire: « I nostri faticano tanto per rubare alle nostre rupi un filo d’erba e c’è qui tanto terreno che si potrebbe bonificare, attirandovi tanta gente ».
3. (Dallo stesso canonico). Ancora studente di Collegio Gallio, andando da Fraciscio a Madesimo per la montagna, trovò una sorgente, e subito: « Si potrebbe incanalarla e dar - 1005 -­acqua a tutto il paese, obbligato a prenderla con scomodo a tutto il paese ». Si vede che ne parlò al padre che era sindaco, perché la conduttura fu fatta ed il paese ebbe acqua.
4. Un giorno don Silvio 47 gli disse: « Se tutti noi preti e chierici ad uno ad uno ce ne andassimo... », ed egli: « Tornerei da capo ».
5. (Da don Prospero Bellesini). La signora Nina Calcaterra di Domaso, nipote del monsignore 48, lasciò L. 1500 in [52] beneficienza: 500 per l’Opera della Propagazione della fede, 500 per l’Opera della santa Infanzia, 500 per la Casa divina Provvidenza. Don Bellesini portò queste a Como. Don Luigi se ne meravigliò e non voleva credere: « Come, tu? ». Don Bellesini spiegò la cosa, allora don Luigi rifletté e soggiunse: « Viene da Domaso, ebbene sarà la prima pietra della colonia del Pian di Spagna ». Alle meraviglie di don Bellesini, rispose che nelle opere di Dio bisogna incominciare col poco e andare avanti con confidenza.
Sacerdote Leonardo Mazzucchi 49




Riservato


« Governa in nomine Domini »: così negli ultimi al sottoscritto, non saprei con quale intento e valore; ed egli ne tacque, senonché lo ammise in quei primi giorni a don Silvio Vannoni, che gliene chiese come se sapesse.

Sacerdote Leonardo Mazzucchi




p. 1005
47
Cfr. >nota 41.


48
Si tratta di monsignor Ottavio Calcaterra (1803-1880), vicario generale della diocesi di Como.


49La firma e la parte restante del testo sono autografi.

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